Testimonianza di Rita Nardi di Appignano (Macerata)

Mi chiamo Rita Nardi, mi sono recata in visita da Mamma dal 12 Giugno 1995, e benché Lei ogni volta ci Doni i Suoi Santi Insegnamenti, la Santa Parola di Dio, ritengo che siamo ancora ben lontani nel metterli in pratica, come la Mamma e il Padre nostro Dio, tanto desiderano per poterci salvarci.
Ero una donna sposata e con 2 figlie, venivo da una situazione conflittuale della mia famiglia che mi lasciava tanto abbattuta, mi sentivo nel peccato.
Fu un caso che una collega di lavoro mi parlò di Mamma Lucia, e decisi di andare senza una reale aspettativa.
Del primo viaggio che feci, ricordo il profumo che mi avvolse. La sensazione di essere su di una nuvola. E questo accadde anche al ritorno verso casa.
Arrivata lì a Casa Santa, sulla scia di questa insolita fragranza, fui ricevuta nella Casetta delle Grazie.
Varcata la soglia, Lei si rivolse a me come se mi stesse aspettando, con un tono familiare.
Mi disse: “Finalmente sei arrivata, ricciolina mia! Vieni! Di cosa hai bisogno?”.
Mi chiese: “Com’è la tua vita?”.
Ed io Le risposi che era un fallimento, che da quando avevo memoria non avevo combinato niente di buono, niente che piacesse a Dio.
Con voce molto calma, senza alcun rimprovero, si rivolse a me ragionando della mia esistenza. E mi spiegò che tutta la sofferenza che avevo provato fosse in realtà il percorso necessario per giungere a Lei.
Come ebbe modo di dire successivamente, il male serve per essere traghettati nel Bene, ed il Bene trionfa sempre.
Mi disse di non preoccuparmi troppo per il futuro, ma vivere il presente con serenità.
Sarà Dio ad occuparsi di noi uomini.
Siamo i tutori dei nostri figli fin quando non possono decidere autonomamente. Abbiamo in custodia la loro infanzia e gioventù ed il nostro compito è quello di trasmettere loro principi e insegnamenti sani, per poi lasciarli liberi di intraprendere il loro cammino.
Mi ha spiegato l’enorme potenza del peccato, con le sue continue tentazioni e mi ha esortato a tornare a casa serena, perché Lei mi sarebbe stata vicina: da quel momento divenne la mia Avvocata.
Uscendo da quella Casetta avevo le lacrime agli occhi, mi sentivo leggera e libera dalle catene della vita e del peccato.
Ero rinata.
Ho coscienza che Lei mi è sempre accanto, che mi guida nel mio agire quotidiano. Avverto la Sua Presenza vicino le mie figlie ed i miei nipoti.
Mi ha insegnato a non arrabbiarmi con il prossimo, a rispondere con un sentimento benevolo anche a chi mi fa del male, senza farmi coinvolgere. A pregare con continuità ed aiutare chi ne ha bisogno.
La Grazia che Mamma Lucia ha chiesto a Dio per me non si è tradotta in una guarigione fisica. Non ci sono cartelle cliniche a documentarla, ne referti medici.
La mia malattia era nell’Anima. E’ stato lo Spirito a risorgere ad un nuovo vivere quotidiano.
Ringrazio il Padre e la Mamma per avermi amata e fatto rinascere a nuova vita, e fatto conoscere la Grandezza di Dio.

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