Pace a tutti, sono Racobaldo Maria Gelsomina di Cinisello Balsamo (Milano), voglio gridare al mondo intero la Grandezza della nostra Adorata Mamma, al Solo InvocarLa, Lei corre insieme al nostro Signore a soccorrere tutti i figli nel bisogno. Ho invocato il Suo Santissimo aiuto e ancora una volta per Sua Infinita Misericordia, ha concesso a questa figlia Sua, di poter di nuovo ammirare il Santissimo Volto del nostro Signore. Era il mese di Settembre del corrente anno, quando mi trovavo giù in Calabria, terra mia natale, per fare l’Apostolato e portare a conoscenza della Buona Novella. Dovete sapere, come già detto nella testimonianza precedente, che io sono non vedente per causa del diabete, riesco a volte in alcuni momenti, quando si e quando no, a vedere solo le ombre delle persone e delle cose intorno a me. La sera del 5 Settembre, dopo aver fatto l’Apostolato, ci siamo recati io e il mio compagno al supermercato per comprare qualcosa da mangiare, fermata la macchina nel parcheggio dello stesso, dissi al mio compagno che sarei rimasta in macchina ad aspettarlo, per non dargli ulteriore peso. Mentre attendevo il suo ritorno, mi assalì il panico, non vedevo, ero sola e mi sentivo male. Incominciai a chiamare forte in cuor mio la Mamma, chiedendoLe il Suo Santo aiuto e pregando che venisse in mio soccorso, subito si avvicinò all’auto, affacciandosi dal finestrino dal lato guida, un Uomo, riuscivo a scorgere la Sua ombra, distinguevo la Barba e Suoi Capelli lunghi. L’Uomo, con una Voce dolce e soave mi disse: “ mi puoi aiutare?”; gli risposi: “ fratello mio come ti posso aiutare, non vedi? Chi mi aiuta a me?”, e Lui di risposta: “ a te ti aiuta Dio, come sempre ti ha aiutato”, e non Lo vidi più. Rimasi sbigottita e riflettendo le Sue Parole che mi entrarono dritte al cuore, dissi tra me e me: “Mamma Lucia perdonami, chissà, mi hai mandato un Angelo, qualcuno dal Cielo”, cosi tranquillizzatomi dal mio stato di malessere, aspettavo con ansia che tornasse il mio compagno per raccontargli l’accaduto. Appena arrivato, gli raccontai il fatto e gli chiesi se vedesse intorno la Persona che gli descrissi per quello che avevo potuto scorgere dalla Sua ombra, ma niente non c’era nessuno. Ci spostammo con la macchina ed io continuavo chiedergli se Lo vedeva, così ad un tratto, vide un Uomo con la Barba e con i Capelli lunghi e lo chiamò, Lui si avvicinò e con il capo si affacciò di nuovo al finestrino lato guida. Subito dissi al mio compagno di dargli qualche cosa, una bottiglia d’acqua che faceva tanto caldo, ma all’improvviso davanti ai miei occhi peccatori, il Suo Volto si rivelò chiaro e nitido come se vedessi normalmente, “Mamma mia!!!”, era meraviglioso, aveva la Barba i Capelli lunghi e castani, era snello, alto e mi sorrideva, i Suoi Occhi luccicavano. Sconvolta, il tempo che mi rivolsi al mio compagno dicendo: ”Giovanni, ma tu hai visto?”, l’Uomo scomparve e non lo vedemmo più. Estasiati dall’accaduto, ripartimmo con la macchina, ma immediatamente ricordai e gridando con gioia, dissi al mio compagno: “Giovanni, ma io quegli Occhi me li ricordo”, erano gli stessi dell’Uomo con la Barba e i Capelli lunghi che vidi quando fui operata il 9 febbraio del corrente anno, dove in sala operatoria, quell’Uomo che vidi, mi disse che era il mio anestesista e che non mi avrebbe fatto soffrire, ma il giorno dopo poi, mi accorsi che era un’altra persona il mio anestesista (LEGGETE LA TESTIMONIANZA DEL 22 LUGLIO 2018). Tornati alcuni giorno dopo a casa mia a Cinisello balsamo a Milano, raccontai tale Grandezza a mia figlia, che mi fece notare che il giorno 5 Settembre, lei era stata proprio a Casa Santa perché era la ricorrenza della Madonna del Respiro, il Respiro della Mamma che Soccorre e da Vita a tutti i figli Suoi. Chiamai a Casa Santa per ringraziare la Mamma dell’infinito Dono ricevuto, e la Santa Sorella che mi rispose sorridendo mi disse: “ hai visto quanto è Grande la Mamma?”.
Grazie Mammina dolcissima, con il Tuo Santo Respiro ci Soccorri e ci Conforti donandoci Forza e Vita, basta solo Invocarti che Tu e il nostro Signore correte ad ogni figlio Vostro nel bisogno. Un forte abbraccio a tutti i fratelli e sorelle del mondo, non disperiamo mai, ma affidiamoci ed Invochiamo la nostra Mamma, il Padre per l’Amore Infinito della Sua dolce Sposa e Madre Sua, tutto Dona ai figli Suoi. Un bacio ai fratelli e Sorelle di Casa Santa che notte e giorno pregano per tutti noi.
Testimonianze
Testimonianza di Maria Concetta Chiruzzi di Bernalda (Matera)
Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Chiruzzi Maria Concetta di Bernalda (Matera).
