Testimonianza di Cinzia Pacitti di Milano

Dolcissima Mamma, il Tuo Nome E’ Pace, Amore, Generosità, Perdono, Insegnamento, Carità…
Mi Hai Nutrita e Cullata da sempre, oltre che aver asciugato le mie lacrime dalle ingiustizie della vita.
Hai riposto Amore nei figli che hanno Accolto il Tuo Santissimo Nome, Donando Grazie su Grazie. Lo stesso Hai Fatto e continui a Farlo anche in coloro che non Ti hanno Accolta, sempre trepidante in attesa di una loro Conversione per Salvare tutti i figli Tuoi.
Continui a Donarci Grazie quando Ti Invochiamo, per qualsiasi situazione triste che vediamo intorno a noi. Il Signore Ha Riposto in Te la Fondazione delle Grazie. Mi Hai Fatto Grazia di poter Ammirare le Tue Grandezze, Ho visto tanti Miracoli che Hai strappato al Padre per noi miseri peccatori. Hai ridato Vita ai figli nelle difficoltà dell’Anima e del corpo. Tu Madre della Santa Concipazione di Dio, Hai Fatto Grazia a tante creature che non potevano avere la gioia di essere mamme. Ricordo in modo particolare una coppia giovane che si presentò al Tuo Santo Divino Cospetto per ringraziarTi, perché avevi Donato a loro due bellissime creature, che per la scienza, non potevano assolutamente mai avere. Hai Dato Supporto e Grazia agli anziani soli e abbandonati che a Te ricorrono sempre con Fede e Amore. Potremo scrivere enciclopedie di libri delle Tue Santissime Opere di Pace, Amore e Carità e di Grazie Donate, ma questi non basterebbero per descrivere la Tua Grandezza. Che tutta l’umanità possa essere Risanata dal Tuo Grande Amore che Hai per noi miseri peccatori e possa rifiorire quel sentimento di Bene in ogni creatura che a Te appartiene, per Goderti in Eterno nel Nuovo Mondo, che Tu Mammina Cara, insieme al Padre nostro Creatore, Avete preparato per tutti i figli di Buona Volontà.

Un bacione al Padre, a Te Mamma, a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che pregano per tutti noi.

Vostra figlia Cinzia Pacitti da Milano.

Testimonianza di Rosaria Lattarulo di Giovinazzo (Bari)

Ringrazio Nostro Eterno Padre Dio, Padrone Assoluto di tutto il Santo Creato, per averci Donato la Sua Sposa Mamma Maria Lucia, Regina del Cielo e della Terra che ci copre sotto il Suo Santissimo Mantello ogni attimo della nostra vita, Proteggendoci da ogni male e coprendoci di Grazie Infinite.
Sono testimone delle tante Grazie ricevute nell’Anima e nel corpo, per me, per i miei cari e per tutti i fratelli e le sorelle del gruppo di Preghiera di cui faccio parte.
Racconto una dalle tante Grazie ricevute per intercessione della Nostra Adorata Mamma Lucia.
Ricorreva l’anno 1993, 24 Dicembre, vigilia del Santo Natale, eravamo uniti in famiglia per Onorare la Nascita di Gesù Bambino. Stavamo preparando il Santo Ristoro, i miei nipotini nell’altra stanza giocavano, quando ad un tratto sentimmo i vetri della finestra rompersi, corsi subito e vedi mio nipote Giuliano tutto insanguinato, ricorrendosi fra di loro era andato a finire, di testa, nel vetro. Immaginate lo spavento,
subito io e il mio compagno tamponammo le ferite con degli asciugamani e corremmo al pronto soccorso di Molfetta. Strada facendo, da Giovinazzo a Molfetta, invocavo con tutto il cuore la Nostra Dolcissima Mamma, con tutto l’Ardore. Arrivati al pronto soccorso non c’erano dottori essendo la vigilia del Santo Natale, un infermiere anziano che era di guardia, tutto tremante, gli suturò la ferita che aveva alla fronte, inoltre aveva un taglio al polso molto profondo, così chiamò urgentemente il medico reperibile.
Il piccolo Giuliano bambino autistico aveva appena 2 anni e mezzo, piangeva dal dolore e chiamava la mamma.
Arrivato il medico, fu operato di urgenza, aveva i tendini e vene tagliati col rischio sicuro di rimanere col braccio offeso, se l’intervento difficilissimo di microchirurgia non fosse riuscito.
Nella lunga attesa piangevo e continuavo ad invocare ininterrottamente la Mamma .
Finito l’intervento, il dottore ci parlò e ci disse che era stato un intervento molto delicato e che non aveva mai fatto questo tipo di intervento e riteneva che, se fosse andato tutto bene, sicuro non era stato merito suo, ma di una Mano Divina che lo aveva Guidato.
Cari fratelli e sorelle del mondo intero, quante volte la Mamma ci Ha detto che sarebbe corsa Lei a Guidare la mano dei medici, i quali, pur non conoscendo l’Immensa Grandezza discesa dal Cielo, la nostra Adorata Mammina, devono ammettere al loro cuore, che una Mano Divina Ha Guidato la loro mano operante. Ora Giuliano ha 32 anni e per Grazia Ricevuta da Mamma Lucia, il suo braccio funziona normalmente come se non avesse mai subito un trauma così invalidante. Non finirò mai di ringraziare la Regina del Cielo e della Terra, Mamma Maria Lucia che Arriva sempre col Suo Santo Pronto Soccorso. Gloria a Te Mamma, Rosa del Paradiso.
Tua figlia Rosaria Lattarulo da Giovinazzo.
Un caro saluto ai nostri Cari Fratelli e Sorelle di Santità della Dimora di Dio.

