Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero, sono Lella Muroni di Quartucciu (CA). In tanti anni vissuti con Mamma Lucia ho assistito a tante visioni meravigliose a Casa Santa, voglio raccontarvi alcune Grandi che la Mamma mi ha concesso di contemplare. Eravamo a Casa Santa per la Santa Funzione delle Palme, il sabato delle Palme del 2002 ed io ad un certo punto mi sono sentita attratta a sollevare lo sguardo al cielo, verso la mia sinistra, dove una nuvola ha preso la forma di una finestra, oltre la quale si vedeva tanta, tanta, Luce. La finestra fu circondata da tanti raggi di Luce e in questa Luce è apparso il Padre, affacciato, con i capelli bianchi, la barba, molto sorridente che stava osservando tutti noi. Ero estasiata e felice, una sensazione meravigliosa, avvicinatosi la mia custode le ho subito detto: guarda nel cielo cosa c’è, c’è il Padre! lei ha sollevato la testa al cielo e mi ha detto: io non vedo niente. Ho rialzato subito di nuovo lo sguardo al cielo e la meravigliosa visione era sparita. Un altro giorno, sempre a Casa Santa, insieme ad altri pellegrini stavamo aspettando che uscisse la Mamma per la Santa preparazione prima di riceverci nella Casetta delle Grazie, questa volta alzando gli occhi al cielo ho visto ad un tratto un Angelo, meraviglioso in tutto il Suo splendore, vestito di bianco, con un bastone e con due grandi ali e una corona sul capo. Estasiata da Tale vista, ho ringraziato subito il Buon Dio e la Mamma che mi hanno permesso di vedere le Grandezze del Cielo. Appena l’Angelo è sparito ho abbassato la testa e i miei occhi hanno potuto contemplare, il Cielo sulla terra, la Mamma, la Regina del Santo Creato, che in quell’attimo era uscita. Sorridendo, la Mamma ci ha detto: “Vi stavo osservando tutti” e questa parola mi è sembrata fosse rivolta proprio a me. Grazie Padre e Mammina Cara per le Grandezze che ci hai concesso di contemplare nel Giardino del Paradiso, Casa Santa.
Testimonianze
Testimonianza di Antonio Oliva di Vallo della Lucania (Salerno)
Pace fratelli e sorelle voglio condividere con tutti voi la grande Grazia ricevuta dalla Mamma. Era il mese di luglio di quest’anno, io lavoro in Austria da più di tre anni, era un giorno che pioveva di brutto e tornando a casa, io abito in un monolocale a un km dal ristorante dove lavoro in cucina, ho visto una Signora anziana sotto la pioggia, ripeto pioveva di brutto, ho accelerato il passo per andarle incontro, arrivato vicino a Lei l’ho chiamata: “Signora, signora prendete il mio ombrello”, Lei con il capo abbassato tutta bagnata con una maglia di lana tutta rovinata, non alzava il capo, io non parlo il tedesco, le ho ripetuto: “Signora ti voglio dare l’ombrello”, quando ho visto alzare la sua manina le ho detto, Sia Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, allora Lei ha alzato la testa e mi ha sorriso, aveva dei denti bianchissimi come la neve, gli occhi di un colore meraviglioso chiari, del colore del mare e del cielo, era bellissima, io tutto ho pensato tranne che fosse la Mamma. Pioveva, ero senza ombrello e ho cominciato a camminare veloce, avevo fatto 20 – 30 passi e ho pensato, ma è senza giacca ora gli do anche il mio giubbetto, mi sono girato, ma non c’era più, non si può dire che sia entrata in una traversa, perché era una strada tutta diritta. Ho ripreso a camminare recitando un Gloria al Padre, poi ho pensato, Mamma questo è il Tuo insegnamento se vediamo un fratellino o una sorellina in difficoltà di aiutarla, ho sbagliato non ho dato il mio giubbetto, perdonami. Arrivato a casa era tutto cancellato dalla mente.