Ho scritto altre testimonianze, sono una fedele figlia di Mamma Lucia; da 35 anni che il buon Dio mi ha dato la gioia di conoscerLa, mi sono sempre affidata a Lei, per tutti i bisogni e necessità del mondo e dell’Anima; non mi ha mai abbandonata, mi ha insegnato di Amare il nostro Padre Celeste Potente e Onnipotente e di metterLo sempre al primo posto nella mia vita; la Sua Guida e la Sua Santa Parola in tutti questi anni, sono stati i punti di riferimento della mia stessa esistenza.
La nostra dolcissima Mamma Lucia è ritornata nella Sua Gloria Celeste; noi non parliamo fisicamente con Lei, non La vediamo, ma il Suo Santo Spirito è sempre in mezzo a noi a Guidarci, a darci coraggio nelle avversità, a seguirci e curarci nelle malattie del corpo e dell’Anima.
Il giorno 3 di Novembre 2018, improvvisamente mi sono accorta che si gonfiavano le gambe, poi la pancia, le braccia, la faccia, mi guardai allo specchio, ero diventata un mostro.
Interpellai uno dietro l’altro tre medici nella mia zona, senza ricevere risposte esaustive; una mia amica, mi consiglio’ di andare a Potenza, distante da casa mia circa 100 km, e di farmi visitare da un cardiologo di sua conoscenza; telefonai, presi appuntamento, e mi recai presso il suo studio a Potenza.
Dopo una serie di domande di rito mi visito’ e mi invio’ istantaneamente al piu’ vicino pronto soccorso per un infarto in corso.
Giunsi in ospedale, erano le 17,30; mi prepararono urgentemente per fare una coronografia al mio cuore che in quel momento lavorava al 25%; misero quattro stand nelle vene e mi fu praticata la lancio plastica.
Io pregavo continuamente, la nostra Mamma Celeste, Mamma Lucia era sempre nella mia mente e nel mio cuore, non ero prostrata, avevo la certezza che Mamma era accanto a me, sentivo la Sua Presenza, la Sua vicinanza; risuonava nella mia mente quella frase che la nostra Dolcissima Mamma spesse volte ci riportava: ”Chiamatemi ed Io saro’ sempre accanto a voi”.
Finito l’intervento, il mio cuore ha ripreso la sua normale funzionalità, il chirurgo mi parlo’ e mi disse che nella sua carriera, non gli era mai capitato un paziente che in un caso così grave il cuore avesse ripreso la totale e completa funzionalità.
Mi hanno dimesso dall’ospedale il giorno 7-11-18, chiesi al chirurgo se potevo viaggiare per tornare a casa, e lui mi rispose di andare a ringraziare prima chi mi aveva salvato la vita.
Mamma Lucia; Sei Tu la Stella piu’ bella che brilla nel Paradiso; eri Tu che viaggiavi con me; mi hai accompagnata dal cardiologo di Potenza, poi al pronto soccorso, e poi hai guidato le mani del chirurgo mentre mi operava.
Oggi 11-11-2018 sono qui a Casa Santa, prostrata ai Tuoi Santi Piedi a lodarTi e ringraziarTi per la Grazia ricevuta, e per il grande Amore che nutri per me e tutta l’umanità.
Ti abbraccio fortemente, Tua figlia Maria Concetta.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle della Santa Dimora di Dio che pregano per tutta l’umanità.
Testimonianza di Pasquale Piccirillo di Mondragone (Caserta)
Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Pasquale Piccirillo da Mondragone (Caserta), voglio raccontarvi due Grazie ricevute ultimamente dalla nostra Mammina della Luce che ci soccorre continuamente, proteggendoci sotto la Sua Santa Mantella, in tutti i nostri bisogni e necessita piccoli o grandi che siano.
Il giorno 13 ottobre 2018 siamo stati a Casa Santa dalla nostra Adorata Mamma Lucia, dopo aver trascorso una Santissima giornata di Paradiso ed Allattati dalla Santa Parola del Padre e della Mamma, con il Cuore ricolmo di Pace e Amore, Ristorati e Riscaldati dal Cuore Immacolato della Mamma, siamo ripartiti. La Mamma, con infinito Amore, ci ha sempre detto che Lei ci prende e ci accompagna durante il viaggio di andata per Casa Santa e ci riaccompagna ad uno ad uno al ritorno fino alle nostre case liberandoci dai pericoli; tornati a Scafati (Salerno), sono sceso dal pullman e ho ripreso la mia auto per proseguire per altri circa 90 Km per arrivare al mio paese, Mondragone (Caserta). Arrivati, accompagno prima a casa sua, una sorella con la quale facciamo il viaggio insieme e poi mi avvio verso casa che è a qualche chilometro dall’altra parte del paese. Arrivato in prossimità di un incrocio, dove ho diritto di precedenza, ossia chi viene da destra e chi viene da sinistra, devono fermarsi al segnale di stop, per prudenza a quell’incrocio, pericoloso, io rallento sempre un po’ per poi proseguire dritto per la strada che porta a casa mia, ma senza rendermene conto, con movimento involontario, senza capirne il perché, le mie braccia comandate non certo da me, ruotano il volante svoltando a destra. In quel preciso istante, mentre meravigliato giro inconsciamente a destra, mi sfreccia davanti un’auto ad alta velocità che venendo da destra, ignorando lo stop, se fossi andato dritto, mi avrebbe preso in piena fiancata sbalzandomi chissà dove, uccidendo sicuro sul colpo, sia a me che a lui. Sconvolto ed esterrefatto, in quel momento subito mi sono reso conto della Grazia ricevuta dalla nostra Mammina Maria Lucia. Grazie Mammina Celeste, se non ci fossi Tu a proteggerci passo passo, le nostre vite sarebbero in balia di un mondo governato dalle tenebre del male e che pazzo va incontro alla sua distruzione. Sia Gloria oggi e sempre per tutta l’eternità, alla Santissima Madre del Signore, Mammina dell’Anima nostra, Unica Ancora di Salvezza per questi ultimi e dolorosi tempi.