Testimonianza di Maria Teresa Peverini di Ancona

Pace fratelli e sorelle, sono Maria Teresa Peverini del gruppo di preghiera di Ancona, vi porto a conoscenza della Grandezza del Padre e della nostra Amata Mamma Lucia e l’Amore Infinito che hanno per i loro figli, non ci fanno mancare mai nulla. Quanti Segni la Mamma ci Dona per farci sentire sempre la Sua Santa Presenza vicina a noi, miseri peccatori. Noi figli che abbiamo avuto la Grazia immensa di aver Conosciuto la Gloria di Dio, Mamma Lucia, di Questi Eventi Miracolosi ne abbiamo vissuti, Grazie alla Mamma della Divina Provvidenza, Luce di Dio, tanti, ma tanti. Era nel mese di giugno quando il mio compagno mi disse che l’olio nel fustino era rimasto pochissimo e quindi di fare attenzione a pulirlo subito, per tenerlo così pronto per l’olio nuovo. Lui, comunque, andava sempre ogni giorno a vedere se era completamente finito e un giorno, passando sempre a controllare il fustino, fu sorpreso nel vedere il fustino, che ormai era vuoto, ora, pieno a metà. Venne da me e mi chiese se fossi stata io a mettere l’olio nel fustino e io gli risposi di no, al ché lui mi invitò ad andare a vedere. Non andai subito perché avevo da fare, ma quando andai vidi che il fustino era completamente vuoto, l’olio non c’era e pensai che mi avesse fatto uno scherzo. Premetto che questo succedeva a casa della mia custode, in quanto lei ha 101 anni e io, per starle accanto, vivo a casa sua. Alla sera, quando il mio compagno venne a cena, gli dissi che l’olio non c’era e che, se non era stato uno scherzo, si era sbagliato e non aveva visto bene, ma lui mi ribadì di aver visto che l’olio c’era e così perplessi, andammo insieme a guardare. Arrivati lì, con mia grande meraviglia, vedemmo, Miracolosamente, il fustino per metà pieno di olio. I nostri occhi peccatori hanno potuto ammirare l’Opera della nostra Mammina della Divina Provvidenza, che ha provveduto, non solo a riempire il fustino a casa della mia custode, ma tornando a casa nostra, vedemmo aumentato della metà anche quello che era lì. Che cosa dire di questi avvenimenti, che sia Lode al Padre e alla nostra Mamma Lucia che ci fanno toccare con mano la Santa Provvidenza e la Loro Santa Presenza sempre accanto a noi, come quando a Casa Santa, mentre la Mamma ci riempiva il piatto della Santa Mensa, tanti di noi vedevamo sempre aumentare il volume della Santa Mensa nel pentolone, non finiva mai e la Mamma continuava a riempire i nostri piatti, facendo bis e tris. Quante Grazie e Miracoli ci Ha Donato la Mamma, ma la più grande Grazia è la Santissima Verità di Dio e la Via Maestra che ci Ha Portata dal Cielo quaggiù. Grazie Padre mio, grazie Mammina del Cielo, nostra Dolce e Tenera Madre. Un abbraccio a tutti i fratelli e le sorelle di Casa Santa che pregano notte e giorno per i dolori e le sofferenze di tutta l’umanità.

