Testimonianza di Maria e Franco Recchia di Altamura (Bari)

Pace e Amore a tutta l’umanità, siamo Maria e Franco Recchia di Altamura (Bari), volevamo testimoniare due Grandi Grazie, due prove che Mamma ci ha dato la forza di affrontare e superare ultimamente, contro tutti i pareri contrari dei medici, increduli e stupiti di come si sono poi evolute le situazioni.
La prima riguarda la nostra custode (mamma terrena) che ha 83 anni, ma prima di raccontarvi l’accaduto, dovete sapere che lei ha ricevuto dalla Mamma tantissime Grazie tra le quali il Miracolo di stare in piedi e camminare pur avendo una protesi vagante all’anca di cui si è anche addirittura girata. Continua a camminare e a stare in piedi, anche a questa età, sotto gli occhi increduli di tutti i medici interpellati e che l’hanno seguita, infatti hanno sempre dichiarato che non è possibile e non esiste al mondo una situazione tale che permetta al paziente, in questo stato, di stare in piedi e addirittura di camminare, affermando esterrefatti: “come fa, come fa, a camminare e a stare in piedi !!!”. Lei ha effettuato l’intervento dell’applicazione della protesi nel 1992 e dopo averla sostituita nel 2003, come da prassi dopo 10 anni, i medici si sono accorti nel 2005 che la stessa era vagante, volevano ricorrere urgentemente ad un terzo intervento tentando di provare a risolvere la grave situazione createsi, senza darci nessuna garanzia della riuscita della stessa. Ma noi che ricorriamo sempre fiduciosi alla nostra dolcissima Mamma che tutto può e tutto dona ai figli, durante un ricevimento nella Casetta delle Grazie, io Maria Recchia, chiesi alla Mamma dell’intervento che volevano provare a fare i medici e Lei mi disse: “ la volete assistere in un letto?”; quindi ci siamo affidati alla Mamma e non l’abbiamo più fatta operare. La Grazia della Mamma l’ha sempre accompagnata in tutti questi anni, fino a questa età, mantenendola in piedi e facendola camminare Miracolosamente come se niente fosse, pur avendo questa situazione assurda, contro tutte le regole della medicina e senza che i medici si possano darsi una spiegazione logica.
Eternamente grati alla Mamma delle Grazie impossibili, come detto su, vogliamo condividere con tutti voi quello che ci è accaduto ultimamente. Ad Aprile di questo anno, abbiamo scoperto all’improvviso che la mia custode aveva un tumore maligno ad un seno, i medici l’hanno chiamata velocemente per operarla il 29 Maggio e farle una mastectomia. Ci siamo subito abbandonati nelle Sante Braccia della Mamma e abbiamo ardentemente implorato il Suo Santo Pronto Soccorso che sempre ci accompagna. Pregavamo tanto la Mamma affinché guidasse la mano dei medici e di concederle la Grazia di evitarle la chemioterapia, che sarebbe stata letale per lei. I medici, infatti, per l’età avanzata della custode, erano molto preoccupati per l’operazione, ma soprattutto della chemioterapia che poi avrebbe dovuto affrontare e che avrebbe seriamente messo a rischio la sua vita. Grazie alla Mamma, con il Suo Santo Aiuto l’operazione è riuscita nella perfezione e addirittura il giorno seguente, con lo stupore dei medici, la custode stava benissimo, non accusava nulla, come se non fosse mai stata operata, era bella come una rosa, sorridente, tranquilla e serena. Andati successivamente alla visita di controllo, l’oncologo, perplesso ed esterrefatto, ci disse che la custode stava bene in tutto e per i valori ottenuti dagli accertamenti effettuati, grazie alla Mamma che ascolta i figli che a Lei si abbandonano fiduciosamente, non necessitava in alcun modo sottoporsi, come di routine si deve assolutamente fare quando i tumori sono soprattutto maligni, né alla chemioterapia né alla radio, ma a prendere solo una semplice pillola. Grazie Mammina, Sei Immensa, nulla ci fai mancare e al Tuo Cuore Immacolato ci stringi e ci fai Grazie infinite.