L’anno scorso, nel mese di Giugno, la mia mamma mi chiese di accompagnarla da mia zia che abita ad Ancona. La mia auto proprio in quei giorni non andava bene, mi consumava l’acqua del radiatore e dovevo sempre e continuatamente aggiungerne tantissima, per cui non era possibile, in quelle condizioni, affrontare un viaggio di circa 1000 chilometri e cioè dal mio paese ad Ancona e ritorno, l’unica soluzione era quella di andare in treno. Manco a farlo apposta il giorno successivo, nel quale dovevamo partire, c’era lo sciopero dei treni, per cui senza treni e con l’auto in condizioni pessime non sapevo come fare e né c’era tempo per poterla lasciare dal meccanico per ripararla. Non avendo alternative, presi una soluzione azzardata, dissi a mia madre che l’indomani saremmo partiti in auto senza farle capire le condizioni della stessa. Pensai di mettere in bagagliaio una bella scorta di bottiglie d’acqua da usare durante il viaggio e se non sarebbero bastate, le avrei riempite negli autogrill. Un po’ di timore che l’auto non resistesse a fare tutto il viaggio ce l’avevo, però, il mio pensiero volò alla Mamma e Le chiesi in cuor mio di aiutarmi, così con una notevole preoccupazione andai a dormire. Quella notte sognai Mamma Lucia che mi venne incontro e con un dolcissimo sorriso intenso, pieno di Amore e Tenerezza, mi disse: “ Figlio a Mamma, non ti preoccupare, parti che ci penso Io, dammi un bacio a Mamma tua e buon viaggio” e mi fece vedere una goccia d’acqua che cadendo sull’asfalto cocente evaporò. La mattina mi svegliai tutto contento e con infinita fiducia in Mammina Lucia, partimmo per Ancona io e la mia custode con l’auto. Durante il viaggio mi fermai continuamente, ma con mia immensa meraviglia e sorpresa, l’acqua all’interno della vaschetta era sempre fissa allo stesso livello. Praticamente, cari fratelli e sorelle del mondo intero, voi che leggete le meraviglie della nostra e vostra Madre della Luce, Madre del Signore e di tutta la Santa Creazione, andammo e tornammo da Ancona e nella vaschetta l’acqua rimase sempre allo stesso livello della partenza, non aveva consumato nemmeno una goccia d’acqua. Capii che quella goccia d’acqua fattomi vedere dalla mia adorata Mammina Lucia nel sogno, era per dirmi che, per tutto quel viaggio, dove per raffreddare il motore, avrei dovuto aggiungere acqua a volontà, nemmeno una goccia Mamma mi avrebbe fatto consumare. Che dire fratelli miei, a Dio Madre e a Dio Padre nulla è impossibile, a noi non resta che metterci quella quinta parte di un granellino di sabbia di Fede che la nostra Mamma ci ha sempre chiesto. La nostra Mamma Maria Lucia, la Regina del Cielo a tutti da e continua a dare con la speranza che seguendo i Suoi Santi Insegnamenti, con un Santo Pentimento possiamo ottenere il Santo perdono di Dio Padre che ci aspetta a Braccia aperte nel Nuovo mondo che ha preparato per il Suo popolo, per tutti i figli di Buona Volontà. Un saluto e un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle che vivono in Santità, in continua preghiera per tutti i dolori e sofferenze di tutta l’umanità, a Casa Santa, Dimora di Dio, il Giardino del Paradiso che la Mamma ha portato giù dal Cielo su questa terra, l’Arca di Salvezza per tutte quelle Anime che fiduciose, ricorrono e si affidano al Cuore Immacolato della Mamma.