Testimonianza di Andrea Rossi da Isernia

Sono Andrea Rossi da Isernia e scrivo questa testimonianza ad un anno dagli eventi che hanno segnato la mia vita e quella di mia madre. La Grazia ricevuta da nostro Signore, mediante l’intercessione di Mamma Lucia ha riguardato proprio quest’ultima.
Era il 3 giugno 2022, un pomeriggio di inizio estate, dove il sole era ancora poco severo ed il cielo era limpido e terso. Io ero rientrato a casa da una gita in montagna; Come ad ogni mio rientro la prima cosa che affolla la mia mente e trovare mia madre e sincerarmi che stesse bene. Fui molto felice nello scoprire che si era fatta accompagnare fuori, in giardino, per godere dell’ultimo sole pomeridiano. Premetto che mia madre ha acquisito negli anni differenti patologie, di cui una abbastanza severa, di carattere neurologico.
Il tempo da quel giorno si è fermato e riesco purtroppo a ricordare ogni singolo dettaglio della vicenda. Esco fuori in giardino e la trovi li, molto tranquilla e rilassata, nonché felice di aver beneficiato di quell’attimo di libertà dalla prigione in cui ogni malato vive giorno dopo giorno. Trascorsi pochi minuti con lei a chiacchierare, su come stesse, su come era andata la giornata e come sempre la abbracciai felice. Non trascorse una mezzoretta da allora che tutto cambiò. Ero in camera mia a riposare, che venni avvisato frettolosamente da mia zia, che mia madre stava poco bene. In quell’attimo non mi preoccupai eccessivamente della cosa, in quando vivendo e occupandomi di lei, ero perfettamente a conoscenza degli squilibri fisici che causano le patologie che la interessano, così credendo fosse il solito malessere, con calma, andai da lei in giardino. Non mi servi nemmeno varcare la soglia per comprendere che c’era qualcosa in atto di profondamente diverso. Mi avvicinai a mia madre tempestivamente, il suo volto non è possibile più cancellarlo dalla mia mente, pallido fino all’inverosimile, labbra viola e occhi sgranati; aveva in quei momenti delle severe difficoltà a respirare e si lamentava per un intenso dolore al torace. Poche erano le parole che riusciva a comporre, se non con molta fretta e tremore. Decisi di portarla dentro, me la caricai in braccio e con tutta la forza che in quel momento mi era venuta la adagiai sul letto. Con poco intuì che cosa fosse, un infarto.

Le ore che seguirono quella sera, in cui la portammo in un viaggio difficile e agitato in pronto soccorso furono le peggiori. Eravamo ad un sottile muro di vetro di stanza da lei, abbastanza sottile da sentire i medici, abbastanza terribile da sentire il respiro corto e la sofferenza di mia madre. Furono attimi in cui il mondo e le cose del mondo vennero completamente meno. Perfino il mangiare, il bere e il dormire.
Ci alzammo insieme, trovandoci nel corridoio di casa io e mio padre, non avevamo dormito ed entrambi avevamo gli occhi lucidi e il desiderio di tornare da lei. In ospedale il medico che l’aveva visitata e tenuta sotto controllo ci disse “ha un brutto infarto ancora in corso”. Quelle parole ci spiazzarono, anche se già conoscevamo in cuor nostro cosa stesse accadendo dal pomeriggio del 3 giugno. Mia madre fu così trasferita alcuni giorni dopo presso l’ospedale Gemelli di Campobasso, in unità di Micro Cardio Chirurgia. Il dilemma più grande che ci venne posto fu proprio quello dovuto all’estrema difficolta nel gestire un’operazione al cuore ad un paziente avente le patologie neurologiche pregresse di mia madre. Si fecero varie ipotesi e i medici spesso cambiavano versione su come si potesse intervenire. Infine, in uno di quegli interminabili giorni, l’intera equipe del reparto di Cardio Chirurgia si riunì per decidere. Fino a quel giorno avevamo beneficiato di poche briciole di tempo con lei, ritagliate un po’ nei vari reparti e un po’ al telefono, quando le sue condizioni tornavano stabili. Il giorno infine arrivò si decise ad operare. Io ricordo solo le ore che scorrevano interminabili. A questo punto riporto fedelmente la testimonianza di mia madre sugli eventi che ha vissuto da quel momento in poi.
Quello che decisero i medici il giorno precedente l’operazione fu basato accettando il rischio di tutte le patologie possedute e della gravità della situazione, di fatti un’arteria era ed è bloccata, su questa non si è deciso di intervenire in quanto il tessuto fin dai primi giorni dopo l’evento era in necrosi, allora si è concluso di procedere con un bypass, ripeto, accettando gli alti rischi connessi. Il giorno dell’operazione mia madre mi ha raccontato che era esausta, era rimasta a digiuno e senza acqua per molte ore e altrettanto ad aggravare la situazione di quel momento era la mancanza di medicinali che quotidianamente prende per la patologia neurologica. Questi, infatti, avrebbero contrastato rovinosamente con l’anestesia. L’operazione, tuttavia, che doveva pervenire al mattino a pomeriggio inoltrato, ancora non cominciava. Infine, verso le tre pomeridiane, sfinita e in preda a forti tremori dovuti alla mancanza di medicinali neurologici fu fatta sdraiare sul lettino della sala operatoria e fu sedata. L’ultimo ricordo di mia madre in quel momento fu il forte freddo che provava.
Dell’operazione, il cui esito fu positivo e della strana e Miracolosa vicenda che lo accompagna parlerò tra poco. In queste lunghe due ore e più di operazione mia madre racconta di aver vissuto un’esperienza particolare. Ad un certo punto si ritrovo da sola, in un luogo poco luminoso, e non ben definito. Qui presto fece la comparsa un sottile e strano filo rosso che si calava dall’alto, lei presa dal dubbio e dalla stranezza di quella visione ebbe un attimo di esitazione su cosa significasse. Poi, ad un certo punto lo afferrò e questo prese a portarla sempre più in alto, sempre più su in un luogo altrettanto poco definito, ma caratterizzato da un eccezionale luminosità. Qui, quando ebbe raggiunto il punto massimo, ebbe l’incontro con la nostra Mamma, Mamma Lucia. Lei era seduta, piena di Luce ed aveva il Volto sereno. Mia madre fu la prima a parlare, e Le disse “Mamma sono qui, eccomi arrivata”. Mamma le sorrise ancora e lei Le parlò nuovamente chiedendoLe di concederle altro tempo, “Ancora un altro po’ di tempo sulla terra, in compagnia dei suoi cari, che avevano ancora bisogno di lei e non poteva abbandonarli così”. Fu allora che la nostra Mamma le accenno ad un sì con il Capo ed in pochi istanti, senza che si aggiungesse altro, aggrappandosi nuovamente al filo rosso che l’aveva portata così tanto in su, prese a scendere velocemente. Qui nel buio, senti una voce chiamarla, era quella del chirurgo che la svegliava e le diceva che l’operazione era andata a buon fine.
Di questa operazione si possono dire differenti cose, ma due su tutte sono degne di essere riportate in questa testimonianza. Come prima cosa, il chirurgo che effettuò l’intervento le raccontò di essere ancora incapace di dare una spiegazione a quanto successo, ovvero che non fu necessario intervenire con un tanto rischio bypass, date le circostanze di partenza, in quanto se ne era formato uno naturale, spontaneo, “Il cuore a volte rivela delle sorprese” queste furono le parole del chirurgo che riporto di sana pianta. E come secondo evento Miracoloso, il giorno successivo all’operazione, che terminò verso il primo orario serale, a distanza di un’esigua manciata di ore, il mattino, lo stesso chirurgo, in visita a mia madre, la informò che, quando voleva era già libera di uscire… a meno di 15 ore da un’operazione al cuore dopo un infarto.
Sia Gloria a Dio e alla Mamma nostra!
Come ultimo atto di questa testimonianza c’è un’altra cosa che ad oggi ancora non è chiara. Alcuni giorni precedenti al tragico evento, quindi parliamo di circa 7/8 giorni prima ho ricevuto una lettera dall’Associazione Mamma Lucia. Mia madre invece non ricevette nulla. Il giorno stesso delle sue dimissioni, precisamente la mattina, trovammo una lettera destinata proprio a mia madre, la conservammo e andammo a prenderla a Campobasso. Apri questa lettera al suo rientro e gliela lessi. Fummo entrambi sconvolti sia dal suo contenuto, sia dal comprendere che la lettera era stata spedita assieme alla mia, arrivata oltre una settimana prima. Il contenuto può essere racchiuso in un’unica frase: “Ti sarà data la vita che tu credi di aver perduto”.

