Testimonianza di Melina Raffa di Novara

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Raffa Melina di Novara.
Fratelli e sorelle di tutto il mondo; conosco Mamma Lucia dal 1983; Quando ho incontrato Mamma Lucia, da subito, ho capito di avere ricevuto un Grande Dono da Dio Padre Onnipotente; un bellissimo Divino Fiore messo nella mi vita, che se custodito, irrorato e amato, attraverso la carità, la bonta’ e l’amore, per tutto il resto della mia vita, sarei stata seguita e plasmata dal Suo perenne soave profumo.
E’ bellissimo ricevere un Tesoro, ma molto impegnativo è custodirlo; ne presi coscienza, e cominciai a pregare lo Spirito Santo di Dio, Maria Vergine, Sposa e Madre di Dio, con tutto il cuore e la mia mente, per aiutarmi ad abbandonare le mille futili, misere, ipocrite, ingannatrici strade del mondo, ed imboccare la Strada di Dio; la Strada che Mamma nostra mi propose, assicurandomi che avrei ricevuto in cambio della pratica delle Virtu’ di Dio, il cento per uno su questa terra, e poi la Vita Eterna.
Un affetto filiale esplose dentro di me; incontenibile Amore, sfociato in una fiducia piena; mi rifugiai sotto il Mantello di Mamma, e mi sentii protetta da malattie, guerre, tempeste ed uragani, e con me portai i miei affetti piu’ cari, i miei figli; capii che attraverso gli insegnamenti della nostra Divina Mamma, e la frequenza in quella Santa Terra, dove Lei poggia i Suoi Santi Piedi, mi dava sempre energie nuove, linfa vitale, per perseverare nella Strada di Dio che avevo imboccata.
La fiducia piena che riposi nella nostra dolcissima Mamma Lucia, non fu frutto di fantasie personali, o voci giunti da altri pianeti, ma da Grazie ricevute che solo Dio poteva dare, e che Lei Mamma nostra e Mamma di tutti i viventi, mi dimostro’ di avermi elargito, come in una testimonianza che ora vi riporto.
Mio figlio aveva 19 anni; era appassionato di motocross e si allenava in continuazione su una strada sterrata non lontana da casa mia; in seguito ad una caduta, torno’ a casa con un ginocchio dolorante e sanguinante; lo pulii dal fango e lo portai al pronto soccorso; il medico di turno lo visito’, mi disse di farlo riposare a casa ed attendere che si sgonfiasse il ginocchio, prima di fare tutti gli accertamenti.
Il ginocchio si gonfiava sempre di piu’; anche il peso del lenzuolo gli procurava malessere, non poteva assolutamente poggiare il piede a terra.
Il giorno dopo avevo la partenza per andare a Casa Santa; decisi che per nulla al mondo avrei rinunciato al Santo Viaggio; il ragazzo non poteva assolutamente poggiare a terra la gamba; gli procurai due stampelle e gli dissi :” per andare in bagno, usa le stampelle; non ti alzare dal letto per altri futili motivi, tua sorella provvederà a portarti da mangiare e bere a letto”.
Mi recai insieme al mio compagno in Casa Santa; era un giorno di ricevimento; lui si propose di chiedere la Grazia per la guarigione del ragazzo, ma quando fu ricevuto se ne dimentico’; quando fui ricevuta io, parlai con Mamma di altri argomenti, e il problema del figlio cadde nel dimenticatoio.
Dopo che Mamma ricevette tutti i pellegrini, usci’ dalla Casetta delle Grazie, e ci riporto’ la Sua Santa Parola; mentre con tanto amore e devozione La ascoltavo, mi venne in mente che sia io che il mio compagno ci eravamo dimenticati di chiedere la guarigione del figlio, e rammaricata dissi a me stessa:” Cosa diro’ a mio figlio questa notte al rientro, che ci siamo dimenticati di chiedere la guarigione del suo ginocchio?”.
In quello stesso istante Mamma sospende il discorso avviato e dice :” SE AVETE LASCIATO A CASA I FAMILIARI CHE ZOPPICANO, LI TROVERETE CHE CAMMINANO BENE, E SE LI AVETE LASCIATI CON LA FEBBRE, LI TROVERETE SFEBBRATI”, riprese poi il discorso sospeso prima, fino alla fine.