Testimonianza di Clemente Puoti di Scafati (Salerno)
Pace a tutti, mi chiamo Clemente Puoti e faccio parte del gruppo di preghiera di Pompei, faccio testimonianza di quanto accaduto il giorno 29 Ottobre 2018, per mettere a conoscenza a tutti i figli di tutto il mondo della grandezza e dell’aiuto, nel momento del bisogno, della nostra Mamma Celeste, Mamma Lucia. Quel giorno, di buon mattino, sono andato con altri due amici in cerca di funghi, una giornata piovosa su una montagna abbastanza alta. Questa zona è molto frequentata da cercatori di funghi, dopo la raccolta ci siamo apprestati per ripartire, eravamo tutti bagnati per la pioggia, abbiamo caricato la macchina, abbiamo tolto gli stivali, ci siamo ripuliti e quando ho cercato di mettere in moto, non c’è stato niente da fare, il motore non ne ha voluto sapere di partire, la batteria ormai era scarica. Chiamare qualcuno col telefonino che venisse in nostro soccorso neanche a pensarci poiché, quella in cui stavamo, è una zona in cui non si capta nessun segnale. Abbiamo tentato di metterla in moto a spinta, ma niente da fare, abbiamo provato e riprovato finchè siamo giunti ad un tratto di strada in discesa molto ripido, premetto che il freno a mano della mia auto a motore spento rimane bloccato, per cui per farla andare ho dovuto escludere il freno a mano. Pensando di sfruttare questa discesa ripida per metterla in moto ho inserito la seconda marcia, ci siamo messi in macchina e abbiamo lasciato che andasse giù per la discesa. Presto ci siamo resi conto del grave errore che abbiamo fatto, in quanto il motore non si avviava per cui ho cercato di fermarla con il freno a pedale con la marcia inserita, ma l’auto continuava ad andare giù. La preoccupazione prima celata si è trasformata in spavento coinvolgendo anche gli altri due, poiché anche inserendo la retromarcia, pensando di ottenere un’azione frenante più efficace, l’auto continuava inesorabilmente ad andare giù verso l’ignoto rappresentato da circa 1200 metri di altezza. In quel breve momento non so quante volte ho invocato l’aiuto della Mamma. Ho schiacciato con quanta più forza potevo il pedale del freno, faccio presente che a motore spento la pompa dell’olio del freno non funziona, è solo grazie alla Mamma che in uno spazio laterale alla stradina, la macchina inspiegabilmente si è arrestata. Siamo scesi dall’auto increduli e frastornati, la pioggia non cessava, impauriti e bagnati abbiamo messo dei sassi davanti alle ruote per bloccarla. Quando ci siamo ripresi un po’ dallo spavento, abbiamo atteso con la vana speranza che qualcuno passasse e che ci soccorresse, ma chi va a funghi non parte certo andando in contro al maltempo che imperversava e al buio della sera. Ho invocato Mamma ed ho pregato mentre mi sono incamminato in cerca di un punto della montagna dove si potesse captare un po’ di segnale sul telefonino, finalmente riesco a chiamare un amico con il quale spesse volte siamo andati a funghi e quindi conosceva molto bene la zona. Comunichiamo con fatica a causa del poco segnale, ma alla fine riusciamo ad intenderci. Erano trascorse più di due ore ed eravamo molto preoccupati perché, l’amico a cui ci siamo rivolti, avrebbe dovuto impiegare al massimo un’ora per arrivare al punto in cui eravamo e abbiamo pensato che gli fosse accaduto qualcosa di grave. Ho bussato alla Casa Santa, Dimora di Dio, facendo soltanto due squilli di telefono in quel punto di montagna dove precedentemente a mala appena ero riuscito a contattare l’amico, e ho chiesto in cuor mio alla Mamma il Suo Santo Aiuto che solo Lei ci avrebbe potuto soccorrere. Con difficoltà riesco a parlare di nuovo con l’amico e riesco a capire che si trovava, per errore, in tutt’altra zona. In tutto questo tempo trascorso ci sentivamo sempre più infreddoliti a causa dei vestiti bagnati, sempre più soli, bloccati su questa montagna a 1200/1300 metri di altezza con il sopraggiungere della notte, quando, all’improvviso, si vede spuntare un furgoncino rosso con a bordo quattro uomini e venivano verso di noi sorridendo tra di loro, tanto che in un primo momento ho pensato che volessero prenderci in giro per il fatto che eravamo rimasti con l’auto in panne, ma, sempre sorridendo e trasmettendoci tanta serenità, si sono fermati e hanno detto: ” Non vi preoccupate vi facciamo partire”. Questa serenità e la fiducia che ci infondevano questi uomini hanno fatto sparire l’ansia e la mia preoccupazione ed è per questo che ho detto in cuor mio: “Mamma solo Tu li hai potuti mandare”. Dopo circa dieci minuti, grazie al loro operato, con l’ausilio di cavi collegati alla batteria del loro furgoncino, l’auto è andata in moto. Prima di andar via ci hanno chiesto dove portasse questa strada, confessandoci che loro erano saliti fin quassù non sapendo esattamente perché, e sempre sorridendo, che era stato il furgoncino a portarli inspiegabilmente lì, “è stato il Signore che vi ha mandato” è stata d’istinto la risposta di uno dei miei amici. Li abbiamo ringraziati per averci aiutato ci siamo salutati e gioiosi se ne sono andati tornando indietro da dove erano arrivati. Grazie Mamma Lucia, Mamma del Pronto Soccorso, Tu Amorevole Madre Viva e Vera, sempre pronta nei nostri bisogni e necessità, solo Tu potevi fare questo mandando questi quattro uomini, Angeli, non so chi fossero e da dove provenissero, e che solo Tu Sai, in nostro soccorso. Grazie Padre nostro Buon Dio, Grazie Mammina Maria Lucia, Vita, Luce e Gloria di Dio, nostra salvezza, Madre delle Grazie Impossibili e del Pronto Soccorso.
Testimonianza di Vitalia Littera di Ussana (Cagliari)
Pace a tutti, sono Littera Vitalia di Ussana, vi voglio raccontare quello che è successo il giorno 28 Ottobre 2018, giorno di Luce in Casa Santa.
Al rientro dalla Santa Funzione, dopo un paio d’ore di viaggio per andare a Civitavecchia, dove saremo dovuto imbarcarci per la Sardegna, arriva il messaggio della Tirrenia! Allerta maltempo! Navi bloccate, mare in burrasca!!! Partenza rinviata forse per l’indomani sera, ma partendo da Livorno! Siamo rimasti in continuo contatto con la Tirrenia aspettando aggiornamenti e conferme, ma purtroppo la situazione meteorologica andava peggiorando.