Dopo due settimane, una mattina nello svegliarmi facevo fatica a respirare, più passavano i minuti più peggioravo, poiché vivo da solo in casa, chiamai il mio chef datore di lavoro, dicendogli con un filo di voce che mi sentivo male, lui preoccupato è arrivato in 5 minuti. Andai in bagno per pulirmi il viso e mi vidi nello specchio che avevo la bocca aperta per cercare aria, ma non entrava, il collo era diventato livido come pure il viso, ho pensato a un infarto perché, quando respiravo mi faceva male dietro al torace, mi sentivo di morire; a stento ho fatto un messaggio vocale alla mia capogruppo Antonietta di Vallo della Lucania chiedendole di chiamare a Casa Santa perché stavo per andare in ospedale. Mi sentivo solo, senza conoscere la lingua tedesca, lontano da tutti, arrivato in ospedale, vedo lo chef che già aveva avvertito il personale sanitario e questi, mi aspettavano all’ingresso. Mi hanno fatto salire sopra la barella e ho chiesto allo chef di non lasciarmi solo, ma purtroppo non lo hanno fatto entrare. Mi sono trovato in una stanza con pareti tutte di vetro, fili e macchinari, ho invocato la Mamma di venirmi a prendere, pensavo che fosse arrivata la mia ultima ora e in quell’attimo intorno a me ho visto tanti fratellini e sorelline di Santità di Casa Santa, una mano si è posata sulla mia fronte, ho girato gli occhi e ho riconosciuto uno dei fratelli Profeti di Santità di Casa Santa, non stavo sognando ero sveglio e in quel momento mi sono rilassato, ero felice, avevo pensato che stavo per salire al Padre e alla Mamma, ho chiuso gli occhi, dopo pochi secondi li ho riaperti e intoro a me vi erano infermieri e dottori; che amore che mi dimostravano, mi accudivano, mi curavano e con l’ossigeno respiravo già molto meglio. In quel momento si è aperta la mia mente, io avevo dato l’ombrello alla Mamma, che sciocco, ma come avevo fatto a non riconoscerLa, era la Mamma, che Occhi belli, del colore del cielo e del mare, era un incanto, quel sorriso di Luce, con i denti bianchi come la neve quando splende al sole che brilla, ma io, solo quando gli ho detto Sia Gloria al Padre e al Figlio e lo Spirito Santo Lei mi ha sorriso, se era una persona del posto non mi avrebbe sorriso perché non mi avrebbe compreso. L’avevo vista solo a metà busto, ricordo la maglia di lana, il viso, i piedi non li ho visto, nel darle l’ombrello non ho toccato la Sua Mano, ma come ho fatto a non capire che era la Mamma. Dopo alcuni giorni di ricovero, prima di dimettermi fui portato nell’ambulatorio dal dottore che mi disse che non potevo più fare il mio lavoro in cucina, dei fumi e del grasso di cucina avevo i polmoni pieni, mi diede una forte cura da fare con attenzione, dicendomi ancora di cambiare lavoro. Io ero tutto dispiaciuto perché sul lavoro mi volevano tutti bene e amo questo lavoro, invocai la Mamma dicendo: “Mamma pensaci Tu”.
Rimessomi un poco, andai al ristorante per parlare con lo chef e lui mi disse di aver parlato con il dottore e di stare tranquillo perché mi avrebbe trovata un’altra sistemazione nel locale, come aiutante in sala e mai aveva pensato di mandarmi via. Che dire, oggi ho capito l’Amore della Mamma e la Potenza delle Preghiere del Pronto Soccorso di Casa Santa, la capogruppo Antonietta aveva chiamato Casa Santa, E in quel momento che stavo in ospedale, ho visto tutti i fratelli e sorelle di Santità intorno a me. Lì ho capito che cos’è il Pronto Soccorso, quando Casa Santa si mette in preghiera invocando la Mamma. Lei è arrivata con tutti i Suoi Figli di Santità in mio soccorso. Ho Visto l’Amore della Mamma.
Come la Mamma ci ha insegnato, cerco di fare le mie piccole preghiere, anche in cucina il venerdì sera quando tutti del gruppo del mio paese di Vallo della Lucania si uniscono in preghiera, ma spesso vengo interrotto dal lavoro; quando sento un’ambulanza invoco la Mamma: corri corri Mamma porta il Tuo Santo pronto soccorso; oppure nel vedere un fratellino sulla sedia a rotelle o sofferente, subito un Gloria al Padre; tutti i Santi Insegnamenti che ci ha dato la Mamma. Sono un alunno della Scuola dello Spirito della Mamma, e mi sento l’ultimo della classe, ma l’Insegnamento della Mamma cammina in qualsiasi terra, anche in terra straniera dove ci troviamo per il lavoro. Mamma sempre attaccato al Tuo Santo Mantello fino all’ultimo respiro. Grazie al Padre e alla Mamma, Vostro figlio Antonio.
