Testimonianza di Carmela Celiberti di Garaguso (Matera)

Pace a tutta l’umanità, sono Carmela Celiberti di Garaguso (Matera), ho un forte desiderio di rendere Gloria alla nostra Dolcissima Mammina raccontandovi un grandissimo evento che la Mamma mi ha fatto Dono di poter contemplare insieme al mio compagno. Raccontare ciò che abbiamo vissuto insieme alla Mamma è un’emozione impareggiabile, testimoniare il Cielo, il Paradiso sceso in mezzo a noi, Lei, La Regina del Monte Carmelo, Maria in mezzo ai figli, La Luce di Dio che brilla sempre più nei cuori dei figli che Amano La Verità e il Disegno di Salvezza di Dio.
Questo che sto per raccontarvi è accaduto diversi anni fa quando la Mamma ci riceveva a Pila Rossa prima che si passasse con il Grandissimo Pellegrinaggio alla Terra Promessa a Casa Santa. Dovete sapere che il mio compagno che non era mai venuto dalla Mamma, ogni volta che io dovevo partire in pellegrinaggio per andare da Mamma, lui si adirava e si opponeva, tanto che una volta mi disse: “se esci da casa, non entri più a casa, non venire più”; ma io forte nell’Amore di Mamma, presi e partii portando nel mio cuore questa pena. Arrivata dalla Mamma, giunto il mio turno di entrare nella Casetta delle Grazie per essere ricevuta dalla Mamma, Lei che vede e conosce ogni cuore di figlio ed ogni suo dolore ed angoscia, già sapeva della mia pena di quello che il mio compagno mi aveva detto, così appena mi vide, con il Suo Soave e Dolcissimo Sorriso e con le Braccia aperte pronta ad abbracciarmi per stringermi stretta al Suo Cuore Immacolato, mi disse: “Figlia!!! quanto è stato bello arrivare da Mamma!!!”, ed io: “Eh! Mamma” e Lei subito, sempre con il Suo Celestiale Sorriso: “non ti preoccupare, figlia”, poi dopo avermi abbracciata, baciata, fatto nasino, nasino e coccolata stretta al Suo Amabilissimo Cuore, mi mise un confetto in bocca e mi diede un bacio di cioccolato da portare al mio compagno dicendomi: ”Mo’ che vai a casa non andare vicino a lui perché sta peggio di quando sei uscita di casa, prima di entrare in casa fai il segno di Croce, poi entra saluta e te ne vai dentro, non andare dove sta lui, poi fra qualche giorno gli dai questo bacio di cioccolata”. Così al mio ritorno feci come la Mamma mi disse di fare e dopo qualche giorno, mentre stavo cucinando presi il bacio di cioccolata e gli dissi: “Nicola questo te l’ha mandata Mamma”, lui annuì, lo prese e se lo conservò in tasca. Dopo alcuni giorni, con mio grande stupore mi disse che voleva portarmi a trovare la mia capogruppo del pullman che andiamo da Mamma ad Altamura. Rimasi molto colpita di questo suo inaspettato cambiamento e gli dissi: “tu mi dici sempre che mi porti e poi non mi porti mai e adesso…”, e lui subito: ”No!, adesso ti porto”. Così arrivati a Casa di Rosa, la capogruppo di Altamura, appena mi vide, piena di gioia mi disse:” Carmela, adesso torniamo da Mamma”, ed io, che non ero potuto partire, con il cuore pieno di nostalgia della Mamma esclamai: ”oh dalla Mamma” e lei subito mi disse: ”non preoccuparti che Mamma ha pensato a te”, così cacciò dalla borsa il Santo Pane Benedetto che la Mamma gli aveva dato con una parte già tagliata, che prese e diede a me. Piena di gioia, La strinsi forte a me come il Tesoro più prezioso che avessi, mentre il mio compagno, sorprendendo tutti, chiese a Rosa quando si andasse la prossima volta da Mamma e Rosa gli disse il giorno 13 e lui subito: “mi dai un posto pure a me?” e Rosa: “solo un posto?” e lui: ”No, no, a me e a Carmela”, rimasi sbalordita e piena di gioia, solo la Mamma può cambiare i cuori. Cosi arrivò il giorno della partenza, arrivati dalla Mamma aspettavamo che la Mamma uscisse da Quell’Umilissimo Capanno per poi riceverci nella Casetta delle Grazie. Mentre aspettavamo