Abbiamo chiamato da MAMMA A CASA SANTA, e ci siamo messi in preghiera, la MAMMA che tutto sa, “LUCE INFINITA”, ci ha detto di partire da Livorno. Purtroppo il tempo terreno non c’era, dovevamo arrivare per le 22, 00 a Livorno, fare più di 700 chilometri senza fermarsi, perché il comandante del porto di Livorno non avrebbe potuto aspettare oltre quell’orario, dovuto al peggioramento del mare!
Ma, ovviamente!!!! Avevamo la Santa Parola della MAMMA, CASA SANTA!!! Abbiamo attraversato mezza Italia, MAMMA ha tenuto forte e sveglio l’autista, ché in mezzo alle intemperie ha camminato senza un attimo di tregua!, noi, fratelli e sorelle, abbiamo volato!!!! Siamo arrivati senza accorgerci, alle 22, 10 al porto, ci aspettavano tutti, il comandante della nave e il suo equipaggio, ci hanno aiutato a portare le creature che non potevano camminare con un amore e una gentilezza che non avevamo mai visto!
Arrivati su, ci hanno avvisato di non uscire assolutamente dalla cabina, metterci subito a letto, chiudere gli occhi e….e noi abbiamo aggiunto: “pregare”. Il responsabile della nave ha detto che il mare era a forza 9 e che dovevamo attraversare un CICLONE!!!! Fratelli e sorelle noi sappiamo quanto è GRANDE LA NOSTRA MAMMA! credeteci, non abbiamo sentito il mare!!!!!! Mi vengono i brividi scrivendo…
MAMMA POTENZA DIVINA ci ha preso in braccio e ci ha cullato per non farci sentire il ciclone devastante che c’era nel mare! Ma chi può fermare la tempesta? L’uragano? le onde di 10 metri?
SOLO DIO, LA MAMMA DELL’IMPOSSIBILE”…
LA MAMMA ha fatto un varco sulla terra, in cielo e in mare, affinché il popolo di Dio in cammino passasse in mezzo all’intemperia distruttiva!!! LA MAMMA, POTENZA INESAURIBILE HA FERMATO il tempo, perché MAMMA E’ IL TEMPO!!!!
Quando siamo rientrati a casa, e abbiamo guardato il telegiornale, ci siamo resi conto della distruzione spaventosa che si era abbattuta dappertutto! Grazie alla MAMMA DELL’IMPOSSIBILE! Ci ha riportati a casa sani e salvi.
REGINA POTENTISSIMA LUCE ETERNA…
Un forte abbraccio a tutti…
Testimonianza di Filomena Melis di Muggiò (Monza-Brianza)
Pace a tutta l’umanità, sono Filomena Melis di Muggiò (Monza-Brianza), voglio dare ancora testimonianza della grandezza della Luce e Gloria di Dio, Mamma Lucia, la Donna Vestita di Sole scesa dal Cielo in mezzo a noi, la Sposa e Madre del nostro Signore e di tutta la Santa Creazione di Dio.
Voglio mettervi a conoscenza di quello che abbiamo visto, io ed altri pellegrini, il giorno del Santo pellegrinaggio, Maggio 1991. Quel Santissimo giorno, in processione, 18000 creature tutti vestiti con la Santa Tunica di Sacco, abbiamo fatto il passaggio dalla vecchia terra a Pila Rossa a Sannicandro Garganico, dove la Mamma ci riceveva, alla Santa Dimora di Dio situata a circa 15 Km dalla terra vecchia, sulla strada a scorrimento veloce a Sannicandro Garganico.
Quel Santissimo Grande Giorno, la Mamma ci disse che Gesù era in mezzo a noi, era il velo del peccato che non ci permetteva di vederLo, ma per la Misericordia della Mamma, il Signore a molte creature si mostrò, come a me indegna e misera peccatora.
Arrivati alla Santa Dimora di Dio, dopo che la Mamma ci diede la Santa Parola del nostro Signore, mi andai a sedere a terra vicino al muretto di recinzione, difronte alla Casetta del Padre sull’albero dell’ulivo dove la Mamma ci aveva Allattati con il Verbo di Dio. Lungo la recinzione erano affissi i stendardi di tutti i gruppi arrivati, provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Seduto vicino a me c’era un giovane bellissimo, alto, capelli lunghi, un po’ di barba, snello e con gli occhi verde mare da cui rimasi folgorata. Frastornata, mi resi conto che i miei occhi peccatori stavano forse rimirando l’immensità, cosi rimasi li ad osservarlo.
Ad un certo punto però, non lo vidi più vicino a me, nel contempo vidi arrivare la mia capogruppo di Milano che mi disse: “ Filomena vieni , se sapessi che bel giovane c’è vicino alla Mamma, te lo vorrei far vedere”, la Mamma era dentro al refettorio che distribuiva il Santo Ristoro a tutti i figli in fila. Siccome soffro e mi sento male dove ci sono spazzi chiusi molto affollati, dissi alla capogruppo che non sarei entrata per evitare ciò, e lei rispose: “peccato che non vieni e troppo bello quel giovane, qualcosa di immenso ti sei persa”.
Ma dopo un po’, lo stesso giovane che avevo visto prima, tornò di nuovo a sedersi a terra allo stesso posto, con il capo chino e il braccio appoggiato sulla gamba, aveva la mano sulla fronte. Una pellegrina sempre di Milano, si avvicinò a lui e gli disse: ”fratello non stai bene?”, e Lui, con una dolce Voce, teneramente rispose: “ no, ho tanta fame”, e la pellegrina disse:” proprio oggi che non abbiamo niente da darti, cosa Ti possiamo offrire, niente”, e Lui “ no, no, non fa niente”, allora questa pellegrina va nella sua borsa e tira fuori un po’ di briciole del Santo Pane di Casa che le era rimasta nel sacchetto, e le offre al giovane dicendo:” fratello questo ci troviamo prendilo”, e Lui ancora:“ no, no, non fa niente”, ma la pellegrina insiste dicendogli:” prendilo è il Santo Pane Benedetto della Mamma”, allora Lui con una delicatezza massima, prende le briciole sul palmo della mano ed inizia a mangiarle una alla volta con un Amore infinito. Rimasi incantata ad osservarlo cercando di non perderlo di vista.
Ad un certo momento, la Mamma si affacciò sulla terrazza del Cenacolo per salutare tutti i figli che accorsero verso la Mamma. Per un momento persi di vista il giovane, Lo ritrovai anch’Egli vicino al Cenacolo nei pressi della Mamma, era vicino ad una ragazza che era sulla sedia a rotelle e le parlava con immenso Amore della Mamma.
Arrivato il momento della partenza, ero sempre più attratta dal giovane che seguivo con lo sguardo per cercare di capire su quale pullman sarebbe salito, ma mentre tutti partivano, lui era sempre li nel piazzale. Ci preparammo anche noi di Milano che eravamo gli ultimi rimasti, e nel pullman mi rivolsi alla capogruppo indicandogli il Giovane, Lo riconobbe subito, era lo Stesso che era accanto alla Mamma nel momento che distribuiva il Santo Ristoro ai figli nel refettorio. Partimmo e dal finestrino del pullman, Lo vedemmo solo Lui li nel piazzale che guardava ad uno ad uno tutti gli stendardi affissi dei paesi arrivati. Rimasi sconcertata e piena di emozione, sia io che la capogruppo ed altri pellegrini che Lo avevano visto. Dopo qualche tempo, ci fu la partenza per andare dalla Mamma che ci riceveva nella Casetta delle Grazie, una pellegrina di Milano che anch’ella aveva visto quel Santo giorno quel meraviglioso giovane, disse alla Mamma nel momento che entrò nella Casetta delle Grazie: “Mamma, ma noi abbiamo visto Gesù?”, e la Mamma con un sorriso pieno d’Ardore e d’Amore rispose:” avete visto quanto era bello?”.
Grazie Mammina nostra, hai fatto degni a questi figli Tuoi peccatori, di poter Ammirare quel Sanissimo giorno, il Tuo Figlio Gesù, Lui è Vivo e Vero in mezzo a noi, e solo il velo del peccato che non ci permette di poterlo contemplare, vicina è la Sua Santissima Manifestazione. Tu Regina del Cielo, Sei scesa qua giù per preparare tutta l’umanità al ritorno del nostro Signore, hai fondato la Sua Santa Dimora per tutti i figli di tutta l’umanità. Tu Mammina dolcissima, insieme al Tuo figlio Gesù, Padre nostro Creatore, nella Vostra Santa Casa, aspettate tutti i figli del mondo con trepido Amore a Braccia aperte, per salvarci e farci rinascere a Nuova Vita nel Nuovo Mondo che avete preparato per tutti i figli di Buona Volontà.
Pace e Amore a tutta l’umanità, e corriamo tutti nelle Sante Braccia del Padre nostro Creatore e della nostra Mammina del Cielo. Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle di Santità, di Casa Santa, Dimora di Dio.
Testimonianza di Nicola Niro di Roccavivara (Campobasso)
La Pace della Mamma sia con tutti voi fratelli e sorelle del mondo intero, sono Nicola Niro di Roccavivara (Campobasso), ho 82 anni e voglio dare Gloria alla Mamma, condividendo con voi tutti, una testimonianza di una delle tantissime Grazie ricevute per Sua Divina Intercessione. Alcuni anni fa, per il problema che avevo alle ginocchia, non riuscivo assolutamente più a camminare e sono dovuto passare dalle stampelle alla sedia a rotelle. I medici, visto la gravità delle mie ginocchia, mi avevano prospettato un’operazione ad entrambe le gambe per applicarmi delle protesi, ma erano assolutamente scettici che potesse riuscire l’intervento e che potessi, in un certo modo, rialzarmi e camminare. Ero indeciso se operarmi o lasciare le cose così come stavano. Era il mese di settembre di quell’anno, quando trovandomi in pellegrinaggio a Casa Santa, la Mamma vedendomi mi disse: “ Figlio, tu che cosa vuoi fare? La Grazia è pronta, la responsabilità è tua”. Alle Sante Parole della Mamma, il mese successivo, senza pensarci su due volte, sicuro che ci avrebbe pensato la Mamma che già aveva strappato al Padre nostro Creatore la Grazia per me peccatore, acconsentii all’operazione. La mattina dell’operazione, attendevo nella stanza nel mio letto che venissi trasportato in sala operatoria, quando all’improvviso, dalla finestra che avevo su lato, i miei occhi peccatori hanno visto la Mamma entrare dalla finestra chiusa e avvicinandosi a me, mi ha dato un bacio sul collo, poi allo stesso modo di come è entrata, è uscita dalla stessa finestra chiusa. Stravolto dall’Immensità che avevo ricevuto, sussultavo di gioia a tal punto che, arrivata l’infermiera che mi doveva trasportare in sala operatoria, vedendomi così sprizzar di gioia mi disse: “ ma come, tu ti devi operare due ginocchia e sei così contento?”.
