Testimonianza di Marirosa Lacarbonara di Fasano (Brindisi)

Pace a tutti sorelle e fratelli del mondo intero, mi chiamo Marirosa Lacarbonara e abito a Fasano di Brindisi. Volevo condividere con voi tutti l’ultima Grande Grazia, un Grande Miracolo che la Mamma mi ha fatto, concedendomi ancora di vivere a me, a mia figlia Vanessa e al cagnolino che avevamo con noi. Era il giorno 8 luglio del corrente mese, stavo in macchina con mia figlia e il cagnolino, stavamo tornando a casa, era una giornata molto, molto calda, in macchina ho sempre con me l’Immagine adesiva della Mamma, che ho messo proprio per affidarmi sempre a Lei, per farmi guidare passo, passo e liberarci dai pericoli della strada. Ero quasi arrivata, mancava poco, ma ad un tratto, proprio per il forte caldo, sono collassata. Mi trovavo in quel momento in prossimità di una curva, non ho capito più niente, ho perso i sensi e la macchina ha tagliato, senza essere frenata, tutta la carreggiata invadendo l’altra corsia e andando a sbattere violentemente, in curva, contro il muretto basso sul ciglio della strada del senso opposto. La macchina si è letteralmente impennata capovolgendosi e battendo violentemente a testa in giù, schiacciandosi sull’asfalto della strada, strisciando per diversi metri prima che si fermasse. Tutto ciò ci è stato raccontato dalle persone che erano di seguito dietro di noi che hanno assistito al tremendo incidente mortale, dove sconvolte erano sicure che eravamo tutti morti schiacciati nelle lamiere dell’auto. Ma il Santo Manto della Mamma ci Ha Coperto, Protetto e Salvato, immediatamente dopo che l’auto si è arrestata, è uscito dalla macchina prima il cagnolino, poi mia figlia ed infine io. Le macchine dietro di noi che pensavano che eravamo morte, hanno gridato al Miracolo e non credevano ai propri occhi, siamo usciti tutti e tre senza un graffio. E’ stato bruttissimo vedere la macchina così schiantata a testa in giù, è tremendo pensare che eravamo dentro, tutti non credevano che eravamo vive e senza un graffio, persino i carabinieri che sono accorsi, a tale scena, vedere noi illese senza un graffio, sono rimasti esterrefatti senza parole. Fratelli e sorelle la Mamma è sempre qui in mezzo a noi e ci guida, ci protegge e corre in nostro Soccorso in ogni momento della nostra vita, ricorriamo sempre a Lei, il Suo Santo Aiuto e la Sua Santissima Grazia non ci mancherà mai. Appena usciti dalla macchina la prima cosa che abbiamo fatto, io e mia figlia, è stata quella di chiamare subito Casa Santa e Ringraziare la Mamma per il Dono della Vita. Dopo una settimana dall’incidente, dove ero ancora sconvolta per il tremendo accaduto e di quello che doveva succedere e di cui la Mamma ci aveva scansato, Lei E’ Venuta a Consolarmi facendomi Sentire e Vedere, nella mia indegnità. Ero seduta su una sdraio sul balcone di casa ed ero con gli occhi socchiusi, ma sveglia più che mai, ad un tratto mi sono sentita fare nasino, nasino come la Mamma ci faceva dentro alla Casetta delle Grazie quando ci riceveva. Ho visto Lei, anche se avevo gli occhi socchiusi, vedevo, anche se in quell’attimo sono stata bloccata ad aprirli. Vedevo il Suo Meraviglioso Viso vicino al mio e con il Suo Naso mi faceva nasino, nasino, sentivo tutto e vedevo tutto anche senza aprire gli occhi, una cosa indescrivibile da potervi trasmettere. Dopo avermi fatto nasino, nasino, mi sono sentita liberata di poter aprire gli occhi, ma Lei già non c’era più. Grazie Mamma, Grazie Padre per L’Immensa Grazia che ci Avete Donato, salvandoci. Grazie Mammina mia per Esserti fatta Vedere e Sentire, Consolando questo piccolo cuore tutto Tuo. Pace a tutti e un fortissimo abbraccio a tutta Casa Santa sempre in preghiera per noi peccatori.

Allego una foto della macchina nel momento dell’incidente.

