Testimonianza di Maria Ricciuto di Campobasso

Sono Maria Ricciuto di Campobasso, voglio farvi partecipe a tutti voi, fratelli e sorelle, di un evento straordinario e di come la nostra Mamma entra nei cuori dei figli anche se non l’hanno conosciuTa e abbracciato la Sua Luce. Vi racconto tutto, è avvenuta una Grazia grande grande a mia sorella Luisa, tutto è incominciato quando lei ha deciso di farsi operare la cataratta all’occhio destro. Il dottore che aveva visitato mia sorella Luisa, disse che l’occhio era molto grave ma che lui non poteva operarlo perché era in pensione. Quindi ci rivolgemmo alla Clinica Villa Maria, subito facemmo le prenotazioni e arrivata la chiamata, ci fissarono la visita il 16 novembre e l’operazione il 25. Arrivato il giorno della visita, io e mia sorella aspettavamo nella sala d’attesa, dove era piena di persone e qui, come faccio sempre, mi misi a parlare, con qualcuno, di Mamma. Arrivato il turno di mia sorella, un’infermiera la chiamò ed io l’accompagnai vicino all’ascensore che la portava nel reparto, l’infermiera ci domandò se credevamo in Dio, noi, con grande gioia, rispondemmo di sì e che avevamo conosciuto persino la Sua Gloria! Conclusi i tanti accertamenti e visite, il dottore ci disse che l’occhio era gravissimo e ci domandò se avevamo qualche medico nostro che doveva operarlo, ma noi non avevamo nessuno, all’improvviso entrò un giovane medico nell’ambulatorio che ci salutò accarezzandoci e andò via, io domandai al dottore chi fosse e lui rispose che sarebbe stato quel giovane medico ad operare mia sorella. Infatti poco dopo, il giovane medico ci chiamò nel suo studio e abbracciandoci ci disse di metterci subito in preghiera, per la gravità dell’occhio. La gioia nostra fu immensa poiché pregare la Mamma è ciò che facciamo sempre, poi sentire un dottore così giovane dirlo ci fece rimanere esterrefatti. Dopo aver pregato riguardò l’occhio e disse: “grazie al Buon Dio la retina non si è staccata, però non posso dirvi altro ci vuole solo la Grazia, vi opererò come foste mia madre la mattina del 25, ma dobbiamo prima pregare”. Noi non sapevamo se piangere o gridare di gioia. Il dottore si girò verso di me abbracciandomi e mi raccontò che l’altro giorno aveva lavorato di mattina e che era tornato a casa velocemente solo per mangiare e scappò via per tornare al lavoro, ma una volta arrivato al garage, si ricordò che non aveva dato un bacio alla moglie e quindi pensò: “e se fosse l’ultima volta? e ritorno indietro a salutarla. Io nel sentire quelle parole gridai: ” questo è Amore e l’Amore è Dio”, persone così, di questi tempi, non se ne trovano. L’abbiamo salutato con tanto amore e gioia nel cuore che solo la Mamma dell’Anima ci trasmette. Prima di parlare dell’operazione vorrei soffermarmi su ciò che ho scritto per Lodare e Glorificare la nostra dolcissima Mamma, solo Lei può tutto, Lei Regina dell’Altissimo entra nei cuori di chi, con un briciolo di Fede, si raccomanda e Ama Dio, essi troveranno sempre aperte tutte le porte perché è Lei che ha aperto tutte le Tesoriere di tutta l’umanità e adesso ci fa vedere le Sue Meraviglie, chi persevera in Lei e ha Fede, cammina sempre con la gioia nel cuore, con la certezza nell’Anima, senza timore di nulla, abbiamo sempre la Mamma vicino e chi soprattutto avuto la Grazia del Suo insegnamento per ben 45 anni, deve camminare nella Carità, nelle Opere e nella preghiera che esce dall’Anima. E’ bello vivere nell’Amore della Creatura di Dio, La Sua e nostra Madre. Abbiamo avuto la Grazia di vedere i Suoi meravigliosi Occhi di mille e mille colori e luci, siamo stati stretti all’Immacolato Cuore di Maria.
Arrivato il 25 del mese, giorno dell’operazione, siamo andati alla clinica, incontrammo il giovane dottore con un infermiere che si rivolse al dottore dicendo che la cataratta era avanzata e che l’operazione sarebbe stata difficile e lui rispose che lo sapeva. Rimanemmo nella sala d’attesa, colma di persone, quando un’infermiera chiamò tre pazienti da operare e tra questi c’era anche mia sorella. Io mi misi subito in preghiera e ad Invocare la Mamma. Il tempo passava, vidi gli altri operati uscire, ma mia sorella Luisa niente, decisi di chiedere ad un’infermiera che mi rispose che la stavano operando, nel dirlo fece uno strano sguardo ad una sua collega. Continuai a pregare e a chiamare nel mio cuore la Mamma, ad un certo punto, con gli occhi socchiusi, esterrefatta vidi come in Visione la nostra Mamma col camice bianco splendente di Luce, i capelli raccolti e due boccoli che le pendevano ai lati; stava piegata su mia sorella, pensai ad voce alta: “Mamma Sei Tu che stai operando a mia sorella?”. Poco dopo infatti comparve mia sorella tutta sorridente, le andai in contro e mi disse che grazie alla Mamma tutto era andato bene ed io rivolta a tutti gridai: “grazie alla Mamma è andato tutto bene”. Poi dopo lei mi raccontò quello che era successo: l’operazione era stata molto difficile che erano intervenuti anche il professore e tanti altri medici che dicevano: “è dura non vuole uscire”, però il giovane medico sempre con la preghiera e con un ultimo segno della Croce, all’improvviso, gridò:”signora cosa vede?” e lei rispose: “una grande luce” e lui ringraziando il Signore disse che ce l’avevano finalmente fatta.  Queste sono le Grandezze della Mamma che noi abbiamo, più che mai ci fa vedere i Suoi Miracoli e Grazie. Dobbiamo solo aver Fede in Lei, chi ha Fede in Lei non morirà mai, la Mamma era, è, e sarà sempre Maria la Madre di Gesù che è venuta sulla terra per Salvarci, se noi ci amiamo gli uni gli altri e se abbiamo il Santo Timore di Dio e riconosciamo la Sua Gloria; Dobbiamo sempre pensare che abbiamo Dio Padre e Dio Madre che aspettano nella Loro Dimora tutti i figli di Buona Volontà.
Vi abbraccio tutti.

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