Effettuata l’operazione, il chirurgo meravigliato e sorpreso dal successo inaspettato dell’intervento, rivoltosi alla mia compagna che lo ringraziava, le disse: ”grazie a me? Ma grazie al Signore che ha avuto una Grazia!”
Cari fratelli e sorelle, la Grazia che la Mamma ha strappato per me al nostro Padre Creatore, mi ha portato ad alzarmi e a camminare, cammino, e le persone del paese di Roccavivara che sapeva di Nicola Niro che non camminava più, sono rimaste sconvolte e sbalordite, la Grandezza della Mamma ha donato a questo figlio peccatore, la Grazia di camminare.
Ecco fratelli e sorelle del mondo, quante Grazie la nostra Mamma ha donato e continua a donare ai figli Suoi di tutta l’umanità, Lei è la Mamma delle Grazie impossibili. E’ come 2000 anni fa quando il Signore Gesù, elargiva Grazie e Miracolo, e come dice nel Santo Vangelo di LUCA 7,18-23:
18 Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi 19 e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?». 20 Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?». 21 In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. 22 Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. 23 E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!».
Accorriamo tutti nel Giardino del Paradiso che la Mamma ha portato dal Cielo su questa terra, Lei è lì che aspetta a Braccia aperte tutti i figli Suoi di tutta l’umanità, per salvarci e prepararci all’incontro con il Signore che torna e che è alle porte.
Testimonianza di Maria Caterina Froiio di Davoli Marina (Catanzaro)
Cari fratelli e sorelle del mondo, sono Froiio Maria Caterina abito a Davoli Marina e faccio parte del gruppo di preghiera della Calabria; conosco Mamma Lucia da molti anni; sento di essere fedele ai Suoi Santi Insegnamenti, e di godere della Sua infinità Bontà e Misericordia.
Mamma Lucia, Maria, Regina del Cielo e della terra, è venuta sulla terra e si è fatta una di noi, per lenire i dolori, le sofferenze dei figli e preparare l’umanità al ritorno nel Regno di Dio.
Amo la nostra dolcissima Mamma; a Lei rivolgo le mie preghiere, perché le purifichi e li metta ai Piedi del nostro Padre Creatore; le suppliche che a Lei rivolgo, nei miei bisogni terreni e Spirituali, sono da Lei ascoltate; La sento sempre accanto, è per me Guida Sicura, Ancora di Salvezza in un mondo difficile e travagliato.
Desidero portare una testimonianza della Sua Grandezza Infinita; a Mamma nostra nulla è impossibile; quando l’uomo ha esaurito ogni soluzione, derivata dalla scienza, la nostra Mamma Celeste, spiana ogni asperità, e risolve casi da noi umani denominati impossibili.
Sin dal 2014, il mio custode Froiio Giovanni, era affetto da Mielofibrosi idiopatica, ed era periodicamente seguito e curato dal dott. Magro presso l’ospedale di Catanzaro; nel luglio 2018 le medicine che assumeva non rispondevano più alle sue necessità; fu sottoposto ad esami clinici; le piastrine risultarono a 3000, e l’emoglobina a 6,7, situazione critica per non dire tragica; il dott. Magro riferì alla mia custode che la malattia era ormai degenerata, ed era necessario fare la prova del midollo con l’agoaspirato per stabilire una eventuale terapia che in quel momento giudicava impossibile.
La condizione fisica del mio custode continuava a peggiorare, il giorno 12 -09-2018 ( ricorrenza del Santissimo Nome di Maria) l’abbiamo ricoverato in ospedale; era molto indebolito, aveva delle coliche e una febbre altissima, gli sono state praticate punture in vena di antibiotico per abbassare la febbre e sacche di trasfusione di sangue.
Io e la mia custode preoccupatissimi chiedevamo notizie al medico curante che si pronunciò dicendo che il caso era difficilissimo, che non c’era più nulla da fare, ma che si sarebbe pronunciato in maniera più precisa dopo gli esiti del midollo con l’ago aspirato; Invocai la nostra dolcissima Mamma, Mamma dell’impossibile, mettendo nelle Sue Sante Mani il mio custode.
Il giorno 17-09-2018 riportammo il mio custode in ospedale per proseguire nei controlli e verifiche; era decisamente migliorato; gli hanno rifatto le analisi cliniche e qualche trasfusione; giunti i risultati fummo convocati dal dott. Magro che ci comunicò che inspiegabilmente il sangue non era infetto, non c’era quindi leucemia avanzata, ma solo il midollo poco funzionante perché secco.
Mi resi subito conto che la Nostra Mamma, Mamma di tutta l’umanità , Mamma Lucia era arrivata con il Suo Pronto Soccorso; fui pervasa da grande gioia e grande emozione, alzai gli occhi al Cielo per ringraziare ed istintivamente dissi: ” Mamma Sei Grandissima”, Ti amerò per sempre.
Un grazie di cuore per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che giorno e notte pregano per tutta l’umanità.