Testimonianza di Maria Tarallo di Terni

Ieri, 31 maggio 2023, a Foggia c’è stata l’assemblea dei Soci della nostra “Associazione Mamma Lucia”. Avrei voluto esserci anch’io, ma per vari motivi non sono potuto andare. Tutto il giorno non ho fatto altro che pensare ai fratelli e sorelle che erano lì, immaginando la gioia di rivedersi nel Calore dell’Amore della nostra Mamma. Pregavo e dicevo: “Mamma stringimi un po’ fra le Tue Sante Braccia”. Una grande nostalgia e tristezza mi pervase e ripensavo alle Sante giornate vissute in Casa Santa con i fratelli e sorelle di Santità e tutti i figli di Mamma. Nel pomeriggio, la nostra Dolce Mamma Ha Voluto consolare il mio misero cuore, ad un tratto, vicino al lampadario della mia stanza si è formato come un Manto di Luce e tante coroncine di stelline che scendevano. Non credevo ai miei occhi, ho gridato: ”Mamma, ma Sei Tu!”. Non è stata una cosa di un attimo, questa visione si è presentata ai miei occhi peccatori per parecchio tempo, fino a quando è venuta una Farfalla alla finestra e lì, con tutto il mio misero cuore, ho ringraziato la Mamma per aver Confortato questo cuore afflitto, lasciando dentro me, la Gioia e la Dolcezza del Suo Ardente Amore. Pace a tutti, Maria Tarallo di Terni.