Testimonianza di Vincenzo Viceré di Ancona
Pace a tutti fratelli e sorelle di tutto il mondo. Mi chiamo Vincenzo Viceré, sono nato a Foggia, risiedo ad Ancona e faccio parte del gruppo di preghiera di Ancona. Sono qui a testimoniare le grandezze della nostra Mammina, da quando l’ho incontrata nella primavera del 1986 è stata sempre vicina alla mia famiglia. Il mio primo figlio, Marco, aveva due anni e aveva problemi agli occhi, gli fu diagnosticato lo strabismo di Venere e all’occhio sx purtroppo aveva solo due gradi. Portato in visita dal prof. Palmerini ad Ancona, dopo un’accurata visita, ci disse che doveva portare dei cerotti su un occhio per correggere questo difetto e di non preoccuparci, che sarebbe tornato tutto a posto. Un giorno incontrai una figlia di Mamma e vedendo il bambino con l’occhio bendato ne ebbe compassione, mi parlò di Mamma e mi chiese se lo volevo portare in pellegrinaggio in Puglia, le dissi subito di sì. Fu così che alla partenza del primo pullman, andammo in pellegrinaggio tutti e tre, io, la mia compagna e il bambino, eravamo in zona Pilarossa. Entrammo tutti e tre assieme nella Casetta delle Grazie, Mamma fece nasino nasino con mio figlio Marco e guardando il bambino con i Suoi Santi Occhi, Mamma ci disse le stesse parole uguali a quelle del professore: in un attimo Mamma lo aveva già visitato e ci disse di non preoccuparci, che sarebbe tornato tutto a posto. E così fu’, sparì lo strabismo di Venere e tornarono i gradi all’occhio dove mancavano. Prima di congedarci dalla Casetta delle Grazie Mamma mi disse… adesso facciamo una cosa che piace a tutti e due…mi prese il viso tra le Sue Sante Mani e mi fece nasino nasino…io restai sbalordito, perché in effetti era una cosa che a me piaceva fare tanto con mio figlio piccolo, la nostra Cara Mamma sapeva anche quello. Dopo cinque anni, la mia compagna aspettava il secondo figlio, doveva partorire a Foggia, dove c’erano i parenti, che all’occorrenza, in caso di necessità, avrebbero dato una mano. Pochi giorni prima del parto, c’era il pullman per andare in pellegrinaggio dalla nostra Mamma, così chiedemmo il permesso di andare con la macchina, così da poter poi proseguire dopo, il viaggio verso Foggia. Mamma, con immensa Dolcezza, ci diede il permesso a patto che stessimo sempre dietro al pullman del nostro gruppo. La nostra cara Mamma ci ricevette e ci diede la Sua Santa Benedizione, e fu così che il 28 giugno nacque una bellissima bimba…la chiamammo Lucia, per onorare il Suo Santo Nome, e poterLo così pronunciare più volte durante il giorno. Al quarto giorno che andai in ospedale, trovai la bimba con il braccio bendato e bloccato, l’infermiera mi disse che si era fatta male durante il parto. Tornato a casa telefonai a Casa Santa e la Santa sorella che mi rispose mi disse di non preoccuparmi e mi disse ancora che era la ricorrenza della Madonna delle Grazie, ci avrebbe pensato la Mamma a rimettere tutto a posto. Fiducioso, il giorno dopo tornando in ospedale, trovai la bambina senza la fasciatura… grazie alla Mamma che col Suo Pronto Intervento aveva rimesso tutto a posto.
Adesso farò una testimonianza che è accompagnata da referti clinici…io metterò solo quelli più importanti, la cartella clinica completa l’ho inviata a Casa Santa. A metà luglio del 2022 la mia compagna andò a fare le analisi (poiché aveva avuto un tumore all’intestino e doveva tenersi sotto controllo) e decisi di farle anche io, visto che era da tanto tempo che non le facevo. Le feci ad Ancona a Villa Igea. Purtroppo, il risultato delle analisi diede un esito poco piacevole per la prostata, dopo tre giorni mi richiamarono per fare un esame istologico, nella mia famiglia scese per un attimo il buio, la diagnosi fu: Adenocarcinoma prostatico. Dopo il primo momento di smarrimento, chiedemmo aiuto a Mamma e ci rimettemmo nelle Sue Sante Mani. I medici vollero vedere se il male era fermo alla prostata o se era uscito spargendosi per il corpo. Per fare questo tipo di analisi ad Ancona non c’era posto, a Bologna neanche, ma in pochi giorni trovammo posto all’ospedale Gemelli di Roma. Andammo a Roma e feci la TAC con contrasto. Aspettammo con ansia l’esito dell’esame e quando arrivò leggemmo con un grande sospiro di sollievo che il male era circoscritto alla prostata, non era andato in giro per il resto del corpo. Ringraziammo Mamma per questo e accettammo con rassegnazione tutto il resto. Presi contatto