Allego certificati clinici:
Testimonianza di Caterina D’Antonio di Matera
Pace a tutti, sono Caterina D’Antonio di Matera, leggendo la testimonianza inserita dalla sorella in Spirito Alessia D’Ercole, voglio anch’io confermare e testimoniare l’immenso Dono ricevuto quel Santo giorno del 15/07/2017, giorno della Santissima Festa del Grano a Casa Santa. Io ero una di quelle pellegrine che, grazie all’infinita Misericordia della Mamma, vide dietro la finestra, il Suo Santissimo Volto. Quel giorno eravamo tantissimi pellegrini ed io, con dolce nostalgia, guardavo continuamente in direzione della finestra da dove la Mamma ci dava la Sua Santa Parola. Mentre guardavo, ad un certo punto, davanti ai miei occhi peccatori, apparve ben visibile, da dietro i vetri della finestra, la Mamma con il Copricapo e la Mantella rossa come è visibile sulla foto messa nella pagina iniziale del Sito. Lei guardava, amorevolmente e con un dolce sorriso, tutti noi li presenti, ad uno ad uno, voltandosi ripetutamente a destra e a sinistra. Presa dalla forte emozione, non credevo ai miei occhi peccatori, iniziai a gridare a gran voce facendo avvicinare altri pellegrini dicendo: “ma venite qua che Mamma oggi sta proprio con noi, venite a vedere, Mamma è con noi oggi !!!”. Così, Grazie all’infinita Misericordia della Mamma, che tutto dona ai figli, ad alcuni di essi fu concessa la stessa Grazia infinita di AmmirarLa così come la vedevo io. Grazie Infinite Mammina dolcissima, non riesco a parole ad esprimere l’immensa gratitudine per i Doni e le Grazie ricevute, quel Santo giorno, il Tuo infinito Amore per noi figli Tuoi, ha permesso a noi miseri peccatori, di vedere oltre il nostro velo del peccato.
Grazie Padre, grazie Mamma, nella Tua Santissima Dimora, Sei Presente più che mai e Ti sentiamo ancor più vicina a noi. Un abbraccio a tutti i Fratelli e Sorelle di Casa Santa, la Dimora di Dio sulla terra.
Testimonianza di Alessia D’Ercole di Matera
Pace a tutti fratelli e sorelle, mi chiamo Alessia D’Ercole e sono di Matera. Ho avuto la Grazia di conoscere la nostra cara Mamma, grazie ai nonni paterni che da sempre mi hanno portata in quel Luogo Santo: Casa Santa, la Dimora di Dio fondata dalla Mamma sul Gargano.
Vorrei testimoniare ciò che è accaduto il 15/07/2017, durante la Santa Funzione della Festa del Grano a Casa Santa.
Mentre ero seduta su di una panchina, ascoltavo una pellegrina che sosteneva di aver visto il Santissimo Volto della Mamma dietro la finestra, proprio lì dove era solita donarci la Santa Parola di Dio.
Anche altre sorelle pellegrine, che erano sedute accanto a me, avevano avuto la medesima Visione della Mamma.
A tale affermazione rivolsi il mio sguardo lì dove avevano visto la Mamma, ma non vedevo nulla, pensai che la mia vista fosse offuscata dal velo del peccato, come Mamma ci ha insegnato, dove i nostri occhi peccatori, coperti da esso, non ci permette di vedere le Grandezze Celestiali. Solo la Misericordia Immensa del Padre e della Mamma, concede a volte, spostando questo velo, a qualche creatura, per qualche istante, di far si che possano vedere le Meraviglie del Signore per testimoniarlo a tutti i figli.
Così all’improvviso, mentre ero un po’ rattristata di non poter godere anch’io di Tale Immensa Visione e dopo aver pensato ciò che ho scritto sopra, davanti ai miei occhi peccatori, la Mamma mi fece Grazia nella mia indegnità, di poter anch’io ammirare il Suo Celestiale Volto dietro la finestra che guardava fuori, girandosi a destra e a sinistra, per vedere tutti noi figli Suoi sul piazzale, presenti in quel Santo giorno della Festa del Grano.
Il mio cuore scoppiò di gioia infinita, ero sconvolta ed estasiata, quando all’improvviso, vidi la Mamma fuori dalla finestra in tutta la Sua Divina Persona, elevata da terra, vestita come si vede sulla foto della pagina iniziale del sito, a Lei dedicato da tutti noi figli Suoi.
Il Suo Santissimo Sguardo si posò su di me, mi guardò negli occhi, mi sorrise, ed unendo le Sue Santissime Mani, mi mando un bacio aprendo le Sue Sante Braccia.
Cari fratelli e sorelle di tutto il mondo, non ci sono parole per descrivere l’emozione provata, e prostrata a faccia a terra, ringrazio il Padre e la Mammina nostra per l’infinita Grazia che mi hanno concesso nella mia indegnità.
Grazie Padre Celeste per aver mandata sulla terra la Stella più Luminosa del Firmamento, al fine di salvare tutta l’umanità.
Grazie a Te Mamma, che attraverso i Tuoi Santi Insegnamenti, ci hai preso per mano in un cammino di Amore verso il Signore. Sei sempre Presente in mezzo a noi, non ci hai Mai lasciato e Mai ci lascerai.
Un ringraziamento a tutti i Fratelli e Sorelle di Casa Santa che, con la loro preghiera, sono vicini alle sofferenze delle creature del mondo. Pace a tutti.