tutti i pellegrini con lo sguardo attento verso l’uscio della porta del Capanno dove vi era posta una tenda, dove sarebbe uscita la Mamma, ad un tratto il mio compagno, con tono serio e lo sguardo pieno di stupore, mi chiamò e mi chiese cosa vedessi vicino alla tenda della porta, ma io non vedevo nulla di particolare, ma lui senza dirmi ciò che vedeva continuava insistentemente a chiedermi se vedessi qualcosa. Cari fratelli e sorelle del mondo intero, all’improvviso, per la Misericordia della Mamma che alzò il velo del peccato a questa Sua misera figlia peccatora e per dare testimonianza al mio compagno di ciò che lui vedeva, comparve davanti ai miei occhi peccatori, come in un quadro, netta e nitida l’Immagine della Madonna del Monte Carmelo con i Suoi Riccioli lunghi e dorati ed il Suo Bambinello in Braccio. Esterrefatta descrissi al mio compagno nei minimi particolari ciò che davanti ai miei occhi Apparve, e lui sbiancato e con il capo che annuì disse: “Si, si, così vedo pure io”, poi non contento di me, domandò a tutte le persone intorno a lui se vedessero qualcosa davanti a quella tenda, ma nessuno vedeva niente. Poi alzò gli occhi al cielo e ancora più meravigliato ed esterrefatto vide e subito mi richiese di nuovo cosa vedessi nel cielo azzurro senza nuvole, ed io questa volta subito vidi anch’io e descrissi Quell’Immagine di Paradiso, vedevo una bellissima Carrozza aperta dorata con due cavalli dorati e degli Angeli, dentro la Carrozza, l’Immagine del Padre e della Mamma. Il mio compagno, con tono ancora più gravoso e con il capo che annuì di nuovo, mi disse ancora: ”Si, si, così vedo pure io”. Tutto ciò davanti ai nostri occhi peccatori, durò per diversi minuti riempendo i nostri cuori di una gioia indescrivibile. Ecco cari fratelli e sorelle del mondo intero, che Immensità il Padre ha Donato ai figli sulla terra, ha Donato la Sua Rosa del Monte Carmelo e L’ha appoggiata sul Gargano dove Lei, La Mamma del Signore e di tutta la Santa Creazione, ha Fondato per tutta l’umanità Casa Santa, la Dimora di Dio e di Maria, Luce e faro per tutti i cuori di Buona Volontà.
Dopo questa immensa esperienza Celestiale il mio compagno, qualche giorno dopo, si sognò una meravigliosa e lunga Scala dorata che saliva fino su al Cielo dove c’era un immensa Luce più forte del sole ma che non dava fastidio agli occhi e vide me che salivo e lui che mi seguiva, ma ad un tratto lui ebbe paura e riscendendo impaurito mi chiamava e mi diceva di tornare indietro perché mi vedeva decisa a continuare, senza girarmi indietro, a salire su per la scala, e lui un po’ adirato che mi diceva:” Carmela, Carmela torma indietro, ma vedi sta testa dura”.
Dopo alcuni anni, il mio compagno è tornato su al Padre, altre due volte è ritornato dalla Mamma, e dopo un certo tempo dalla sua dipartenza, andò in sogno ad una delle figlie mie, che anche loro mi danno sempre pena nell’ostacolarmi nel Santissimo Cammino che il Signore ci ha portato su dal Cielo sulla terra, e disse alla figlia: “Lasciate stare vostra mamma, Quella è la Strada Giusta, lasciatela stare, pregate, pregate, pregate”.
Grazie Padre mio di avermi chiamata a percorrere la Via Maestra che hai Donato a questa umanità per questi ultimi dolorosi tempi, La Via dell’Amore e della Salvezza, il Cuore Immacolato della Tua Dilettissima Sposa e Madre, La Mamma, Maria Lucia, Gloria di Dio. Grazie Mammina Cara, di aver concesso anche al mio compagno, prima di salire su, di Contemplare il Tuo Volto di Unica e sola Madre della Santa Creazione di Dio. Un forte abbraccio ai miei fratelli e sorelle di Santità che portano avanti tutti i Disegni d’Amore della Mamma e sono sempre in preghiera notte e giorno per tutti i dolori dell’umanità.

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