Mi domandai; chi sa, se il discorso di Mamma riferito a quelli che zoppicano si riferisce anche al mio Antonio, ma poi non ci pensai piu’, alternando il tempo rimanente della giornata tra preghiere, canti e lodi.
Rientrati, era intorno alla mezzanotte, il mio compagno si reco’ subito nella camera del figlio, ma lui non c’era, le stampelle erano appoggiate al muro; con grande disappunto mi disse:” Non riesce proprio a stare fermo, con quel ginocchio gonfio, si sarà fatto portare in braccio in qualche posto dai suoi amici”; in quello stesso istante, il figlio entra dalla porta esterna fischiettando; il mio compagno senza rendersene conto che il figlio era guarito, lo riprese subito dicendo: “Con quel ginocchio gonfio, dove sei andato?”, ed il figlio rispose: “stai tranquillo, stamattina verso le undici, dovevo andare in bagno, ho appoggiato il piede a terra e non mi ha fatto male, sono andato in bagno, ho visto che il ginocchio era completamente sgonfio, mi sono preparato il pranzo e al pomeriggio sono uscito e rientro adesso”.
Io e il mio compagno ci siamo guardati attoniti e senza parole; entrambi avevamo sentito la frase di Mamma:” SE AVETE LASCIATO A CASA I FAMILIARI CHE ZOPPICANO, LI TROVERETE CHE CAMMINANO BENE, E SE LI AVETE LASCIATI CON LA FEBBRE, LI TROVERETE SFEBBRATI”, ma il mio compagno non sapeva che questa Santa Parola della Mamma era stata detta simultaneamente a risposta al mio pensiero, La nostra Santissima Mamma Lucia mi aveva letto a distanza ed ancor di più il figlio si era accorto della guarigione intorno alle ore undici del mattino, lo stesso momento che Mamma aveva pronunciato tali Parole.
Qualche giorno dopo raccontando l’esperienza della guarigione di mio figlio ad una mia cognata che era con me in pellegrinaggio, mi rispose che anche lei aveva lasciato a casa il figlio con la febbre e al rientro lo aveva trovato sfebbrato; si ricordava delle Sante Parole di Mamma rivolte a chi aveva lasciato i familiari con la febbre; ma solo attraverso il mio racconto riferito alla guarigione di mio figlio, si rese conto che anche nel suo caso c’era stato un intervento di Dio.
Carissimi fratelli e sorelle; solo Dio puo’ leggere i cuori degli uomini; solo Dio puo’ guarire a distanza i Suoi figli; solo Dio puo’ Donare Grazie simultaneamente a innumerevoli figli in diverse localita’ del globo, e donarle anche senza avere ricevuto esplicita richiesta.
Mamma Lucia Madre di Dio e Madre nostra, ha compiuto e continua a compiere tali Opere; Amiamo Dio e mettiamoLo al primo posto nella nostra vita; come nel caso sopracitato era stata fatta la scelta di andare da Dio, pur sapendo di avere lasciato il figlio in difficoltà, e Dio Madre aveva provveduto a premiare tale scelta.
Colma di riconoscenza grido al mondo intero, quale Grande Amore Dio ha avuto per ognuno di noi, per averci Donato Mamma Maria, che ha lasciato il Paradiso ed è venuta in questo mondo con un Corpo come noi; è stata incompresa, umiliata, derisa, maltrattata; Lo ha fatto per tutti i figli del mondo, rispondendo alle calunnie sempre con Amore, facendosi consumare; e noi che abbiamo avuto la fortuna di abbracciarLa, di ascoltarLa, di essere stati seguiti passo dopo passo verso il nostro Divino Maestro, che ci aspetta con le Braccia spalancate , in quanti l’abbiamo accolta nella pienezza dei nostri cuori? Solo Dio ha la risposta; io dico solo con tutta la voce che possiedo, che quando ho visto Mamma per la prima volta, ho visto una Grande Luce, che mi ha sconvolta, abbagliata, cambiata profondamente nell’Anima, e mi sono lasciata rapire .
Grazie Dio Padre, grazie Dio Madre.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa.

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