Testimonianza di Giuseppina Chiodo di Spezzano Sila (Cosenza)

Pace a tutti fratelli e sorelle di tutto il mondo.
Mi chiamo Giuseppina Chiodo, sono di Spezzano Sila in provincia di Cosenza e faccio parte del gruppo di Santa Maria la Carità.
Era il 1994, un giorno una signora bussò alla mia porta per una dimostrazione di biancheria, parlando parlando mi raccontò di Mamma Lucia e mi disse di recarmi a casa della sorella che organizzava il viaggio per raggiungerLa e conoscerLa. Andai dalla signora Maria Dentice, appena aprì la porta vidi la foto di Mamma Lucia, mi colpì subito il Suo sguardo Dolce e Amorevole. A questo punto pensai di prenotare il viaggio.
Arrivai a Casa Santa e subito capii che era un luogo di Pace, di Tranquillità, di Amore, mi sentivo protetta in tutto e per tutto: è stato come un abbraccio di un padre che ti dà sicurezza. Appena uscì Mamma Lucia dalla Casetta delle Grazie, si mise a parlare, io rimasi incantata perché erano proprio le parole che avrei voluto sempre sentire, ma che non avevo mai sentito, e quindi capii che Lì c’era davvero il Signore. Appena entrai nella Casetta delle Grazie la Mamma mi abbracciò, mi fece nasino nasino, mi baciò e mi disse: “ Vai figlia, in casa tua c’è tanto Amore”. In quel momento mi sentii come sospesa su una nuvola con il cuore a mille.
Un giorno venni a sapere che mia cognata era stata colpita da un brutto male al colon e dopo l’intervento avrebbe dovuto usare il sacchetto per defecare. Andai da Mamma Lucia e chiesi la Grazia, Mamma mi disse:” Figlia vai, non ti preoccupare, tua cognata non avrà bisogno di nulla penso a tutto Io.” E così fu…
Durante il ciclo di chemioterapia mia cognata fu ricoverata per circa un mese. Le diedi una Corona di quelle che si illuminano la notte che teneva sempre in mano durante la recita del Santo Rosario oppure sotto il cuscino. Quando arrivò il giorno in cui finì il ciclo di chemioterapia, mentre si stava vestendo, mi chiese di prendere questa corona. Era una giornata molto soleggiata tanto da illuminare tutta la stanza, appena la presi fra le mani mi abbagliò come se fosse una lampada accesa; sbalordita dissi a mia cognata : ” Guarda com’è illuminata la Corona, la Mamma ci è vicino”. Anche quando la misi nella borsa questa Corona continuava a sprigionare una Luce intensa , ci siamo commosse per la gioia che Mamma ci ha Donato.
Quando mia cognata si sottopose all’intervento per l’asportazione del brutto male, parlai con i medici e mi dissero che avrebbe avuto bisogno della borsa, io dissi loro che non avrebbe avuto bisogno di nulla, proprio perché me lo aveva detto Mamma Lucia. I medici non capivano perché io ero così sicura e mi chiesero da dove veniva questa mia sicurezza, io risposi che una persona più Grande di noi mi aveva detto così.
Dopo tante ore di intervento mia cognata fu portata nella stanza e vidi che aveva il sacchetto. Il secondo giorno arrivò il momento in cui doveva andare di corpo ed io l’accompagnai al bagno. Dopo un po’ vennero i medici che l’avevano operata e chiesero se fosse andata di corpo, lei rispose di si , ma i medici vedendo il sacchetto vuoto dissero che non era possibile. I medici erano sconvolti , mi guardavano con stupore e io dissi :     ” Ve lo avevo detto che mia cognata non avrebbe avuto bisogno di nulla”.
La Mamma è la Luce, Voce e Gloria di Dio, beati coloro che lo hanno capito e sono rimasti sotto il Suo Santo Mantello. Lei non ci ha mai chiesto nulla in cambio delle Grazie ricevute se non la quinta parte di un granellino di sabbia di Fede.
Pace a tutti cari fratelli e sorelle.
Questa testimonianza racconta un singolo episodio, in cui Mamma Lucia è intervenuta con le Sue Sante Mani per proteggere una Sua figlia, ma vi assicuro che Mamma mi è stata vicino in innumerevoli momenti di difficoltà nel corso della mia vita.

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