con il prof. urologo dell’ospedale di Fermo (A. p.) Jehia, che mi prenotò per l’intervento il 06/10/ 2022. Tolsero 11 linfonodi e li mandarono ad analizzare, noi eravamo rassegnati a tutta la trafila da fare in questi casi, con chemio o radio, ma arrivò la nostra Cara Mamma a rimettere tutto a posto, i linfonodi analizzati erano negativi. Il prof. era incredulo perché non gli era mai successo prima una cosa del genere, il cambiamento inspiegabile di una diagnosi già accertata prima. Non contento rimandò il tutto ad un altro centro specializzato dove confermarono la negatività. Io gli dissi che il Signore da Lassù ci aveva messo una mano e che il Padre mi aveva dato una grande Grazia, quella di conoscere la nostra Cara Mamma che per Sua intercessione, avevo ricevuto questa Grazia. Con grande commozione, tutta la famiglia si rese conto della grande Grazia ricevuta e lodammo e ringraziammo la nostra dolcissima Mamma. Non ci furono bisogno di fare né chemio, né radio, niente, solo ogni sei mesi ripetere le analisi. Fratelli e sorelle non allontaniamoci mai dalla nostra Mamma, chiediamo la Sua Santa protezione che ci tenga tutti uniti sotto il Suo Santo Mantello, stiamo tranquilli che Lei non ci lascerà mai a bocca asciutta. Col Suo Santo Amore ci consolerà e ci porterà al Nuovo Mondo, dove vivremo con gioia e leggeri come farfalle. Grazie Mamma per tutto quello che fai per noi nel Tuo Santo Silenzio. Un forte abbraccio alla famiglia di Dio, i nostri fratelli e sorelle di Casa Santa, che pregano per noi e per il mondo intero… Mamma Lode e Gloria a Te 🙏🔥🌹…pace ❤️
Testimonianza di Giuseppe Ferrulli di Altamura
Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero, siamo due figli di Mamma Lucia di Altamura, io che vi scrivo sono Giuseppe Ferrulli di 23 anni e mia madre Cristallo Veneranda di 55 anni.
Con queste poche righe desideriamo testimoniare la grande Grazia ricevuta da Mamma il 25 settembre 2025.
Quella sera stavamo rientrando da Barletta, io alla guida e la mia custode accanto a me. Sulla tangenziale di Andria, un momento di distrazione ci ha portati improvvisamente a pochi metri da una rotonda non illuminata. In quell’attimo di paura, la mia custode ha invocato con tutto il cuore Mamma Lucia dicendo: «Mamma, aiutaci Tu!»
Non ho potuto fare altro che frenare di blocco la macchina, pattinando e prendendo il cordolo della rotonda. L’impatto è stato violento, tanto da far ribaltare completamente l’auto, forse più di una volta. Sono scoppiati tutti i vetri e gli airbag, eppure, contro ogni previsione, mentre la macchina è risultata completamente distrutta, da rottamare, noi siamo rimasti Miracolosamente salvi. Dietro di noi si è fermato un operatore dei vigili del fuoco che aveva appena finito il suo turno di lavoro, ci ha aiutati ad uscire dall’auto distrutta e ha chiamato subito i soccorsi. I soccorritori ci hanno portato all’ospedale di Andria, e dopo un’attenta visita, i sanitari non mi hanno riscontrato nessuna ferita, mentre alla mia custode hanno riscontrato solo un piccolo taglio alla testa; eravamo illesi dopo un tremendo incidente.
La meraviglia di quanto accaduto ha destato stupore sia dell’operato dei vigli del fuoco, che ci ha aiutato ad uscire dall’auto, che degli operatori nel pronto soccorso, rendendo anche inspiegabile come con tutti quei vetri che avevamo addosso, fino a riempire le scarpe della mia custode sotto la pianta dei piedi, non avessero per niente procurato ferite. I sanitari ci hanno dimesso e siamo tornati a casa ringraziando e lodando Mamma Lucia, che Ha ascoltato le nostre implorazioni e ci Ha salvati. Lei è sempre pronta a soccorrerci. La nostra Mamma è Grande e con il Suo Santo Mantello ci raccoglie e ci protegge.
Grazie Mamma e grazie Padre per il profondo Amore che ci donate.
Testimonianza di Pierangela Righetti di Novara
Pace a tutti.
Sono Pierangela Righetti del gruppo di preghiera di Novara.
Voglio portarvi a conoscenza di quanto è accaduto durante l’ultimo viaggio da Mamma Lucia.
Era da tanto che desideravo andare al Camposanto a trovare Quel Corpo tutto Santo che Ha contenuto la Nostra Mamma Celeste, che Ha camminato in mezzo a noi con il Nome di Lucia per prepararci ai Disegni di Dio, ma per vari miei problemi di salute, non ci potevo mai arrivare.
Finalmente, per Grazia ricevuta, sono potuta partire con il nostro gruppo di Novara per giungere al Camposanto e davanti ai Santi Cancelli di Casa Santa.
Pertanto, come di consueto, siamo passati prima per il Camposanto a salutare la Nostra Adorata Regina del Cielo e della terra. Appena giunti, siamo passati davanti alla Santa Cappella dove sul Santo Altare è posta la Foto di Mamma Lucia, dopo di che mi sono andata a sedere al di fuori del magnifico giardinetto tutto colmo di piante e fiori che adorna la Santa Cappella, che i fratelli e sorelle di Santità curano con tanto amore. Ero proprio contenta di aver trovato un posto dove poter vedere la foto della Mamma, senza che nessuno mi ostacolasse la visuale.
Iniziammo a recitare il Santo Rosario e alla 5° Posta del Rosario ho visto la Mamma che nella Foto si muoveva, muoveva la Sua Santa Mano, mi mandava un bacio e ancora baci dispensava a tutti i presenti. È stata un’emozione fortissima, grazie Mamma perché ci fai capire che Sei sempre con noi, sempre Presente più che mai; solo i nostri occhi peccatori non ci permettono di vederTi.
Cari fratelli e sorelle, l’umanità non ha mai creduto ai Disegni di Dio al momento giusto e corre dietro alle vanità della terra.
SOLO MAMMA E’ VIA, VERITA’ E VITA CHE CI CONDUCE NELLE BRACCIA DEL SUO FIGLIO GESU’.
Corriamo da Colei che tutto può.
Lei ci Vuole un mondo di Bene e ci aspetta a Braccia Aperte.
Ci chiede solo un briciolo di Fede.
Grazie, o Rosa del Paradiso per la gioia che mi hai dato Quel Santo Giorno. Anche se non Ti vediamo con il Corpo Tuo Tutto Santo, Santissimo, Traforato per i nostri peccati, Tu Sei sempre con noi.
Grazie Padre per averci Donato la Mamma.
Con infinito amore,
Tua figlia Pierangela Righetti del gruppo di preghiera di Novara.
Testimonianza di Nunzia Coratella di Andria
Pace a tutti, sono Nunzia Coratella di Andria. Mi accingo a testimoniare una Grazia ricevuta dal mio compagno Lombardi Carlo il 9 ottobre 2009. Noi figli sappiamo che la Mamma ci accompagna lungo il cammino della nostra vita, il mio compagno faceva il muratore e mentre stava lavorando su un’impalcatura alta due metri, fu chiamato da un altro operaio e distrattamente mise un piede nel vuoto e cadde malamente a terra sul marciapiede sottostante. Fu subito soccorso e portato in ospedale dove gli riscontrarono la frattura dell’osso sacro e cinque fratture alle costole, fu portato subito in terapia intensiva. Ci dissero che, dai danni riportati, il mio compagno era vivo per Miracolo. Dopo un periodo di convalescenza, andammo a visita dal neurochirurgo, il quale conoscendo bene la gravità dei danni riportati in seguito alla caduta, la prima cosa che disse fu: “Tu adesso non dovevi stare qui!”. Pochi mesi dopo fummo ricevuti da Mamma Lucia e come entrammo nella Casetta delle Grazie, senza che proferissimo parola, usando le stesse parole del neurochirurgo, Mamma ci disse: “Tu adesso non dovevi stare qui”; il mio compagno aveva ricevuto la Grazia dalla Mamma, sempre Pronta a Soccorrere i Suoi figli e, come una chioccia con i suoi pulcini, l’aveva protetto sotto il Suo Santo Manto. Grazie Padre, grazie Mamma, che, nella Vostra Divina Misericordia, ci Siete sempre accanto nel cammino della nostra vita. Fratelli e sorelle quante Grazie e Miracoli abbiamo ricevuto ognuno di noi che, con un briciolino di Fede sincera, ci si è affidati alla nostra Mamma Lucia, La Rosa del Paradiso. Proseguo nel raccontarvi altre grandezze che ci ha donato La Mamma: nei tanti Santi Insegnamenti della Mamma che ci ha donato, c’era quello di formare i gruppi di preghiera, La Catena d’Amore di Preghiera per tutta l’umanità, così nel 2004, con gli altri pellegrini di Andria, ci riunimmo per la prima. Dopo la Santa Preghiera, scendemmo giù e uscimmo all’aperto e alzando gli occhi al cielo vedemmo una luce forte, come un fuoco e, accanto, l’Immagine di Mamma, non come sembianza di una composizione di nuvole, ma L’Immagine vera e propria della Mamma con il pentolone del Santo Ristoro. la Visione, che vedemmo tanti di noi, durò per alcuni minuti. Quando, poi, iniziammo a fare l’Apostolato porta a porta, insieme ad altri pellegrini, annunciando la Buona Novella della Mamma, tre di noi che ci trovavamo nella parte vecchia di Andria, ci soffermammo a vedere un’icona della Madonna delle Grazie sotto un’arcata e la nostra attenzione fu attratta da un portone a vetro con infissi d’alluminio dorato, attraverso il vetro trasparente del portone vedemmo comparire improvvisamente un tavolino con un vaso di fiori e poi subito successivamente l’immagine della Madonna, La Mamma nelle Sue Sante Vesti Celestiali. La Visione Celestiale è durata alcuni secondi e poi è svanita. La Mamma ci aveva accompagnato e ci accompagna sempre nel portare l’annuncio della Buona Novella, L’Ultima Grande Apparizione della Mamma nelle Sue Santissime Vesti Celestiali di Maria Santissima dell’Altomare, avvenuta l’11 Marzo del 1970, Ristoro e Salvezza per tutta l’umanità. Pace a tutti.