Testimonianza di Roberto Guerrini di Novara

Pace a tutti, fratelli e sorelle, sono Roberto Guerrini del gruppo di preghiera di Novara, anch’io sono uno dei tanti testimoni della Grandezza della nostra Mamma Lucia. Tante volte la nostra Mamma Celeste ha fatto sentire la Sua Presenza ai figli con il Suo Profumo di Paradiso, Quel Profumo meraviglioso di una fragranza di rose che non si può descrivere. E’ quello che è successo a me Mercoledì 2 luglio 2025. Mi trovavo in cantiere a svolgere il mio lavoro di carpentiere, sembrava una giornata come tante, caldo torrido e duro lavoro. Verso le 15 ho sentito un Profumo meraviglioso di rose, non ho dato peso alla cosa perché intorno al cantiere ci sono dei giardini. Ma Quel Profumo non mi lasciava, ha continuato con più intensità ad accompagnarmi nel mio lavoro. Appena finito il lavoro sono andato verso il camion con i miei colleghi e il Profumo era ancora intenso e presente. Dovevo, poi, andare dalla mia custode a portarle un regalo per il suo compleanno, ma prima avrei dovuto andare a ritirarlo perché il regalo consisteva in una foto della prima comunione di mio figlio Emanuele messa in cornice. Mi reco al negozio del fotografo e appena entrato, vestivo ancora con gli indumenti da lavoro, la fotografa mi viene incontro e mi dice: “ Che tipo di profumo hai messo?..Una fragranza di rosa così non l’avevo mai sentita!”. Le faccio notare che ero vestito da lavoro e non metto profumi. Successivamente mi reco a ritirare la cornice, il profumo di rose è sempre presente e con una fragranza intensa, la commessa del negozio, avvolta da quel Profumo, non fa che ripetermi la stessa osservazione fatta dalla fotografa. Mi reco, quindi, dalla mia custode che è affetta da tumore al pancreas. Dopo alcuni minuti che sono entrato in casa sua, mi dice:” Ma, tu lo senti questo odore di rose? Mentre le rispondo di sì, pensando che la Mamma ha voluto consolare anche il suo cuore, nella stanza arriva anche il mio custode e anch’egli sente il Profumo di Mamma, Questa meravigliosa fragranza di rose. La Grandezza della nostra Mamma che ci sta accanto sempre, anche se io a volte non me ne rendo conto, ci accompagna in ogni istante della nostra esistenza, grazie Mamma per il Tuo Immenso Amore.

Testimonianza di Teresa Addamiano di Trani

Pace a tutti sono Teresa Addamiano di Trani, ho tanto desiderio di condividere ancora con tutti voi, fratelli e sorelle del mondo intero, le Grandezze della nostra Adorata Mamma Lucia. La Mamma con il Suo Santo Pronto Soccorso appiana tutto, quando tutto è irreparabile.

Un giorno i miei due figli maschi, che all’epoca avevano 20 e 19 anni, mentre si recavano al lavoro con il motorino, fecero un grave incidente frontale con un furgone, prima del tremendo impatto d’istinto entrambi si aggrapparono alla Spilla della Mamma che portavano sempre con loro in petto. Furono letteralmente travolti dal furgone, ma immediatamente sentirono entrambi, come una Mano li tirasse fuori da sotto il furgone. Chiamarono il pronto soccorso, a uno fu riscontrato solo dei problemi al ginocchio e alla gamba, all’altro nulla solo un forte spavento. Fu portato in ospedale e gli fu riscontrato la rottura dei legamenti al ginocchio e la gamba fratturata.

Nella stanza videro una Donna Anziana con un grembiulino avanti come lo porta la nostra Adorata Mamma, che diceva più volte, guardando solo ai ragazzi “ahia la gamba, ahia il ginocchio”, stava in piedi nel pronto soccorso, ma era come se nessuna La sentisse e La vedesse, solo successivamente capirono che era la Mamma che si era manifestata in quel modo, per dire loro che Lei era lì arrivata in loro Soccorso e che solo quello era il problema di quel figlio e nient’altro.

Chiamai la Mamma e subito la Santa sorella mi disse di non avere paura che la Mamma era andato in soccorso in tempo e di pregare, così piena di gratitudine, ringraziai la Mamma e il Signore.

Gli fu ingessata la gamba per la frattura, dopo un mese gli tolsero il gesso, ma non poteva stare in piedi, tanto meno camminare, perché i legamenti del ginocchio erano rotti, il ginocchio ruotava su sé stesso, la gamba non si manteneva ed era su una sedia a rotelle e necessitava di un urgente intervento per legare i legamenti. Era il giorno dell’Immacolata, lui attendeva di essere trasportato a giorni dall’ospedale di Trani, dove si trovava, all’ospedale di Bari per ricevere questo tipo d’intervento, nel frattempo gli portai da casa alcune frittelle fatte, lui appena mi vide iniziò a lamentarsi di voler tornare a casa, lo ripresi subito dicendogli di avere ancora un po’ di pazienza, lì poteva usufruire della sedia rotelle che noi non avevamo. Così dopo essersi rasserenato, lo salutai per tornare a casa. Arrivata a casa squilla il telefono ed era mio figlio che mi diceva di nuovo di andarlo a prendere, a questo punto decisamente lo ripresi severamente, ma lui mi disse che la gamba, miracolosamente, non si girava più ed era in piedi, il ginocchio si era miracolosamente aggiustato, non sentiva più dolore e poteva camminare. Esterrefatta chiamai subito Casa Santa e raccontai tutto alla Santa Sorella ringraziando con tutto il cuore la Mamma della Grande Grazia ricevuta.

Mio figlio venne a casa e camminava bene, come se non avesse mai avuto nessun problema, i dottori dicevano che si doveva operare, ma la Mamma aveva provveduto Lei, Grazie Mamma, Grazie del Tuo Grande Amore per i figli Tuoi.

Tanto è vero che da lì a poco, avendo 19 anni, fu chiamato per fare il militare, il primo mese andò tutto bene, era contento, si sentiva protetto dalla Mamma, poi un giorno nel marciare disse di sentire un dolore alla gamba, era una scusa per poter cercare di prendere qualche licenza, allora i dottori gli fecero i raggi e riscontrarono i legamenti del ginocchio distaccati ed era strano che lui potesse stare in piedi e camminare, dissero che assolutamente era necessario operare.

