Testimonianza di Giacinta D’Ercole di Matera

Mamma Lucia, Luce e Gloria di Dio, Maestra Celeste, Fonte Suprema di Grazie e di Amore, Raccoglitrice di pene e dolori di tutte le creature dell’umanità che a Lei si affidano. In un cammino di Amore e Carità, dalla Sua Santissima Rivelazione della Sua Presenza sulla terra, per più di 50 anni ci Ha portato alla Conoscenza di Dio. Mi accingo a testimoniare una delle tantissime Grazie ricevute, per Intercessione di Mamma Lucia, alla Quale mi sono Rivolta ed Affidata. L’ho Invocata in quei momenti di dolore e di paura, per quanto stava accadendo o per quello che sarebbe potuto accadere, se Mamma Lucia non fosse prontamente intervenuta. Nel mese di aprile dell’anno 2021, avvertii forti dolori addominali, localizzati nella parte alta dell’addome, avevo l’alvo chiuso e un leggero rialzo della temperatura corporea, oltre a nausea e vomito che mi impedivano di nutrirmi da circa 3 giorni. In seguito ad un episodio di vomito biliare, avvenuto nella tarda serata e sotto precise indicazioni mediche, mi recai al pronto soccorso della mia città. Prima di andare in ospedale telefonai a Casa Santa e mi affidai nelle Sante Mani della Mamma. Nelle mie preghiere La Invocavo dicendo: “aprimi la via, aprimi la strada”. In ospedale, mi sottoposero ad una serie di analisi ed indagini strumentali, prelievo del sangue, raggi e tac con e senza mezzo di contrasto. Ero impaurita ma fiduciosa nel Suo Santo Aiuto. Questi esami evidenziarono un quadro clinico non certo rassicurante, i globuli bianchi erano ben oltre i valori normali e precisamente a 16,110 unità per microlitro di sangue, dall’RX si evidenziava la presenza di distensione gassosa delle anse digiuno-ileali con associati livelli idroaerei e dalla TAC emergeva un quadro clinico di non univoca interpretazione: una briglia aderenziale o altro e inoltre completamente collabita era l’intera cornice colica fino al retto. La diagnosi riportava quindi, occlusione intestinale da sospetta briglia aderenziale. Il chirurgo pose indicazioni al ricovero per monitorare la situazione e intervenire chirurgicamente se non ci fosse stato un miglioramento.
Rifiutai il ricovero quella notte con l’intendo di ritornare la mattina seguente, dove il chirurgo avrebbe tentato tramite un sodino di sbloccare la situazione. La mattina, decisi di recarmi all’Ospedale Miulli di Acquaviva, dove mi rifecero le analisi del sangue e l’ RX all’addome. Già dalle analisi, la situazione risultò inspiegabilmente differente rispetto a qualche ora prima, senza che avessi intrapreso nessuna terapia farmacologica o altro. I globuli bianchi erano rientrati ( 9,860 unità per microlitro di sangue ) e io avvertivo una leggerissima canalizzazione dell’alvo. Dopo un’attenta visita da parte del chirurgo, che mostrò evidenti segni di meraviglia, mi dimisero il pomeriggio dello stesso giorno e mi venne consigliata una dieta prive di scorie per 2 settimane, clisteri e successivamente una colonscopia. Un’occlusione intestinale risoltasi spontaneamente……..ringraziai il Signore e Mamma Lucia per Essere Prontamente Intervenuti. Tornata a casa, inoltrai tutta la documentazione al mio medico che, profondamente sorpreso, non seppe dare una spiegazione a quanto accadutomi. Si scusava per avermi allarmato, ma contestualmente mi diceva: “ma tu eri completamente bloccata, hai letto la tac? com’è possibile? Ti hanno dimesso solo con un clistere e senza che ti hanno fatto nulla ti sei sbloccata”. Io le parlai di Mamma Lucia e lei mi disse solamente: “Mi fai venire i brividi !!!”
