Testimonianza di Patrizia Mingardi di Milano

Pace a tutti fratelli e sorelle.
Mi chiamo Patrizia e sono del gruppo di preghiera di Milano.
Voglio anch’io dare testimonianza dell’Amore infinito di Mamma per i Suoi figli; un Amore incondizionato che sempre dà.
Fu una sorella, vent’anni fa, che mi parlò di Lei e della Sua Grandezza. Non nascondo il mio iniziale scetticismo ma grazie alle parole che sentivo, alla gioia e amore che trasmetteva la sorella quando mi parlava di Mamma, Maria sulla Terra, il desiderio di conoscerLa aumentava sempre più.
Arrivò il giorno della Santa partenza in occasione della Santa Epifania, quando con il mio compagno ci recammo a Casa Santa e fummo ricevuti.
Da quel primo incontro tanti anni sono passati, tante cose sono cambiate ma Mamma è sempre vicino a noi e ci dà segno della Sua Presenza. Mi dà conforto quando mi sento amareggiata; mi dà il sorriso e la forza per andare avanti quando prenderebbero facilmente il sopravvento le lacrime. La sento sempre accanto a me e in tutti questi anni me ne ha dato conferma. Anche quando la mia fede vacillava, non ha mai permesso che perdessi la Via. Ringrazierò sempre Dio per averceLa Donata e avermi permesso di conoscerLa.
Tante sono le Grazie ricevute! Dagli interventi delicati del mio compagno a quello al cuore della mia custode, che riuscì a riconoscere che era stato l’intervento di Mamma. Sì, proprio la mia custode, che ogni volta che partivo per il Santo pellegrinaggio, non mancava di dimostrarmi il suo disappunto.
Anche nel triste momento di inizio pandemia, dove la morte e la sofferenza dilagavano ovunque, Mamma Lucia è corsa in nostro aiuto. Io ho un fratello disabile che il giorno di Pasquetta è stato colpito dal virus. Quel pomeriggio la febbre salì di colpo a 39.5 e in breve tempo venne trasportato in ospedale. Io seguii l’ambulanza in macchina con un’amica, infermiera in quello stesso ospedale. Riuscii appena a vederlo e salutarlo, prima che lo portassero via per accertamenti. Il medico, poco dopo, mi informò che aveva crisi respiratorie e gli accertamenti confermavano che aveva contratto il covid e sarebbe stato ricoverato. La mia grande preoccupazione era anche doverlo lasciare da solo, in ospedale; lui non parla bene, solo noi lo capiamo, non muove un solo dito. In quel momento mi sono rivolta a Maria. “Mamma pensaci; Te lo affido”. Mentre aspettavo notizie, aprii la pagina del Sito dedicato alla Mamma “ www.figlidimammalucia.it” insieme alla mia amica. Leggemmo insieme le testimonianze accompagnate dalla musica celestiale. Le ore passavano e non appena terminammo di leggere e chiudemmo la pagina, mi squillò il telefono: era il medico. La difficoltà respiratoria non c’era più e mio fratello sarebbe stato subito dimesso con terapia domiciliare. Ringraziammo Mamma che ancora una volta era corsa da noi. Dopo qualche giorno, quando mio fratello si riprese, gli raccontai cosa era successo.
Chiamammo Casa Santa insieme per ringraziare e, per la prima volta, poté ascoltare la voce della Santa sorella e godere della pace e serenità che solo i fratelli e sorelle di Casa Santa, attraverso l’Amore di Mamma, ti sanno trasmettere.
GLORIA A DIO E ALLA MAMMA.
Patrizia.

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