Antonella Menchetti di Arezzo

Oggi 20 giugno è la memoria del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria. Occorre soffermarci e riflettere sull’aggettivo “immacolato” che è sinonimo di purezza, candore, integrità, incontaminazione, senza peccato e l’elenco sarebbe infinito perché è associato al Cuore di Maria, al Cuore di Mamma. Che grande Grazia abbiamo avuto nel poter essere abbracciati da Lei che ci ha stretti in questo Suo grande Cuore dove è serbato la memoria dei misteri di salvezza compiuti nel Figlio Gesù. Ma noi non abbiamo capito. Mamma ci ha sempre ripetuto che il Padre chiedeva “una quinta parte di un granello di sabbia di Fede e avremmo potuto spostare una montagna” UNA QUINTA PARTE DI UN GRANELLO DI SABBIA è POCO e noi non abbiamo avuto nemmeno questo poco. Siamo stati avvertiti da anni che se non ci fossimo PENTITI, FACENDO LA CONVERSIONE E LA REMISSIONE DEI PECCATI ne avremmo pagato le conseguenze che ora stiamo vivendo. Perdonaci Padre per essere così “duri” di cuore. La “Conversione” è bagnarsi di umiltà, abbandonare il nostro “io” e cercare i valori assoluti che sono: IL VERO, IL BENE, IL BELLO, chi li percepisce onora e ama, ama Gesù che è LA VERITA’. La Mamma è LA VOCE che vuole farci capire questa grande VERITA’. Questo momento di “pandemia” è l’inizio della grande tribolazione perché come ci ha detto Mamma “siamo come ai tempi di Noè”, mi rendo conto però che ancora continuiamo nel nostro egoismo, ci preoccupiamo ancora delle “cose del mondo” invece di guardare a Gesù che si è fatto mettere in croce per salvarci e a Mamma che si è fatta tutta consumare per amore nostro, IL SUO CUORE IMMACOLATO continua a difenderci agli Occhi del Padre anche se siamo indifendibili. Io per prima mi sento peccatrice e chiedo il perdono dei miei peccati molti dei quali non so di averli compiuti. Una notte mi sono svegliata di soprassalto e piangendo: mi era stato concesso di vedere “un peccato” che “non sapevo”: ho sognato di essere in mezzo a chi muore di fame ed il volto di quelle persone e dei bambini denutriti hanno fatto sentire la mia colpa e il mio dolore era profondo e piangevo perché mi sentivo tanto peccatrice. Ho capito che sarà terribile quando vedremo tutte le nostre mancanze. Se esistono tutte queste ingiustizie è anche colpa mia e nostra perché non abbiamo creato una vera catena d’amore. Il mio grande dolore è di avere deluso Mamma. Ancora non abbiamo capito che facciamo parte di un corpo unico e che l’indifferenza nei confronti del nostro prossimo è una ferita anche al nostro corpo e una ferita a Mamma. Auguro a tutto il mondo che la LUCE DI MAMMA faccia breccia nei nostri cuori affinché vinca l’amore e TRIONFI IL SUO CUORE IMMACOLATO. Ringrazio i fratelli di Casa Santa: fari luminosi di Mamma.
Antonella Menchetti di Arezzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *