Testimonianza di Michelino Dicuonzo di Bareggio (Milano)

Pace, fratelli e sorelle, sono Michelino Dicuonzo abito a Bareggio in provincia di Milano, volevo testimoniare e condividere con tutto il Popolo di Dio, la Grazia ricevuta il 12 gennaio 2012. Mi trovavo ad Alessandria, nella zona industriale D3 area scalo merci, nel piazzale adiacente al sito delle Poste Italiane e stavo visionando le operazioni di travaso di materiali sfusi, stoccati in cassoni effettuate da un ragno industriale, posizionato su un autotreno. L’operatore del mezzo meccanico era un fratello molto esperto nell’utilizzo di queste attrezzature, con il quale collaboro abitualmente; alla fine delle operazioni stavo verificando che non fosse uscito nulla all’esterno dei cassoni, quando improvvisamente il polipo posizionato all’estremità del braccio meccanico, ha terminato la sua corsa sull’asfalto colpendomi, violentemente, con una chela metallica sulla testa, facendomi cadere a terra. Il mio corpo è stato ricoperto dal ragno aperto ed improvvisamente l’operatore, ha serrato il polipo e sono stato stritolato e sollevato per essere caricato all’interno del cassone. Io ho incominciato a gridare con tutta la voce che avevo in corpo, chiamando per nome l’operatore, ma il rumore del motore copriva le mie urla disperate; grazie a Mamma l’autista ha visto le mie gambe che uscivano dalla morsa del polipo, ha posizionato ed aperto sull’asfalto il braccio meccanico, mentre scendeva dal mezzo gridando il mio nome, piangendo disperato sicuro di trovare un corpo dilaniato e senza vita. Io, invece Grazie a Mamma, stavo benissimo sono uscito dalla morsa del ragno strisciando sull’asfalto, mi sono rialzato mentre vedevo questo fratello che piangeva in evidente stato di shock, ho chiamato Casa Santa al telefono, mi ricordo perfettamente le parole che dissi alla Santa Sorella che mi rispose: “Pace Santa Sorella, sono Michelino, Grazie a Mamma sono vivo per Miracolo……..” e raccontai il Miracolo che il Padre e la Mamma mi avevano appena concesso. Mi venne detto di correre al Pronto Soccorso, raggiunsi l’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria autonomamente, stavo benissimo nonostante la violenza dell’infortunio capitatomi, avevo riportato solamente un graffio superficiale di qualche millimetro dal quale non fuoriusciva sangue. Il dottore che mi accolse al Pronto Soccorso, al quale raccontai la dinamica e la gravità dell’incidente, mi guardava esterrefatto con sguardo incredulo, mentre ascoltava il mio racconto mi chiedeva “ma davvero è stato colpito dal polipo di un ragno?”. A lui e a tutte le altre persone con cui parlavo, ringraziavo il Padre per la Grazia che era discesa dal Cielo. Mi dimisero dal pronto soccorso, dopo aver disinfettato il graffio e senza alcuna prognosi, mi praticarono per precauzione, visto che il polipo era metallico, un’iniezione antitetanica. Rientrando verso Milano, venivo raggiunto dalle telefonate di colleghi che avendo saputo ciò che era successo, chiedevano conferme e tutti mi dicevano che da una situazione simile io non potevo uscirne vivo, senza alcuna conseguenza, se non grazie ad un Miracolo. Parlai con Casa Santa, mi venne detto che il male aveva oscurato gli occhi dell’operatore e quella giornata si doveva concludere con l’autista in carcere, accusato di omicidio, ed io dovevo perdere la vita stritolato con la testa fracassata dal polipo. La creatura che guidava il mezzo, ogni volta che mi vede mi ricorda e ringrazia Mamma ed il Padre per la Grazia che ha concesso ad entrambi, ridonandoci la vita. Fratelli e sorelle, cosa sarebbe la nostra vita senza Mamma, sarebbe un fallimento. Stringiamoci tutti, facciamo la Catena d’Amore che il Padre e Mamma ci hanno insegnato nel loro Immenso Amore. Mamma Sei tutto per me, non conosco un giorno della mia vita senza che Tu non mi abbia preservato da ogni male, non mi stancherò mai di gridarlo al mondo e a tutti i popoli. Ora e Sempre Gloria a Mamma, in Cielo ed in Terra.

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