Testimonianza di Maurizia Botarelli di Arezzo
Solo Tu, Mamma, Sai quante volte ho preso carta e penna e ho provato a scriverTi. Tutte le volte, il foglio è finito accartocciato, perchè non riesco a mettere in un foglio tutto l’Amore che provo per Te. Vorrei descriverTi e lodarTi come nessuno ha mai fatto, ma non ci riesco! Ma, oggi, mi sono venute in mente le parole dette dalla Sorella di Santità, nell’ultima volta che ci siamo incontrati: ”Facciamo qualcosa per il Signore e per la Mamma, bastano piccole cose, perché noi siamo piccoli… Dio e la Mamma Sono Grandi, ma noi siamo piccoli”. Allora, nella mia grande indegnità e con semplicità, provo a rendere grazie, a Dio Padre e a Mamma Lucia, con la mia testimonianza. Con questo mio racconto voglio far lieto il cuore di chi già La Conosce, ma soprattutto voglio parlare a chi non L’Ha mai Conosciuta, per far capire che si può arrivare a Lei, anche senza averLa mai incontrata. Era il 1985, Il Padre mi fece un’Immensa Grazia facendomi incontrare sul mio cammino, Mamma Lucia. Avevo solo 19 anni e non compresi nell’immediato la Sua Grandezza, ma ebbi subito la certezza che Mamma è Amore e Verità e che il mondo avrei iniziato a vederlo sotto un’altra Luce, quella di Dio. All’epoca partivamo ogni mese e Mamma ci riceveva sempre con Immenso Amore. Di solito affrontavo il viaggio con alcuni fratelli del mio paese che venivano a prendermi a casa. Una sera come tante, scesi le scale quasi volando per la gioia e partimmo come sempre, ma quella volta, accadde qualcosa. Arrivammo da Mamma e, quando fu il mio turno, fui ricevuta nella Casetta delle Grazie e alla fine, mentre stavo per uscire, la Mamma mi prese per un braccio e mi trattenne, dicendomi che ci avrebbe pensato Lei per la mia custode (la mamma terrena), mi disse che aveva tanto dolore alle mani e si mise a descriverla per filo e per segno come se l’avesse sempre conosciuta. In realtà la mia custode non era mai stata Lì, rimasi senza parole per l’emozione. Tornai a casa piena di gioia e appena arrivata, vado incontro alla mia custode e le raccontai tutto. Rimase pietrificata e non proferì parola. Dopo qualche istante, si avvicinò a me con gli occhi pieni di lacrime e mi disse: “Maurizia tu non puoi sapere, ma io ti sono corsa dietro quando sei partita per dirti di chiedere a Mamma di farmi passare il dolore alle mani… ma tu eri già andata via”. La mia custode soffriva di una forma di artrosi deformante alle mani, il dolore, dopo averle detto le Sante Parole della Mamma, è sparito per sempre. Ecco, questa è una piccola goccia di un grande oceano fatto di Amore e Grazie che Mamma ci Ha Donato, consumandosi senza riserve e che ancora continua a donarci.
Mamma non ci abbandona mai!!!
DOLCISSIMA MARIA LUCIA, RIMANI SEMPRE LA GUIDA DELL’ ANIMA MIA.
SIAMO TUTTI FIGLI DELLA MAMMA CHE CI CONOCE AD UNO AD UNO, PERCHE’ LEI E’ LA MAMMA DELL’ANIMA NOSTRA.
Pace a tutti e un abbraccio grande, grande, a tutti i Fratelli e Sorelle di Casa Santa.
Maurizia Botarelli di Arezzo.
