Testimonianza di Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli)

Pace a tutti sono Rosaria Stendardo di Afragola (Napoli), voglio ancora Glorificare la nostra Adorata Mamma Lucia, raccontandovi un’altra immensa Grazia ricevuta nel 2003. Era una domenica di settembre, Luigi, uno dei due figli che la Mamma mi ha Donato da custodire, con la sua fidanzata assieme ad altri due amici con le rispettive fidanzate, ognuno con la propria motocicletta, decisero di andare a fare una passeggiata a Napoli, pensando di rientrare per l’ora di pranzo. Erano le 12,30 e stavo stendendo la biancheria ad asciugare, quando, improvvisamente, sento un Profumo intenso che si espandeva su tutto il terrazzo, il Santissimo ed inconfondibile Profumo Celestiale della Mamma, che fa sentire la Sua Santissima Presenza. Comunque si erano fatte quasi le tre del pomeriggio e Luigi non si era ancora fatto sentire, lo chiamo e lui mi risponde di non preoccuparmi e che sarebbero ritornati fra poco. Erano circa le 18,00 e noi eravamo pronti per uscire con i consuoceri, per cui chiamai di nuovo Luigi e lui mi disse ancora una volta di non preoccuparmi che era tutto apposto e di lasciare tutto pronto a tavola che appena giunti avrebbero pranzato. Mentre eravamo fuori con i consuoceri ci arrivò la telefonata da casa dai ragazzi che ci dissero che avevano fatto un incidente ed erano stati in ospedale e che comunque stavano bene e ora stavano pranzando. Ovviamente preoccupati tornammo subito a casa e li trovammo tutti e due con il lato sinistro del corpo, compreso braccio, mano e gamba, medicati e incerottati per le sbucciature subite. Ci raccontarono dell’incidente che avrebbe potuto evolversi in qualcosa di molto tragico, in quanto fu un’auto a tagliare la strada alla prima coppia in moto che era dinanzi a loro e di conseguenza a catena, tagliando la strada a Luigi con la fidanzata che erano appena dietro e di conseguenza all’altra coppia dietro a Luigi. Si resero conto che avrebbero potuto accartocciarsi uno su l’altro con chissà quali tragiche conseguenze, aggiungendo il non meno pericolo di trovarsi su un’autostrada. In cuor mio ringraziai la Mamma per aver evitato il peggio ed averli avuti a casa sani e salvi. Proprio quella sera io e l’altro figlio, Salvatore, avevamo la partenza per andare in pellegrinaggio da Mamma Lucia, per cui la sera partimmo. Quella mattina la Mamma riceveva i figli nella Casetta delle Grazie e fu prima Salvatore ad entrare al Cospetto di Mamma. Salvatore mi raccontò, poi, di aver detto alla Mamma semplicemente: “Mamma pensaci Tu, grazie”. La Mamma disse: “Figlio li ha presi il Padre, li ha presi per i capelli, altrimenti li avrebbero raccolti con il cucchiaino”. Esce Salvatore che, pervaso dalla commozione, non riuscì a proferir parola e quindi entrai io. Dissi solamente:” Mamma pensaci Tu” e Lei, come aveva detto a Salvatore, mi rispose:” Figlia li ha presi il Padre, se no li avrebbero raccolti col cucchiaino”. Grazie al Buon Dio e alla nostra Cara Mamma Lucia, tutti e sei i ragazzi sono tornati alle loro case tra le braccia dei loro cari. Tempo dopo, riparlando dell’incidente con i ragazzi, raccontarono che i medici e gli infermieri, che erano giunti con l’ambulanza, dissero: “Pensavamo di avervi dovuto prendere col cucchiaino”. Fratelli e sorelle erano le stesse parole dette da Mamma nella Casetta delle Grazie.

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