Testimonianza di Giuseppe Fornaro di Campobasso

Era il primo Giugno dell’anno 2021 quando, nella casa in cui vivo con la famiglia, grazie al Signore, ho ricevuto la Grazia di poter accogliere i Santi Fratelli e le Sante Sorelle di Casa Santa venuti a distribuire il Santo Pane Benedetto della nostra Mamma Lucia. Ad aspettare l’arrivo dei nostri Fratelli e Sorelle c’erano tutti i capigruppo di Campobasso e dei paesi limitrofi, insieme a qualche pellegrino. Appena giunti, ci siamo salutati con un’immensa gioia nel cuore e abbiamo pregato insieme. Al termine della Santa Preghiera, un Fratello è salito sul furgone, con il quale erano venuti, per iniziare a distribuire il Santo Pane. Così, insieme alle Sorelle, è iniziata la distribuzione ai capigruppo, che poi avrebbero proceduto a distribuirlo a loro volta ai pellegrini. Ad un certo punto il Santo Pane, presente sui pianali del furgone, è terminato e qui la Mamma ci Ha mostrato la Sua Immensa, Infinita Grandezza: improvvisamente i pianali, sotto i nostri occhi esterrefatti, si sono di nuovo riempiti delle buste della Santa Benedizione della Mamma e, Lodando e Glorificando il Miracolo della moltiplicazione del Santo Pane, al quale la Mamma ci Ha concesso di assistere con i nostri occhi peccatori, è ricominciata la distribuzione. Tutte noi creature, presenti e vicine al furgone, abbiamo constatato con i nostri occhi Questo Grande Miracolo. Oggi rendo testimonianza al mondo intero di quanto i miei miseri occhi peccatori hanno visto. Santa Pace a tutti. Un abbraccio immenso al Santissimo Cuore della nostra Mamma e al nostro Padre Celeste, un abbraccio a tutti i Fratelli e Sorelle di Casa Santa che pregano per noi. Un bacio a Te Mammina Cara, Tuo figlio Giuseppe Fornaro di Campobasso.

Testimonianza di Chiara Colasanto di Campobasso

Pace a tutti fratelli sorelle dell’umanità, sono Chiara Colasanto del gruppo di preghiera di Campobasso, volevo testimoniare una Grandezza della Mamma accaduta proprio questa mattina 16 marzo 2023, il Toccar con mano La Santissima Presenza Continua della Mamma che ci Accompagna e ci Soccorre, nelle piccole e nelle grandi difficoltà della vita quotidiana.
Erano diversi giorni che ero alla ricerca dei miei occhiali da vista, ero convinta di averli poggiati nella sala su una libreria l’ultima volta che li avevo usati e non mi capacitavo del fatto che non riuscissi a ritrovarli, ero disperata. Veramente avevo cercato ovunque e intensamente, l’angoscia mi ha assalita perché, dovendo prenotare una visita di controllo a breve, ero preoccupata di dover rifare tutto d’accapo, montatura e lenti.
Anche stamattina ci pensavo, riflettevo e ripensavo, ma niente. Mentre facevo le faccende di casa, parlavo con la Mamma, scusandomi di essere una figlia distratta e rassegnandomi oramai al fatto di averli persi sicuramente.
Finite le pulizie di casa, passo nel corridoio e su uno dei mobili, dove appoggio sempre delle medicine, mi cade l’occhio indovinate su cosa? I miei occhiali appoggiati lì!
Fratelli e sorelle credetemi, ci passo in continuazione in questo piccolo corridoio che porta alle camere durante la giornata e degli occhiali non vi era nessuna presenza da giorni! Su quel mobile ci ho guardato e riguardato tutti i giorni, non c’erano mai stati!
Sono rimasta senza fiato e subito ho ringraziato ad alta voce la Mamma! “Grazie di avermeli riportati! Grazie Mammina!”
Sono rimasta esterrefatta davanti agli occhiali per tanto tempo, quando poi una gioia immensa ha inondato il mio cuore nell’aver constatato, di persona, la Presenza della nostra Mamma, che MAI, MAI ci lascia e ci abbandona, ma ci segue “passo passo”!
Fratelli e sorelle di tutto il mondo, questa testimonianza è per tutti, per chi crede e chi non crede, è per dare Gloria alla Mamma e poter affermare con certezza che la Mamma è VIVA e VERA! Non esiste un Amore più VERO e non esistono altre Apparizioni dopo quella dell’11 marzo del ’70, perché la Mamma, Maria SS. Immacolata, è Scesa e Cammina ogni attimo sulla terra e sta accanto ad ogni figlio che La Invoca nel suo cuore per ogni bisogno!
Che bello poter vivere sapendo che la Madonna ci sta accanto, è una Fortezza nell’Anima per tutti! Non vi scoraggiate fratelli e sorelle, perché anche in quelle che noi pensiamo siano cose insignificanti o difficili o impossibili, la Mamma fa sentire la Sua Presenza Divina per darci coraggio. E’ Lei che ci sostiene quando siamo stanchi o abbiamo paura, ci dà la forza, il sorriso e la Gioia, ma quella Vera che non ha nulla a che fare con le cose materiali, perché riempie il nostro cuore di una Pace inimmaginabile!
Grazie Mammina dell’Amore infinito che Hai per tutti!
Un abbraccio forte a tutti i Fratelli e Sorelle di Santità della Santa Dimora di Dio, dove Vive e Brilla più che MAI La Santa Presenza del Santissimo Spirito Santo della Mamma, e che sono Esempio e Dolcezza dei nostri Creatori!
Tanta pace a tutti!💕