Dopo di ciò è accaduto che all’inizio di Luglio il nostro custode (papà terreno) anch’egli di 83 anni, ha cominciato ad avere dei seri problemi, l’intera sua persona era diventata gialla. Già nove anni fa la Mamma gli aveva fatto Grazia di superare un delicatissimo intervento di tumore al fegato ed è solo grazie a Lei che era ancora in mezzo a noi. Abbiamo scoperto adesso che aveva un nuovo tumore al fegato, la massa tumorale comprimeva il tubicino dove affluisce la bile ed essa non riuscendo a defluire si riversava nel sangue. Subito il nostro pensiero è volato alla Mamma, bussando al Suo Cuore Immacolato dove ci siamo aggrappati. Ricoverato d’urgenza all’ospedale di Altamura, i valori della bilirubina che vanno da 1 a 30 e al valore massimo comporta il coma per il paziente e la morte, al mio custode era arrivata a 26. I medici d’urgenza volevano sottoporlo ad un intervento con una sonda per poter allargare il passaggio del tubicino della bile, ma prima di effettuare l’operazione, il nostro custode necessitava d’urgenza l’applicazione di un pacemaker, così è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Bari dove hanno applicato subito lo strumento in questione. Riportato di nuovo ad Altamura, sono intervenuti subito chirurgicamente con la sonda per cercare in tutti modi di allargare il passaggio, ma l’ostruzione era tale da piegare la stessa sonda, così l’operazione è drammaticamente fallita. Al che i dottori ci hanno chiamato ed in modo diretto, senza giri di parole, ci hanno detto che il nostro custode ormai era arrivato al capolinea, non c’era più niente da fare, dovevamo portarlo a casa dove si sarebbe spento piano piano da solo e che era inutile riportarlo in ospedale perché dal coma poi sarebbe finito senza sentire niente.
Il giorno dopo prima di riportarlo a casa, grazie alla Mamma che ci apre le strade e ci dà Luce, un dottore amico di famiglia, inaspettatamente ci chiamò per informarsi come stava il nostro custode, ascoltato tutto ciò che era accaduto, subito ci disse di non demordere e di chiedere di portarlo di corsa all’ospedale di Bari perché c’era un’altra possibilità. Sicuri della Grazia della Mamma che dinanzi ai nostri occhi si manifestava, abbiamo ottenuto la concessione di trasportarlo in autombulanza all’ospedale di Bari dove l’hanno operato applicandogli un tubicino supplementare che andava a drenare la bile in una sacca esterna. I medici scettici di una ripresa del custode, in quanto che anche il tumore era ad uno stadio terminale e non vi erano più speranze, sono rimasti scioccati nel vedere subito, già il giorno dopo, la ripresa immediata ed inaspettata del custode che chiedeva a noi di portargli subito il libricino delle preghiere della nostra adorata Mamma. Leggeva ardentemente le preghiere della Mamma e sentiva una forza entrare dentro di sé che lo faceva sentire sempre meglio e ci diceva: “devo leggerlo e rileggerlo, non mi basta una sola volta, lo devo sempre rileggere”; diceva questo continuamente e tutti i giorni rileggeva le preghiere della Mamma e sempre più si riprendeva sotto lo sguardo incredulo dei medici, per tutto il mese che è stato ricoverato in ospedale. Il 20 Agosto è ritornato a casa e grazie alla Mamma nostra della vita, si sente bene come se non fosse mai stato in ospedale, ma la cosa ancora più grande è che la Mamma lo tieni in vita nonostante il tumore che ha e non accusa nessun fastidio, ed ancora più grande è che nella sacca applicata esternamente per il drenaggio della bile, dopo circa 10 giorni dall’uscita dell’ospedale, ha smesso di drenare, la bile Miracolosamente ha ripreso il suo percorso naturale senza che i medici sappiano darsi una spiegazione logica. Ancora una volta la Mamma mantiene in vita i figli, dove la medicina non riesce ad arrivare, arriva la Grazia della Mamma che stravolge le regolari leggi della medicina. Mamma Sei Grande, Sei tutto per noi, e Grazie al Padre nostro Creatore per averceLa donata, se non avessimo avuto la Mamma saremmo impazziti. Mamma è Luce e Vita ed è solo Lei che porta avanti la vita dei figli che a Lei si affidano donando Grazie, Miracoli e forza di affrontare qualsiasi difficoltà. GRAZIE, LODE E GLORIA ALLA MAMMA NOSTRA CELESTE CHE È SCESA IN MEZZO A NOI. Un abbraccio a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che portano avanti tutti i Santi insegnamenti della Mamma che è sempre in mezzo a noi.

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