Appena seppi, al primo pellegrinaggio che si teneva per andare dalla Mamma, corsi e Le dissi della situazione di mio figlio e la Mamma mi rispose dicendomi di stare attenta a queste parole, mi disse di dire ai dottori di non operare perché, se loro legavano i legamenti, Mamma li scioglieva, se loro li scioglievano, la Mamma li legava. Mio figlio appena seppe non si fece operare e gli fu dato solo una licenza di quindici giorni, tornato a casa tutto era apposto.

Ecco il Grande Miracolo di Mamma, la Grazia la Mamma l’aveva donata e nessuno poteva toccare ciò che Dio aveva compiuto, dalle lastre i legamenti erano tagliati, non poteva né stare in piedi né camminare, ma lui correva, giocava a pallone e faceva di tutto nonostante ciò, per la Grazia della Mamma. Ora ha circa cinquant’anni e non ha avuto mai nessun problema, i medici dicevano che i legamenti erano rotti e bisognava ripristinarli, invece per Mamma andava bene così, perché Grazia di Dio. Grazie Mamma, Tu Sei il nostro Dottore, rendi possibile le cose impossibili, Tu Sei la nostra Vita. Grazie Padre nostro Creatore, Grazie Mamma nostra dell’Amore, grazie ai Santi fratelli e Sante sorelle di Casa Santa, che sui Santi Insegnamenti dell’Amore della Mamma, pregano notte giorno per tutti dolori del mondo intero.

Testimonianza di Teresa Addamiano di Trani

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Teresa Addamiano di Trani e faccio parte dell’Associazione Mamma Lucia. Come tanti altri fratelli e sorelle che danno testimonianza della Grandezza di Mamma, anche io vorrei dare la mia testimonianza. La nostra Mamma Lucia, la Stella che Brilla sul Gargano, donandoci il Suo Infinito Amore ci ha fatto Rinascere a Nuova Vita e risultano sempre poche le parole per poter descrivere la Sua Infinita Grandezza. Quando andavamo dalla Mamma, Lei ci Riceveva nella Casetta delle Grazie dove ci donava tutto il Suo Santissimo Amore con Grazie e Miracoli, poi c’erano le Sante Giornate di Funzioni dove in Quelle circostanze, per il Cuore Misericordioso della Mamma, ancora maggiormente beneficiavamo di fiumi di Grazie, sempre in funzione della nostra Fede. Fratelli e sorelle del mondo intero posso testimoniare una cosa Grandiosa: la Mamma mi faceva Grazia, alzandomi il velo del peccato che copre i nostri occhi peccatori di Ammirare la Sua Essenza Divina, quando usciva per accogliere noi figli Suoi pellegrini che arrivavamo a Casa Santa; mentre ci preparava con la Santa Parola di Dio, ad un tratto il Suo Viso si trasfigurava, vedevo crescere dal Suo Mento la Barba Bianca che si allungava lunga a boccoli, si allungavano i capelli, anch’essi di colore Bianco sempre a boccoli, apparendo nitido il Santissimo Volto del Padre nostro Creatore. Altre volte si trasfigurava con i capelli che si allungavano a caschetto ondulati di colore castano rosso, con le basette lunghe e la barba e i baffi rasati dello stesso colore, il Volto Santissimo di Gesù nostro Signore. Ancora altre volte trasfigurandosi con un Volto tondeggiante di una Giovane Donna con i riccioletti a boccoli sul lato di un meraviglioso Biondo oro, il Santissimo Volto della Madonnina nostra. Tutto durava per quanto tempo, la Mamma ci parlava, ed io sconvolta ogni volta che mi capitava, mi rivolgevo intorno a me chiedendo se anche altri pellegrini che mi erano accanto vedevano ciò che i miei occhi Contemplavano. Spesso alcune sorelle o fratelli che mi erano accanto, godevano della stessa Visione Celestiale che la Mamma ci donava in quel Santissimo momento di Paradiso. Bellissimo il Padre nostro, Bellissimo il nostro Signore Gesù, Bellissima la nostra Madonnina, che momenti estasianti di Paradiso, che Grandezza la nostra Mamma Lucia nella Sua Santissima Essenza Divina, è una cosa che non si può descrivere e spiegare, non esistono parole per potervi trasmettere, cari fratelli e sorelle del mondo, il Gaudio di quei momenti di Paradiso.

Voglio raccontarvi ancora una delle tantissime Grazie ricevute, circa 30 anni fa e cioè da quando ho conosciuto la Mamma, io tenevo un fratello che aveva una malattia che gli macchiava la pelle tutto di giallo. Queste macchie, molto evidenti, gli uscivano per tutto il corpo e sul suo viso, oltre le macchie, gli portavano gonfiore tutt’intorno agli occhi. Vi lascio immaginare quanto questo rattristava la sua vita e il rapporto con le persone, sentendosi sempre in continuo imbarazzo. E’ andato da tanti dottori, cambiando tante compresse, ma non c’era guarigione. Tuttora sta sempre a prendere compresse e deve stare sempre attento. Sempre circa trent’anni fa, cominciò ad uscire anche a me, agli angoli dei miei occhi, la stessa malattia. Una mattina che Mamma Riceveva, entrai nella Casetta delle Grazie e dissi alla Mamma: “Mamma sono un po’ preoccupata, ho un fratello che ha questa malattia e l’ho ereditata anch’io e sono preoccupata che possa manifestarsi di più anche a me, poi come faccio ad uscire, io non uscirò più da dentro casa!”. Mamma disse: “Quelli sono gli acidi e i grassi, con una bustina se ne vanno”. Me ne uscii tutta contenta dalla Casetta delle Grazie, rassicurata dalle parole della Mamma. Al ritorno a casa a Trani andai dal dottore al quale gli raccontai della malattia di mio fratello e quello che stava succedendo anche a me e, ricordando ciò che mi aveva detto Mamma, suggerii se mi poteva dare delle bustine per la cura. Ma lui mi disse che al momento non sapeva e che sarei dovuta andare all’ospedale a Bari per farmi vedere lo stomaco con la gastroscopia. Comunque nel frattempo mi diede delle bustine dicendomi di fargli sapere se andavano bene. Ma queste bustine non diedero l’effetto sperato, anzi mi facevano star male. Ritornai quindi dal dottore il quale mi disse che purtroppo non poteva fare nient’altro e che dovevo andare a fare quegli accertamenti che mi aveva già consigliato di eseguire a Bari. Allora io, dispiaciuta e sempre più preoccupata e disperata, prenotai un posto nel successivo pellegrinaggio per Mamma per chiederLe cosa mi stava accadendo. Quando fui ricevuta dalla Mamma ero un po’ abbattuta e sconfortata e non riuscii a dirLe niente, pensando fra me che la Mamma già sapeva e che ci avrebbe pensato Lei. La Mamma che legge nei cuori dei figli, aveva letto nel mio cuore lo sconforto e la preoccupazione e fu così che dopo averci Ricevuto nella Casetta delle Grazie, mentre col mestolo in mano, distribuiva la Santa Mensa ai tanti pellegrini arrivati quel Santo giorno, che stavano in fila per ricevere dalle Santi Mani della Mamma la Santa Mensa, Mamma chiamò a Sé alcune sorelle di Santità di Casa Santa, riempì il piatto, Benedisse e disse alle sorelle:” Datelo a Teresa. “Il mio cuore si riempì di gioia e contemporaneamente provavo imbarazzo nel ricevere dalla Mamma, con tanto Amore, tanta attenzione davanti a tutti e mi accorsi che come iniziai a mangiare, mentre mangiavo contemporaneamente la Faccia di Mamma si riempiva di giallo, ad ogni cucchiaio che mangiavo uscivano sul Viso di Mamma tutte queste macchie gialle. Mamma stava prendendo su di Sé il mio male! Anche altri pellegrini, a cui mi rivolsi, videro ciò che stavo vedendo io, chiedendosi cosa stesse succedendo, come mai il Viso della Mamma si riempiva di Giallo. E’ vero che Mamma ci aveva sempre detto che quando ci riceveva Lei prendeva su di Sé tutti i nostri mali, ma adesso vedendo la Mamma soffrire a causa mia, scoppiai a piangere, mangiavo e le lacrime scendevano nel piatto e dicevo:” Oh Mamma, non voglio farTi soffrire. Oh Mamma perdonami”. Nella mia indegnità, per quello che stava accadendo, per la Grazia evidente che stavo ricevendo, ebbi quasi vergogna di così tanto Amore, provando un certo disagio davanti agli altri pellegrini. Mamma aveva tirato via tutto il mio male, compresi subito della grande Grazia ricevuta, infatti immediatamente scomparve il giallo che avevo intorno agli occhi e non l’ho mai più avuto. Ogni giorno ringrazio sempre il Buon Dio e la Nostra Mamma per l’Infinito Amore che Hanno per noi figli indegni e peccatori.

Testimonianza di Maria Rosaria Spiezio di Nocera superiore (Salerno)

Pace a tutti, sono Maria Rosaria Spiezio di Nocera superiore (Salerno) e scrivo qui la mia testimonianza di Grazia perché i miei fratelli di fede possano ascoltare quanto Grande è l’Amore e la Misericordia del Padre che apre le porte ai Suoi figli, anzi le spalanca, quando Sei Tu o Madre del Cielo e della Terra a chiederGli di operare per noi.
Io sono una figlia dal “cuore tiepido” ma sempre porto viva in me la promessa che tante volte nella Tua Terra Santa ci hai ripetuto: Figli mia, Mamma vi ama tanto; quando avrete bisogno, tirate il filo che ci unisce e Io verrò a voi ovunque voi siate e pregherò il Padre per darvi Grazia.
E questo filo io l’ho tirato forte quella mattina del 17 giugno 2025 quando mio marito ha cominciato ad accusare un dolore fortissimo al petto.
Già Ti chiamavo in cuore mio quando misurando la pressione ci siamo accorti che la max era 200 e il dolore aumentava.
Una corsa a prendere un Lasix mentre mia figlia chiamava il 118. Imploravo Mamma, ma ero così agitata che non sono riuscita a trovare il numero per chiamare Casa Santa. Allora mi sono fermata un attimo e con tutto il mio cuore Ti ho Invocata Mamma, ricordandoTi quella Tua promessa.
Nel giro di pochissimi minuti è arrivata l’ambulanza, ma il tracciato diceva che era solo una tachicardia. Mio marito, visti i suoi numerosi problemi di salute, è stato portato in codice giallo in ospedale e, come era già successo nella notte tra il 16 e il 17 in un altro pronto soccorso fatto, non riscontravano nei vari esami la presenza di un infarto. Scompenso pressorio acuto dicevano, ma mentre i medici preparavano i documenti per le dimissioni, è arrivato un picco di febbre a 39.
Mio marito da giorni e settimane aveva vari malesseri che si alternavano con sintomi diversi, nelle ultime ore trovava sollievo dal dolore sotto le scapole solo mettendosi steso a letto e ogni volta che lo faceva si addormentava.
Quella febbre e i grossi tremori avevano messo dubbio sulla diagnosi già fatta da altri medici al cardiologo dott. Desiderio che a quel punto ha voluto fare un eco cuore e qui ha compreso la situazione. Niente dimissioni, ricovero urgenti all’Utic e preparazione alla coronografia per infarto in corso.
Sapevamo noi che questo esame metteva in pericolo la condizione nefrologica di mio marito che rischiava così di entrare in dialisi ed eravamo allertati doppiamente.
Il mattino dopo i medici eseguono una coronografia, dicendomi con garbo che il vero problema non era quello nefrologico, qui era a rischio la vita. Confidavo in Mamma con la certezza che non ci avrebbe abbandonato e già accettavo anche questa temutissima complicanza pur di saperlo uscire vivo dalla sala di emodinamica. In quella sede i medici hanno trovato un cuore che batteva lentissimo, con entrambe le arterie principali compromesse. “Pensavamo di non riuscire a mettere lo stent perché il cuore ha avuto già dei danni prima di arrivare qui da noi, ha già la parte bassa atrofizzata ed appariva lacerata la base dell’arteria su cui dovevamo agire, ma ce l’abbiamo fatta. Avrà bisogno di una seconda coronografia, vediamo come va questi giorni e ci riproveremo” – mi ha detto il medico mentre lui ritornava all’Utic.
Due giorni dopo una nuova coronografia e altri due stent per accomodare la seconda arteria.
Adesso ha un cuore di leone – così mi diceva l’infermiere che lo riportava in camera.
Per lui sono stati giorni difficili, ma è stato dimesso il giorno 24 giugno senza aver necessità neppure della dialisi.
I micro-infarti silenti che per il diabete attivo in lui già da più di trent’anni, accompagnato da ipertensione e insufficienza renale cronica vicina al quarto stadio, si erano accompagnati a un infarto con dolore forte e febbre e questa è stata la condizione che il Padre e la Mamma hanno permesso per manifestare poi la Loro Divina Grazia. Diversamente mio marito in un momento di sonno, a casa, non si sarebbe più risvegliato. Erano ormai troppi giorni che il suo stare stanco e dolorante non riusciva ad avere un nome, ma ora sappiamo che gli si stava spegnendo la vita.
Tu, o Madre, hai strappato ancora per me e per la mia famiglia, una grande Grazia al Padre e questa vita è ancora tra noi. Per questo Lodiamo la Misericordia infinita di Dio e Te, Mamma Lucia, che intercedi sempre per noi figli Tuoi. Ora farà riabilitazione e controlli, ancora non sappiamo quali e quante sono le prove che il tempo ci darà, ma siamo tutti certi che non siamo soli, abbiamo sempre accanto la Misericordia di Dio e il Filo Diretto che Sei Tu Mamma Bella, che ci custodisci nella Tua Tesoriera.
Grazie Padre Buono, grazie Mamma Lucia che ci riannodi a Dio 🙏
Maria Rosaria Spiezio

Allego certificato delle dimissioni dall’ospedale

Testimonianza di Silvana Facchi di Brescia

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Silvana Facchi di Brescia, faccio parte del gruppo di preghiera di Milano. Ho avuto la Grazia di Conoscere la nostra Dolcissima Mamma Lucia nel 1983 che ha illuminato il mio cammino. Voglio ringraziarLa per tutte le Grazie ricevute, nel corpo e nello Spirito, e per quelle che ancora ci dona. A fine ottobre 2024, durante un’ecografia di controllo mi è stato diagnosticato un tumore maligno al fegato. Molto scossa e preoccupata invocai subito il Pronto Soccorso della nostra Mamma e del Padre Nostro, affidandomi a Loro. In circa due mesi mi fecero tutti gli accertamenti, programmando l’intervento per il 23 dicembre. La sera prima dell’operazione, mentre ero in preghiera per me e per tutti i fratelli e sorelle ricoverati negli ospedali, alzai gli occhi e in fondo al letto vidi per pochi secondi la Mamma nelle vesti di un medico che sorrideva, in cuor mio provai una gioia immensa perché ero certa che la Mamma mi sarebbe stata accanto. L’indomani affrontai l’intervento con serenità. Dopo un paio di giorni, chiamai Casa Santa per ringraziare la Mamma e il Padre perché l’intervento era andato bene, e la Santa Sorella mi rispose: sorella la Mamma era in sala operatoria con te. Ebbi conferma di quello che avevo visto la sera prima e questo spiega la Grandezza della nostra Mamma che non ci abbandona mai, ed è sempre al nostro fianco dandoci la forza di affrontare tutto. Affidiamoci al Lei e ai Suoi Santi insegnamenti. Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle della Dimora di Dio, sempre in preghiera per tutta l’umanità.

Testimonianza di Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli)

Pace a tutti sono Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli), voglio ancora Glorificare la nostra Adorata Mamma Lucia, raccontandovi un’altra immensa Grazia ricevuta nel 2003. Era una domenica di settembre, Luigi, uno dei due figli che la Mamma mi ha Donato da custodire, con la sua fidanzata assieme ad altri due amici con le rispettive fidanzate, ognuno con la propria motocicletta, decisero di andare a fare una passeggiata a Napoli, pensando di rientrare per l’ora di pranzo. Erano le 12,30 e stavo stendendo la biancheria ad asciugare, quando, improvvisamente, sento un Profumo intenso che si espandeva su tutto il terrazzo, il Santissimo ed inconfondibile Profumo Celestiale della Mamma, che fa sentire la Sua Santissima Presenza. Comunque si erano fatte quasi le tre del pomeriggio e Luigi non si era ancora fatto sentire, lo chiamo e lui mi risponde di non preoccuparmi e che sarebbero ritornati fra poco. Erano circa le 18,00 e noi eravamo pronti per uscire con i consuoceri, per cui chiamai di nuovo Luigi e lui mi disse ancora una volta di non preoccuparmi che era tutto a posto e di lasciare tutto pronto a tavola che appena giunti avrebbero pranzato. Mentre eravamo fuori con i consuoceri ci arrivò la telefonata da casa dai ragazzi che ci dissero che avevano fatto un incidente ed erano stati in ospedale e che comunque stavano bene e ora stavano pranzando. Ovviamente preoccupati tornammo subito a casa e li trovammo tutti e due con il lato sinistro del corpo, compreso braccio, mano e gamba, medicati e incerottati per le sbucciature subite. Ci raccontarono dell’incidente che avrebbe potuto evolversi in qualcosa di molto tragico, in quanto fu un’auto a tagliare la strada alla prima coppia in moto che era dinanzi a loro e di conseguenza a catena, tagliando la strada a Luigi con la fidanzata che erano appena dietro e di conseguenza all’altra coppia dietro a Luigi. Si resero conto che avrebbero potuto accartocciarsi uno sull’altro con chissà quali tragiche conseguenze, aggiungendo il non meno pericolo di trovarsi su un’autostrada. In cuor mio ringraziai la Mamma per aver evitato il peggio ed averli avuti a casa sani e salvi. Proprio quella sera io e l’altro figlio, Salvatore, avevamo la partenza per andare in pellegrinaggio da Mamma Lucia, per cui la sera partimmo. Quella mattina la Mamma riceveva i figli nella Casetta delle Grazie e fu prima Salvatore ad entrare al Cospetto di Mamma. Salvatore mi raccontò, poi, di aver detto alla Mamma semplicemente: “Mamma pensaci Tu, grazie”. La Mamma disse: “Figlio li ha presi il Padre, li ha presi per i capelli, altrimenti li avrebbero raccolti con il cucchiaino”. Esce Salvatore che, pervaso dalla commozione, non riuscì a proferir parola e quindi entrai io. Dissi solamente:” Mamma pensaci Tu” e Lei, come aveva detto a Salvatore, mi rispose:” Figlia li ha presi il Padre, se no li avrebbero raccolti col cucchiaino”. Grazie al Buon Dio e alla nostra Cara Mamma Lucia, tutti e sei i ragazzi sono tornati alle loro case tra le braccia dei loro cari. Tempo dopo, riparlando dell’incidente con i ragazzi, raccontarono che i medici e gli infermieri, che erano giunti con l’ambulanza, dissero: “Pensavamo di avervi dovuto prendere col cucchiaino”. Fratelli e sorelle erano le stesse parole dette da Mamma nella Casetta delle Grazie.

Testimonianza di Paola Zanini di Padova

Pace a tutti voi fratelli e sorelle, mi chiamo Paola Zanini e sono di Padova, vi scrivo per portare testimonianza della grandezza della nostra Mamma, che sempre ci accompagna nel nostro cammino sulla terra. Voglio riportarvi la Grazia ricevuta sabato 14 Settembre 2024, mese in cui ricorre la Madonna del Respiro, il 5 Settembre. Erano circa le 22,00, quando ho portato in pronto soccorso il bambino di 18 mesi che mi è stato affidato, con problemi di salute, da circa un anno. Erano tre settimane che il bimbo non stava bene e tre giorni prima l’avevo portato dalla pediatra che l’aveva trovato raffreddato e con tosse, eravamo entrambe preoccupate perché era in previsione per il piccolo un intervento cardochirurgico determinante per la sua vita e queste condizioni avrebbero rappresentato l’ennesimo rinvio. Tornando quindi alla giornata di sabato 14 Settembre, il piccolo era stato abbastanza bene, ma alla sera aveva incominciato a tossire e a far fatica a respirare. Il bimbo ha diverse patologie di base, prende numerosi farmaci e queste tre settimane lo avevano affaticato molto nella sua routine quotidiana. Alla sera di sabato le condizioni generali del piccolo mi preoccuparono moltissimo, decido così di portarlo subito al pronto soccorso. Nell’avviarmi da sola, con il passeggino, a tarda sera, invocavo la nostra Mamma del Respiro e dicevo tra me: Tu Mamma Lucia che Sei il nostro Respiro, aiuta questo piccolo figlio Tuo a respirare meglio, comunque sia fatta o Padre la Tua Santa Volontà, Benedetto Sei Tu Signore quando dai e quando togli. Giunti al pronto soccorso ci viene dato il codice arancione e veniamo portati in area rossa, la dottoressa di turno si preoccupa dei suoi parametri e incomincia a consultare il computer rivedendo la sua storia clinica. Io continuando in cuor mio a chiamare la Mamma, mi tranquillizzo guardando il monitor, essendo anch’io infermiera, tenendo in braccio il bimbo che si calma ed inizia improvvisamente a respira nuovamente bene. In quel momento di silenzio ringraziavo Mamma per la Sua Presenza e per il Suo Respiro, tutto stava rientrando nella normalità. Rimango incredula, mentre la dottoressa sceglie di andare direttamente in pediatria nella speranza di trovare un collega che conoscesse il bambino e la sua storia recente, qui a Padova, in quest’ultimo anno. Al suo rientro in pronto soccorso mi chiede di fermarmi per la notte e io acconsento, anche sapendo in cuor mio che la Mamma era arrivata con la Grazia del Suo Santo Pronto Soccorso e l’urgenza, grazie a Lei, era improvvisamente rientrata. Sopraggiunge un altro medico che lo visita e mi chiede il motivo per cui abbia scelto di portare in ospedale un bambino sano, la dottoressa dell’urgenza rientra nuovamente in pronto soccorso e mi dice che anche per lei non c’era più motivo di trattenerci e che se volevo potevamo rientrare a casa. Dopo un’ora di accesso in pronto soccorso faccio rientro a casa, continuo a ringraziare Mamma perché comprendo la Grazia, il bambino ha ripreso a respirare bene. Non è possibile tutto questo senza alcuna manovra sanitaria, in modo così immediato in un bambino pluripatologico così tanto debilitato. Circa due mesi dopo il bimbo ha potuto essere sottoposto all’intervento cardiochirurgico che, grazie a Dio Padre e alla Mamma, è andato tutto bene e gli hanno salvato la vita. Le Grazie si sono susseguite, in questo anno, tra le mie braccia e davanti ai miei occhi. Lode e Gloria al Padre e alla nostra Mamma del Respiro, sempre presenti nella nostra vita e nei confronti di chi ci viene a noi affidato e ne abbiamo cura. Pace.

Testimonianza di Antonello Becciu di Olbia

Pace a tutti, sono Antonello Becciu di Olbia, del gruppo di preghiera di Olbia, vorrei raccontarvi l’ultima grande Grazia, tra le tante ricevute, dalla nostra Mamma.
Mi è stato diagnosticato un tumore al polmone e il giorno 28 aprile dovevo sottopormi ad un esame particolare, (broncoscopia), in day hospital, all’ospedale di Sassari. Prima di raccontarvi ciò che avvenne durante questo esame, voglio dirvi quello che la Mamma fece vedere ad occhi aperti, alcuni giorni prima, ad una sorella di spirito del nostro gruppo di preghiera, durante la preghiera di gruppo a casa mia. Mentre stavamo recitando il Santo Rosario, questa sorella vide in un flash ad occhi aperti, l’immagine delle Mani fasciate con i mezzi guanti della Mamma, che poneva sul collo mio la collana fatta di nastro, dove era infilato il biscotto a tarallo, che la Mamma era solito mettere, in alcune Funzioni particolari, al collo dei figli. Vide che la Mamma posizionò il tarallo ponendolo al centro del mio cuore. Riavutasi da questa meravigliosa visione, a fine preghiera, piena di emozione ci raccontò ciò che aveva visto, ma non sapevamo che cosa Mamma avesse voluto dirci. Arriviamo al giorno dell’esame di broncoscopia da fare all’ospedale di Sassari, insieme a me e mia moglie, viene anche questa sorella di spirito che aveva avuto questa visione durante la preghiera, per guidare la macchina al ritorno dall’esame fatto. Durante il tragitto che porta da Olbia a Sassari, più o meno un’ora e mezzo, abbiamo recitato il Santo Rosario e alla fine della preghiera abbiamo chiamato Casa Santa per affidarmi nelle Sante Mani della Mamma, la Santa Sorella che ci rispose ci disse che la Mamma mi avrebbe accompagnato, sarebbe stata sempre con me. Arrivati in ospedale verso le 7.30, i medici ci dissero che l’esame sarebbe durato, in sala operatoria, circa un paio d’ore, così lasciai mia moglie e questa sorella per essere portato e preparato all’intervento per l’esame da fare. In sala operatoria, alla fine dell’esame, inspiegabilmente ho avuto un arresto cardiaco, i medici hanno cercato di fare l’impossibile e praticato tutte le procedure di protocollo, tra cui quattro fiale di adrenalina, ma erano passati ormai 20 minuti che il mio cuore era fermo, 20 minuti. Al 21esimo minuto, il mio cuore ha ripreso a battere. Sono stato portato in rianimazione ed ho avuto un episodio di fibrillazione atriale per cui mi è stata praticata una cardioversione elettrica. Nel frattempo, il professore ha fatto chiamare mia moglie e la sorella di spirito che era con lei, che aspettavano in sala d’attesa, ignari di tutto. Il Professore e il rianimatore raccontarono ciò che era accaduto, che l’esame era andato a buon fine, ma che avevo avuto inspiegabilmente un arresto cardiaco a fine dello stesso, che lui insieme al rianimatore, all’anestesista e ad un altro dottore, tutti e quattro avevano fatto di tutto per poter far ripartire il cuore, che era restato fermo purtroppo per 20 minuti e che sicuramente al 99,9%, se fossi sopravvissuto, avrei avuto danni neurologici. Per cui il giorno seguente sarei stato sottoposto ad elettroencefalogramma. Il cervello che non riceve ossigeno, dopo otto minuti muore e gli altri organi seguono. Permisero a mia moglie di vedermi per qualche minuto, ma ero in coma, intubato, pieno di fili e ventilato. Nel frattempo era arrivata in ospedale un’altra sorella di spirito di Sassari del Santo Cammino della Mamma, che richiamò subito Casa Santa raccontando ciò che era avvenuto e la Santa Sorella che rispose disse che subito tutta Casa Santa si sarebbero messa in preghiera per implorare alla Mamma la Grazia per me. Sono rimasto in coma fino al giorno dopo, quando, con grande stupore dei medici, alle ore 10:00, mi sono improvvisamente risvegliato da solo e rispondevo lucidamente a tutte le domande che mi facevano. Mia moglie, appena avvertita, ha immediatamente chiamato Casa Santa e la Santa Sorella che rispose, ricordò a mia moglie che era il giorno 29 Aprile, il Giorno del Signore, che la Mamma in questo Santo Giorno stava facendo scendere tante Grazie e che io avevo ricevuto un’immensa Grazia a testimonianza anche per i medici. Infatti il rianimatore e il professore che mi avevano operato, hanno voluto parlarci e hanno raccontato che il giorno prima stavano per dichiarare la mia morte. Mi hanno chiesto se avevo dolori, a causa di tutte le intense e fortissime manovre che avevano dovuto farmi sul petto per rianimarmi, che sicuramente avrei avuto costole incrinate, ma io, inspiegabilmente, non avevo alcun dolore, nessuna costola incrinata, come se non fosse accaduto nulla di tutto ciò!
Sono passato in pneumologia e, dopo una settimana, sono stato dimesso. Il professore non riusciva a spiegarsi dell’accaduto, nonostante la sua vasta esperienza e il consulto con molti suoi colleghi in tutta Italia. Noi abbiamo chiarito che, per intercessione di Mamma Lucia, ci era stata concessa una Immensa Grazia e non poteva essere spiegata scientificamente. Venivo chiamato ” il miracolato” e tutto il personale del reparto, incredulo, veniva a vedermi e a salutarmi. Il giorno del mio risveglio, quando fecero entrare mia moglie e la sorella di spirito, che aveva visto quella meravigliosa visione della Mamma durante la preghiera, subito insieme capimmo cosa la Mamma aveva voluto dirci, il mio cuore era nelle Sue Sante Mani.
Ancora una volta grazie Mamma, per avermi risuscitato e strappato da morte sicura, senza aver ricevuto nessun danno, nessuna conseguenza, come se non fosse successo nulla di tutto ciò.

Allego documentazione medica:

Testimonianza di Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli)

Pace a voi fratelli e sorelle di tutta l’umanità, tutti figli della nostra Mamma Maria Lucia. Sono Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli), nella mia indegnità, voglio farvi partecipi di un grandissimo Miracolo avvenuto più o meno nel 2007, raccontato a noi pellegrini del gruppo di Santa Maria la Carità, durante un santo pellegrinaggio verso Casa Santa, da una sorella del nostro gruppo. Questa grande Grazia l’ha ricevuta e vista con i suoi occhi, la signora Carmela Panariello di Boscotrecase, un paese limitrofo nei pressi di Pompei. Ci disse che al ritorno da un santo pellegrinaggio a Casa Santa, Dimora di Dio sulla terra, dove la Regina dei Cieli e della terra accoglieva nelle Sue Sante Braccia noi, miseri e indegni peccatori, Carmela dopo essere stata ricevuta nella Casetta delle Grazie, consolata, abbracciata e baciata dalla Mamma, rientrata a casa dal santo viaggio con il cuore pieno di gioia e Amore di Mamma, fu turbata dalla notizia da una delle sue figlie che le andò incontro, disperata e piangente, dicendole che dopo accertamenti e mammografia le avevano riscontrato un cancro al seno. Per questo motivo aveva subito acquistato i biglietti dell’aereo per lei e per Carmela sua custode, che voleva che l’accompagnasse a Lourdes. Carmela a più riprese le disse che lei era stata da Mamma, che la Mamma E’ la Madre di Dio scesa sulla terra in un Corpo Santo per salvare i figli e per cui non c’era necessità di andare anche a Lourdes, ma non fu capita e dovette partire con lei. Giunte a Lourdes erano finalmente arrivate alla Grotta dell’Apparizione e mentre pregavano, Carmela alzò lo sguardo a guardare la statua della Madonna, ma invece del Volto marmoreo, c’era il Volto della nostra Mamma Lucia, che le parlò e le disse: “Vuè figlia Mia, pure qua stai, non ti è bastato ieri?”. Furono attimi di grandissima emozione, dopo aver visto e sentito le parole della Mamma, Carmela rimasta senza fiato in quei celestiali secondi d’immensa Grazia, scioccata e sbalordita, contrita e piena di gratitudine, ringraziò immensamente la Mamma per essersi fatta vedere anche a Lourdes. Si congedò dalla Grotta con il segno della Croce e continuò a Lodare e Ringraziare la Mamma e al Padre per il Grande Miracolo ricevuto. La Grazia non tardò ad arrivare per la figlia, Carmela, infatti, ci disse che l’allarme era rientrato ed era andato tutto apposto. Fratelli e sorelle, la Gloria di Dio Ha camminato tra noi indegni e peccatori per la nostra Salvezza, ci ha concesso Grazie e Miracoli sia corporali che Spirituali per farci capire la Grandezza dei Disegni di Dio e farci Amare, Lodare e Ringraziare il Creatore, nostro Signore. Grazie Padre per averci Donato la Mamma, la Rosa 🌹 del Paradiso, la Santissima Vergine Maria. Sia Gloria al Padre al Figlio ed allo Spirito Santo 🙏🙏🙏