Testimonianza di Gessica Diaco di Catanzaro

Pace e Amore fratelli e sorelle di tutta l’umanità.
Mi ritrovo qui dopo pochi giorni della mia ultima testimonianza, a rendere partecipe tutto il mondo della Grandezza di Mamma Lucia. Lei che non ci abbandona mai, che Ascolta i nostri lamenti, le nostre sofferenze, che Asciuga col Suo Grembiulino le nostre lacrime. Lei che ogni giorno, ogni singolo istante ci Dona Grazie e Miracoli che nemmeno noi ci rendiamo conto.
Due settimane fa, in un momento di debolezza fisica, anche dato dal periodo di influenze stagionali, mi ammalo di un semplice raffreddore. Avendo un neonato in casa, per preservarlo fui costretta ad indossare la mascherina. A distanza di una settimana, credevo di stare meglio, quando all’improvviso un dolore lancinante all’orecchio mi provoca la rottura completa del timpano destro, provocando conseguenze anche all’altro orecchio sinistro. Sono stati giorni difficili, poiché avevo serie difficoltà nel comunicare con gli altri, e avendo 3 bambini a cui accudire per me è stato molto complicato. Purtroppo c’erano giorni che non facevo altro che piangere. Le sorelle del gruppo di preghiera di cui faccio parte, riunite come sempre nella Catena d’Amore di preghiera, nella supplica alla Mamma per le sofferenze e le tribolazioni di tutta l’umanità, hanno pregato anche per me. Il Pronto Soccorso della Mamma, La Sua Santissima Grazia, subito è arrivata.
Era di mercoledì, quando non vedendo miglioramenti, dopo aver assunto antibiotici e cortisone, il medico di famiglia passa da casa mia per visitarmi e mi dice che essendo il timpano completamente lacerato, la situazione era davvero delicata, le possibilità di rimarginazione erano impossibili, sarei dovuta ricorre ad una timpanoplastica (ricostruzione del timpano). Così presi subito appuntamento l’indomani con lo specialista per affrontare il delicato problema.
Nella notte del giorno della visita, mentre dormivo feci un sogno, nel quale io chiamo a Casa Santa per avere un po’ di conforto. Alla telefonata mi risponde una Santa sorella, poi non è più una telefonata, perché ora vedo la sorella, ella mi porge il Santo Mantello Celeste della Mamma che tengo nelle mie mani per pochi istanti, dopodiché tutto svanisce.
Il pomeriggio durante la visita lo specialista mi comunica che il mio timpano è completamente rimarginato, non c’era nessuna lacerazione. In quel preciso momento l’Amore della Mamma Ha riempito la mia Anima tanto da sentirmi gonfiare il petto, mi resi conto subito del Grande Miracolo, il timpano era guarito inspiegabilmente, “rimarginato completamente”. Questa è la testimonianza della Grandezza della Nostra Mamma, la Mamma dell’Amore, Lei è la nostra Unica Ancora di Salvezza, ricorriamo a Lei ed affidiamo i nostri cari e soprattutto tutta l’umanità nella sofferenza, il Suo Santo Manto di Grazie ci copre continuamente, senza di Lei saremmo persi, beato chi in Lei confida.
Ringrazio Dio Padre, per averci Donato la Nostra Amata Mamma, per averceLa mandata sulla Terra e per averci Fatto Grazia di conoscerLa e riconoscerLa, così da poterci aggrappare fermamente a Lei e ai Suoi Divini Insegnamenti.
Grazie Mammina Cara, Grazie, infinite volte Grazie.
Gessica Diaco, del gruppo di preghiera di Catanzaro.

Testimonianza di Gessica Diaco di Catanzaro

Pace sorelle e fratelli, pace a tutto il mondo intero.
Mamma Lucia, nostra Ancora di Salvezza, Grazie Madre Santissima per il Tuo Soccorso sempre Pronto alle invocazioni d’aiuto di tutti i Tuoi figli. Sono qui a scrivere queste poche righe per ringraziarTi e per rendere nota la Tua Grandezza a tutto l’Universo.
Mi Hai dato Grazia di avere il bene più prezioso, i figli, i Tuoi figli e, per ultimo, un fagottino nato il 7 gennaio 2023, Federico. È stato tanto desiderato, fino a quando mi Hai Donato la Grazia di averlo in grembo. Dopo la sua nascita, a distanza di 12 giorni, al mio piccolo viene diagnosticata la bronchiolite, malattia frequente nei bambini, ma a lui, essendo così piccolino, è stato necessario il ricovero in terapia intensiva neonatale. In quel reparto c’erano tanti bambini come lui e tanti altri con diverse patologie, anche più gravi. Ogni giorno entravo in quel reparto e la prima cosa era pregare Te, Mamma, col desiderio profondo che il Tuo Pronto Soccorso arrivasse a tutti i bimbi ricoverati di tutto il mondo. Federico in confronto agli altri stava discretamente, grazie a Te Mammina Cara, non ha avuto bisogno di grosse terapie di supporto.
Un giorno venne ricoverato un bimbo “il piccolo Leonardo” e da subito si notò che la sua situazione era delicata, mentre il suo fratellino veniva ricoverato in pediatria per broncopolmonite. La loro custode (la mamma terrena) era distrutta, io da figlia Tua Mamma Cara, pur non conoscendo questa creatura, le ho dato subito tutto il conforto che potevo e ho iniziato a pregare Te Mammina dolcissima per la delicata situazione del piccolo Leonardo. L’indomani la sua situazione peggiorò, tant’è che gli dovettero posizionare il ventilatore per farlo respirare meglio. La sua custode in preda al panico e alla paura iniziò a chiedersi cosa avesse fatto di male a Dio…ed io, abbracciandola le dissi che lei non aveva fatto nulla, semplicemente queste sono solo prove, dove noi non dobbiamo cadere in tentazione, ma aggrapparci sempre più all’Amore di Dio. Nel frattempo pregavo e affidavo il piccolo Leonardo e tutti i bambini ricoverati, alle preghiere Tue Mammina delle Grazie impossibili. Purtroppo, il giorno seguente, Leonardo venne intubato, perché aveva grosse difficoltà respiratorie. Vederlo in quel modo, piccolo e indifeso, ha fatto male a tutti noi. Dopo pochi giorni noi venimmo dimessi, salutai Leonardo e la sua custode, rassicurandola del sostegno della preghiera, confidando della Grazia della Mamma che presto li avrebbe fatto ritornare a casa tutti bene. Ogni giorno che passava pensavo a quel dolce bambino, a come potesse essere la situazione e continuavo a pregare affinché la nostra Cara Mamma, la Regina del Cielo, lo potesse salvare. Dopo pochi giorni, vengo contattata da una ragazza tramite i social, premetto che durante la degenza in reparto io e la custode di Leonardo non ci eravamo nemmeno dette quali fossero i nostri nomi, per cui non ero più riuscita ad avere notizie loro di come stesse il piccolo Leonardo. E qui è sempre la Santa Mano della nostra Mamma, che Ha Operato affinché la custode del piccolo potesse arrivare a me, non so come, inviandomi il più bel messaggio che potessi ricevere, il Grande Miracolo della nostra Mamma, la Grazia al piccolo Leonardo che era improvvisamente migliorato, era stato estubato, e dopo pochi giorni ritornato a casa sua. Grazie Mamma, grazie Rosa del Paradiso, perché Hai ascoltato le mie preghiere, quelle delle Sorelle e i Fratelli di Santità di Casa Santa, La Catena d’Amore di Preghiera, per tutti i bambini di quel reparto e di tutti i reparti del mondo intero. Ogni giorno mi ripeto in cuor mio, che siamo davvero privilegiati ad avere nelle nostre vite Mamma Lucia, Fonte Inesauribile di Preghiera, d’Amore, di Carità, di Pace e di Grazie infinite, La nostra Ancora di Salvezza. Grazie Dio Padre, Grazie Dio Madre e Signore nostro Gesù, Grazie per Essere sempre ogni giorno accanto a noi.
Grazie Mammina mia Maria Lucia! Tua figlia Gessica, del gruppo di preghiera di Catanzaro.