Testimonianza di Lucia Cannone di Andria
Pace fratelli e sorelle sono Lucia Cannone di Andria. Era il mese di ottobre 2007, ero da poco sposata, ho cercato di vivere sempre con quella briciolina di Fede in Dio che mi sosteneva, quando un giorno una mia amica mi parlò di Mamma Lucia e delle tante Grazie che per i figli strappava dalle Mani di Dio Padre. Io rimasi subito attratta e meravigliata da ciò che mi raccontava, lei mi invitò alla preghiera di gruppo che facevano il mercoledì e io le dissi che appena potevo ci sarei andata. Arrivò finalmente il mercoledì in cui riuscii ad andare alla preghiera, c’era tutto il gruppo di preghiera del mio paese e fu una cosa bellissima. Mi parlarono delle Grandezze di Mamma, ognuno mi raccontò la propria esperienza, ognuno mi raccontò le cose che aveva visto e vissuto e di quanti avevano ricevuto Grazie e Miracoli. Quasi ogni mese c’era il pellegrinaggio per arrivare a Casa Santa da Mamma Lucia e il 26 maggio 2010, giorno in cui la Mamma ci riceveva nella Casetta delle Grazie andai anch’io. Era la prima volta che sarei stata ricevuta dalla Mamma e provavo una gioia immensa dentro al pensiero di essere abbracciata stretta al Suo Cuore. Quel giorno siamo partiti un po’ prima del solito e siamo arrivati in anticipo, intorno all’una e mezza di notte eravamo già fuori ai Santi Cancelli di Mamma, in attesa che i fratelli e sorelle di Santità venissero ad aprire. Eravamo solamente noi, spensero le luci del pullman per lasciarci riposare. Avevo con me la mia bambina di un anno ed ero seduta dietro con altri pellegrini tra cui Teresa, la capogruppo di Trani. Osservavo il cielo stellato ed ero incantata da tanta bellezza quando, nel buio della notte, fuori dal pullman da lontano vidi venire verso di noi un Vecchietto con in mano un qualcosa che sembrava una lampada. Essendo solo noi come Pullman, davanti ai Santi Cancelli, in quanto eravamo arrivati molto presto e prima di altri pellegrini, avvolti nel buio della notte, nel vedere Quest’Uomo, che non era certo un nostro pellegrino, avanzare sempre più, dritto verso di noi, la cosa mi intimorì un po’. Attirai l’attenzione di Teresa mostrandole Quell’Uomo e spiegandole, agitata e spaventata, la mia preoccupazione. Ma nel rigirami la terza volta verso Quell’Uomo, non vidi più un Vecchietto, ma vidi Dio Padre, il mio Signore, avanzare verso di noi con questa lampada in mano. Una gioia prorompente riempì il mio cuore, a quella vista fui inondata della Sua Santa Pace, del Suo Santo Amore e della Sua Santa Luce che mi sussurrava nel cuore, che ero Dinanzi alla Presenza del Signore, iniziai a piangere. Nel frattempo altre sorelle accanto a me, vedevano anch’esse ciò che stavo vedendo io, e ad un tratto, vedemmo il Signore trasformarsi in Mamma Lucia con le mani giunte sul Petto e da sotto la Sua Santa Mantella, usciva ed entrava, Mamma Bambina di cinque anni e mezzo come parla il Santo Diario di Mamma Lucia. Sconvolte dalla Grandezza di quello che stavamo vivendo, eravamo sei di noi che vedevamo la stessa Visione Celestiale, tra queste sei c’era una mia amica alla quale da una settimana era morta la sua custode, e fu così che improvvisamente, Mamma Lucia si tramutò, a Sua volta, nella custode della mia amica, che nel vedere la sua mamma, lanciò un urlo e scappò via per scendere dal pullman e andarle incontro, e fu lì che la visione sparì davanti ai nostri occhi, tra urla, commozione e pianti di gioia. Al mattino, quando con la mia bambina entrai nella Casetta delle Grazie, la Mamma mi confermò con gioia la Grandezza di ciò che avevamo visto nella notte. Da quel giorno, porto una gioia indescrivibile nel mio cuore, un Immenso Dono che voglio condividere con tutti voi fratelli e sorelle del mondo intero, a chi crede e a chi non crede. Pace a tutti.
