Testimonianza di Elisa Ruzza di Novara

Pace a tutti fratelli e sorelle sono Elisa Ruzza del gruppo di preghiera di Novara.
Leggendo tante testimonianze di voi fratelli e sorelle, ho sentito il desiderio di portarvi una delle tante Grazie ricevute per Intercessione della nostra Amorevole Mamma Lucia.
Nel 1993 avevo 13 anni ed ero in cura da un ortopedico che mi diagnosticò, dopo avere effettuato varie radiografie, la “SCOLIOSI DORSO LOMBARE”. Allego certificato medico della diagnosi.
Come terapia dovevo fare ginnastica correttiva per almeno 20 minuti al giorno secondo uno schema che lui stesso mi aveva insegnato.
Per me iniziò un periodo difficile; Cominciai a fare ginnastica tutti i giorni, mi furono date delle scarpe speciali con un rialzo della scarpa destra di 0,8 cm.; la mia custode preoccupata si era recata dal dirigente scolastico, della scuola media di Vespolate dove io frequentavo, per consegnare la documentazione medica ed ottenere di fare rialzare il banco, dove ero seduta durante le lezioni, dalla parte dove la spalla tendeva a cadere.
Ogni due mesi mi sottoponevo a visita di controllo dall’ortopedico Francesco Novelli, mio ortopedico di fiducia per due anni consecutivi e tutte le volte mi ripeteva che non facevo abbastanza ginnastica, la situazione rimaneva stabile; non si evidenziava nessun miglioramento; rischiavo quindi di dover portare il busto ortopedico.
La mia custode e tutta la famiglia siamo ferventi credenti in Dio Onnipotente; lei pregava Dio affinché ci facesse trovare la strada per la soluzione di un problema che sembrava irrisolvibile; io giovane di 15 anni, con l’idea di dover portare il busto ortopedico, mi rendeva particolarmente nervosa; la ginnastica tutti i giorni, le visite ortopediche cadenzate ogni due mesi, erano diventate un incubo.
Ma la Mamma del Cielo, che tutto vede e accoglie le invocazioni di un animo penitente, come quello della mia custode, fece in modo che una nostra amica di famiglia ci parlasse di Mamma Lucia, Creatura e Pupilla di Dio che strappava Grazie e Miracoli al Padre Buon Dio, a tutti coloro che si presentavano a Lei con Fede e Amore verso Dio Potente e Onnipotente.
Ci incontrammo con la capogruppo di Novara e lei ci indicò la data per il pellegrinaggio a Casa Santa.
Era il 1995, quando io la mia custode e le mie sorelle ci recammo per la prima volta a Casa Santa; Mamma Lucia quel giorno riceveva nella Casetta delle Grazie, aspettavo di essere ricevuta, ero molto emozionata, pensavo cosa potessi chiedere quando mi sarei trovata davanti al Suo Santo Divino Cospetto.
Appena entrai l’emozione era tanta che non riuscii nemmeno a parlare, le uniche parole che uscirono dalla mia bocca furono: “ Mamma pensaci Tu”, Lei abbracciandomi disse: ”Figlia Mia tu non hai la scoliosi, salta e divertiti” e mi congedò.
Io rimasi senza parole; continuavo a pensare come facesse a sapere che io mi ero recata da Lei perché avevo la scoliosi e cosa volesse dire che io la scoliosi non l’avevo; io ero sicura di averla, da due anni andavo avanti e indietro dallo studio ortopedico senza risultati. Ero profondamente turbata, ero lontana dall’ottica di comprendere che la mia scoliosi era scomparsa nel momento in cui Mamma aveva pronunciato quelle Parole: “Figlia Mia tu non hai la scoliosi, salta e divertiti”, perché ancora non avevo sperimentato che a Dio nulla è impossibile e che a Mamma Lucia  avesse affidato, nelle Sue Sante Mani, la Fondazione di tutte le Grazie.
Ero già prenotata dallo specialista per una visita di routine, il professore mi fece ripetere la radiografia e con stupore la guardava, vide che la colonna vertebrale era tornata normale ed esclamo: ” Brava, finalmente hai fatto correttamente la ginnastica”. Io esultai di gioia, avevo una fortissima emozione, chiusi gli occhi per un attimo e come una sequenza di un film, rivissi l’attimo in cui Mamma mi parlò; era lo stesso attimo in cui la mia colonna vertebrale, dalla vecchia forma ad “ S” era diventata perfettamente diritta. Compresi che il Grande Amore di Mamma, oltre alla schiena, aveva guarito anche la mia Anima, l’aveva illuminata e attraverso quella Luce ho compreso che davanti a me, nel momento del ricevimento, avevo Lei la “Luce di Dio” e solo il velo del peccato davanti ai miei occhi, mi aveva impedito di vederLa.
Da quel momento Mamma Lucia è entrata nella mia vita, La prego e La invoco sempre, nella gioia e nel dolore fino ad oggi e con il Suo Santo Aiuto, sono riuscita a superare tutte le difficoltà che il quotidiano mi presenta.
Ti ringrazio infinitamente Mamma perché non abbandoni mai i Tuoi figli.
Un abbraccio di vero cuore ai fratelli e sorelle di Casa Santa che pregano per l’umanità.
Elisa Ruzza

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