Testimonianza di Debora Morchio di Novara

Pace a tutti fratelli e sorelle del mondo intero, mi accingo a raccontarvi un altro fatto straordinario avvenuto circa 10 anni fa nei Santi Cancelli di Casa Santa, la Terra Santa dove Mamma Ha Ricevuto e Abbracciato i figli per ben 45 anni.
Noi che abbiamo Conosciuto Mamma per tanti anni (nel mio caso sono ben 27) potremmo e dovremmo scrivere pagine e pagine su quello che Mamma, nella Sua Infinita Misericordia, Ha fatto e Fa tuttora per noi.
Il Signore Ha messo nelle Sue Sante Mani la Fonte di tutte le Grazie e ognuno dei figli ha ricevuto ed ha attinto a piene mani da Quella inesauribile Fonte; tuttavia spesso ce ne dimentichiamo, la testa va da un’altra parte, nelle cose terrene, nelle tribolazioni che tutti i giorni ci affliggono.
Invece dobbiamo tenere ben salda la memoria di ciò che abbiamo visto e che abbiamo ricevuto, nelle piccole cose di tutti i giorni e nelle grandi Grazie che il Padre, per intercessione di Mamma, ci Ha concesso.
Più di 10 anni fa era un giorno di Santa Funzione, i Santi Cancelli si sono aperti per riceverci e nel cortile di Mamma eravamo migliaia, come spesso accadeva. Io ero partita col pullman di Novara con la mia custode (mamma terrena) e i miei 3 figli, i 2 maschietti di 7 e 4 anni e la piccola Lucia, allora ancora lattante.
La Mamma come sempre ci Ha Donato la Sua Santa Parola, riempiendo i nostri cuori di Gioia e Amore per il Signore. Fratelli e sorelle del mondo intero, nella mia vita l’Amore per il Signore Gesù me l’Ha insegnato solo Mamma, nessuno mai è riuscito a farmi innamorare di Cristo come Ha fatto Lei, nessuno parla di Dio Creatore come Lei, perché NESSUNO È COME LEI.
Al termine della Santa Parola, Mamma ci disse che ci avrebbe fatto entrare nella Casetta dove Lei riceveva per darci la Sua Santa Benedizione. Come sempre si era raccomandata di entrare con ordine, (l’ordine è pane, il disordine è fame, ha sempre detto Mamma), prima gli uomini, poi le donne e i bambini. Vedendo la grande folla che si metteva in fila dissi alla mia custode: “Intanto che aspettiamo allatto la bambina che ha fame. Quando vediamo che la coda diminuisce e cominciano ad entrare le donne ci mettiamo in fila anche noi”.
Così facemmo, ma la fila non finiva mai; io non volevo entrare in coda quando c’era ancora troppa gente, perché sapevo che i 2 bambini avrebbero cominciato a correre a destra e a sinistra e, con la bimba piccola in braccio, avrei dovuto continuare ad entrare e uscire dalla coda. Temporeggiammo ancora, ma ad un tratto, con nostra grande sorpresa, i Fratelli di Casa Santa chiusero il Cancelletto da dove si passava per entrare al Santo Cospetto di Mamma. Eravamo afflitte io e la mia custode perché noi dalla Mamma non eravamo entrate, credevamo che le creature davanti al Cancelletto fossero ancora in coda; invece dalla nostra postazione non vedevamo che erano già stati ricevuti e che si erano rimessi davanti in attesa che la Mamma uscisse ancora per dare la Santa Parola. Tristi e mortificate ci mettemmo in mezzo agli altri pellegrini, in attesa che Mamma uscisse, consce della grande opportunità che avevamo perduto, cioè di essere Ricevute e Benedette dalla Nostra Mamma.
Lei non tardò a uscire e diede ancora a tutti noi la Santa Parola di Dio, tuttavia tra le cose che disse, riprese con tono severo, chi non aveva voluto entrare nella Casetta delle Grazie, dicendo: “ Voi da Mamma che ci siete venuti a fare oggi?”.
Poi diede la Benedizione a tutti i presenti e si ritirò.
Non vi dico la disperazione in cui eravamo sprofondate io e la mia custode, ci mettemmo in un angolino con i bambini e con le lacrime agli occhi e dissi: “E’ colpa mia, sono io che tardavo a mettermi in fila e guarda cosa ho fatto, oltre a non aver avuto la Benedizione direttamente da Mamma, Le ho dato anche un grande dolore”. La mia custode era impietrita e non riusciva a rispondermi niente.
Tuttavia la nostra Mamma che tutto Sa e tutto Vede, anche quello che passa nelle nostre menti e nei nostri miseri cuori, appena ebbi finito di dire ciò alla mia custode, mandò subito una Santa Sorellina di Casa Santa che venne dritta davanti a noi e ci disse: “ La Mamma vi manda a dire di non preoccuparvi, che in fondo alla coda siete entrate anche voi due con tutti e tre i bambini e la Mamma vi Ha Benedetto come tutti gli altri. Non preoccupatevi, vi Ha Visto e vi ha fatto entrare in fondo, adesso non stava parlando di voi, ma di altri fratelli che sono arrivati qui per la prima volta, ma spinti solo dalla curiosità e non con Fede e non sono voluti entrare al Cospetto di Mamma.”
Che dire fratelli e sorelle di tutto il mondo? Chi può conoscere i pensieri e le angosce dei cuori, vedere e sapere tutto di noi, se non chi Viene da Dio, la Nostra Adorata Mamma, La Mamma delle nostre Anime, che subito ci Ha inviato un messaggio di Consolazione. Noi non abbiamo avuto nemmeno il tempo di disperarci che la Sua Santa Consolazione è immediatamente arrivata. Subito ci Ha mandato a dire che Lei sapeva benissimo che non ci eravamo accodate agli altri pellegrini per stanchezza o distrazione, non certo per disubbidienza. Per questo Ha fatto sì che le nostre Anime passassero davanti al Suo Santo Cospetto, anche se i nostri corpi erano rimasti lontano. In mezzo a migliaia di persone la Santa Sorellina e venuta, mandata dalla Mamma, direttamente da noi, non ci ha dato nemmeno il tempo di parlare, dandoci il messaggio di Conforto della Mamma. La Mamma tutto Sa e tutto Può, conosce ogni nostro singolo pensiero, bello o brutto che sia, ci Soccorre sempre e, come sempre ci diceva, Lei è la Ladra delle Grazie, perché a Lei il Padre Nostro tutto Concede.
Affidiamoci nelle Sue Sante Braccia e mettiamoci sotto il Suo Santo Mantello affinché, nella Preghiera e nell’Amore verso il prossimo, questi ultimi tempi che ci separano dal Nuovo Mondo che verrà e che Lei ci Ha promesso, passino in fretta, per trovarci tutti, fratelli e sorelle di tutto il mondo, al Santo Cospetto di Dio Padre e Dio Madre, implorando un Grande Perdono. Pace a Tutti e un grande abbraccio a tutti i Fratelli e Sorelle di Casa Santa che pregano per noi e per tutto il mondo intero.
Debora Morchio di Novara.