Testimonianza di Nunzio Losacco di Bari
Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero, mi chiamo Nunzio Losacco e sono di Bari, voglio dare testimonianza di un grandissimo episodio successomi nel mese di settembre dell’anno scorso. Mentre guidavo la macchina per tornare a casa su una strada a senso unico, nel sorpassare una moto in corsa, all’improvviso vedo sbucare una macchina dalla curva che veniva nel senso opposto vietato. In entrambi i lati della strada vi erano dirupi, in quella frazione di tempo che ci divideva da un impatto tremendo frontale, scioccato, non controllavo più l’auto, in un lampo il mio sguardo si è posato sulla Foto adesiva della Mamma che avevo sul parabrezza dell’auto, urlai con tutta la voce che avevo Invocando Mamma Lucia, gridando “Mamma dove Sei”, subito vedo una nebbiolina sul volante, dove in essa compare il Santissimo Volto della Mamma. Immediatamente la macchina si arresta di botto da sola, senza che io, paralizzato dal panico, avessi schiacciato il freno a pedale o quello a mano, altrettanto la macchina difronte che mi stava venendo addosso. Ripresomi dalla tremenda paura della tragedia imminente, la Mamma era scomparsa, scesi dall’abitacolo indenne, mentre l’auto che veniva in senso opposto fece inversione di marcia mettendosi in fila ad altre macchine che si erano fermate dietro la mia. In quel momento realizzai il tutto, della grande Visione del Volto della Mamma che era Venuta in mio soccorso, salvando me e l’altra creatura da una sicura tragedia. Gridai, gridai ad alta voce chiamando la Mamma e dicendo:” Grazie Mamma che Sei Venuta a Soccorrermi”. Chiamai subito Casa Santa per Ringraziare la Mamma per la Grazia ricevuta e per aver avuto in Dono, nella mia indegnità, di Vedere il Suo Santissimo Volto sul volante della mia auto. Fratelli e sorelle, ovunque noi dovessimo trovarci in difficoltà, basta con un briciolo di Fede, Invocare la Mamma dicendo: “Mamma dove Sei”, e Mamma Arriva. Grazie Mamma Maria Lucia, Regina del Cielo e della terra. Sia Gloria al Padre che a noi Ti Donò. Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero e un abbraccio ai Santi Fratelli e Sante Sorelle di Casa Santa.
Testimonianza di Nunzio Losacco di Bari
Pace a tutti, sono Nunzio Losacco, sono di Bari, voglio gioire insieme a tutti voi, fratelli e sorelle del mondo intero, condividendo un’immensa Grazia che la Mamma mi ha concesso di vivere, insieme ad altri fratelli pellegrini, momenti indimenticabili impressi nell’Anima, vissuti nella Santa Dimora di Dio, da Mamma Lucia, Regina del Cielo e della terra. Era il periodo di agosto, intorno all’11 del mese di diversi anni fa, la Mamma mi consentiva, insieme ad altri pellegrini, di rimanere qualche giorno nella Santa Dimora di Dio. Una sera stavo con altri fratelli pellegrini dentro al dormitorio, era una serata bella con un cielo ricoperto di un manto di stelle che sembravano lucciole, ad un tratto vedemmo arrivare da lontano Mamma Lucia con il bastone, insieme ai fratelli e sorelle di Santità, venivano presso di noi. Arrivati vicino a noi, la Mamma per prima cosa ci abbracciò e ci baciò ad uno ad uno, poi ci disse: “Figli mia, facciamo il girotondo con la via Crucis?”. Pieni di gioia ci mettemmo in circolo con la Mamma al centro e facemmo L’Ora Santa con la Santa Via Crucis. Che bello pregare insieme alla Mamma, il cuore traboccava di gioia infinita. Dopo aver finito l’Ora Santa, era buio inoltrato, la Mamma ci disse: “Figli mia, guardate il cielo”, il nostro sguardo che per tutto il tempo della preghiera era rimasto fisso a Contemplare la Mamma, lo alzammo verso il cielo e rimanemmo tutti a bocca aperta, esterrefatti ed estasiati, vedemmo il grandissimo manto di stelle che girava tutto intorno in un Grande Girotondo, insieme a delle nuvole che presero forma di tante figure di Angeli, tutto girava in questo Grande Girotondo a Lodare e Glorificare la Mamma giù in mezzo a noi, che eravamo in girotondo intorno a Lei. Il tutto è durato diversi minuti, tutto era un incanto, cantavamo Lodi alla Mamma e al Padre in questa Visione di Paradiso, in questo Grande Girotondo in cielo e in terra. Dopo questo immenso momento di Paradiso, la Mamma, insieme ai fratelli e sorelle di Santità, ci congedò, e noi pellegrini presenti andammo a riposare con il cuore ricolmo di Amore di Mamma e d’immensa gratitudine, per la Grazia che la Mamma ci aveva fatto Dono di Vivere e di Contemplare.
Fratelli e sorelle di tutto il mondo, anche voi, attraverso le testimonianze, siete stati mesi a conoscenza di chi Ha Camminato in mezzo a noi. Abbiamo Fede in Mamma Lucia, la Creatura Mandata dal Padre, Lei è Vera, Lei è Viva, perché Lei Viene da Dio. La Mamma Vuole Salvare tutti i figli e portarci nel Nuovo Mondo. Gloria alla nostra Mamma, Salvezza di tutta l’umanità. Pace a tutti, un grande abbraccio a tutti i fratelli e sorelle di Santità di Casa Santa, Dimora di Dio e di Maria.