Dalla tac, emerse inoltre un problema di endometriosi e di utero fibromatoso, da valutare con una certa attenzione. Incominciò un’altro periodo di grandi preoccupazioni. A vari medici mi rivolsi, dall’IEO di Milano, al Policlinico I Gemelli di Roma. Tante furono le ecografie, risonanze e Tac alle quali mi sottoposi e dalle quali emergeva una situazione di non univoca interpretazione, dati i valori del marcatore CA125 non nella norma e che man mano aumentava. Nuovamente, mi ritrovai ad esaminare l’idea di un eventuale intervento chirurgico. Nelle mie preghiere invocavo sempre la Mamma. Durante questo periodo, sognai di precipitare in un baratro insieme al mio compagno. Lui, passando attraverso un passaggio stretto riuscì ad uscire, io no. Cercavo un’altra via d’uscita ma niente, sembrava un labirinto. Ad un tratto, mi si avvicinò un Bel Giovane che portando le Sue Braccia verso di me, mi disse: “Vieni ti aiuto!” Mi diede la Mano e senza difficoltà mi condusse all’uscita. Lungo il percorso, gli chiesi se fosse un medico e vista la Sua affermazione gli posi una domanda e cioè se il blocco intestinale avuto qualche mese prima, potesse essere collegato alla mia situazione pelvica. Lui mi rispose affermativamente e mi consigliò di mangiare poco pane, poca pasta, poco sale e di limitare i dolci. Prima di salutarmi, mi diede appuntamento lo stesso giorno sotto casa di mia zia. A questo appuntamento mi recai con il mio compagno e con un amico medico, parente di questa zia, mentre Quel Bel Giovane era accompagnato da 2 uomini. Dal portone di mia zia, che era molto illuminato, scese in tutto il Suo Splendore Mamma Lucia che passò in mezzo a noi e ci sorrise, in quel preciso momento sentii una Voce dirmi: “ Questo è il Figlio della Signora” (riferendosi a Quel Bel Giovane ). Mi svegliai un pò impaurita, ma fiduciosa dell’Aiuto Celeste. Cosa poteva significare Questa Visione? Di lì a poco, ebbi forti dolori nella zona pelvica. Un amico medico, lo stesso del sogno, venuto casualmente a conoscenza del mio stato di salute, si mise a completa disposizione, fissandomi personalmente una visita col primario di ginecologia del Policlinico Gemelli di Roma. Durante il viaggio per Roma, la mia custode (la mamma terrena), che era in macchina con me, vide dinanzi ai suoi occhi per alcuni secondi, Mamma Lucia che ci precedeva lungo la via. Il primario, mi confermò la correlazione tra il blocco intestinale e la mia situazione pelvica ( come mi aveva confermato nella Visione Quel Bel Giovane) e la necessità di intervenire chirurgicamente, quanto prima. Passaro alcuni mesi e da Roma non ricevevo alcuna chiamata all’intervento. Una notte sognai la Mamma che mi disse: “fai presto”. Nonostante i miei diversi solleciti, da Roma ancora niente. In seguito, la mia custode sognò la Mamma, che entrò in casa e le disse: “Ho fatto tutto”. Dopo pochi giorni, mi comunicarono la data per l’intervento chirurgico. Fino al giorno dell’intervento, la mia situazione era incerta, tanto da richiedere nuovi esami e un’ennesima tac di dubbia interpretazione: si trattava di ectasia tubarica o neoplasia tubarica. In sala operatoria fu richiesto il parere di 2 consulenti esterni e di una estemporanea, solo con il successivo esame istologico definitivo, si dissiparono tutte le preoccupazioni. Con grande gioia e commozione, nel leggere la cartella clinica, lessi il Nome del personale sanitario che mi assistette: Maria Lucia Assunta !!! Grazie PADRE CELESTE, Grazie a TE MAMMA MARIA LUCIA, che anche dal Cielo ci Sei sempre accanto, nelle sofferenze e nel dolore, il Tuo Santo e il Tuo infinito Amore non ce lo fai mai mancare !!! Un profondo ringraziamento, a tutti i Cari Fratelli e Sorelle di Casa Santa, Fonte di Dio e Fonte di Preghiera per tutta l’umanità.

Allego certificati medici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *