Pace a tutti, sono Antonello Becciu di Olbia, del gruppo di preghiera di Olbia, vorrei raccontarvi l’ultima grande Grazia, tra le tante ricevute, dalla nostra Mamma.
Mi è stato diagnosticato un tumore al polmone e il giorno 28 aprile dovevo sottopormi ad un esame particolare, (broncoscopia), in day hospital, all’ospedale di Sassari. Prima di raccontarvi ciò che avvenne durante questo esame, voglio dirvi quello che la Mamma fece vedere ad occhi aperti, alcuni giorni prima, ad una sorella di spirito del nostro gruppo di preghiera, durante la preghiera di gruppo a casa mia. Mentre stavamo recitando il Santo Rosario, questa sorella vide in un flash ad occhi aperti, l’immagine delle Mani fasciate con i mezzi guanti della Mamma, che poneva sul collo mio la collana fatta di nastro, dove era infilato il biscotto a tarallo, che la Mamma era solito mettere, in alcune Funzioni particolari, al collo dei figli. Vide che la Mamma posizionò il tarallo ponendolo al centro del mio cuore. Riavutasi da questa meravigliosa visione, a fine preghiera, piena di emozione ci raccontò ciò che aveva visto, ma non sapevamo che cosa Mamma avesse voluto dirci. Arriviamo al giorno dell’esame di broncoscopia da fare all’ospedale di Sassari, insieme a me e mia moglie, viene anche questa sorella di spirito che aveva avuto questa visione durante la preghiera, per guidare la macchina al ritorno dall’esame fatto. Durante il tragitto che porta da Olbia a Sassari, più o meno un’ora e mezzo, abbiamo recitato il Santo Rosario e alla fine della preghiera abbiamo chiamato Casa Santa per affidarmi nelle Sante Mani della Mamma, la Santa Sorella che ci rispose ci disse che la Mamma mi avrebbe accompagnato, sarebbe stata sempre con me. Arrivati in ospedale verso le 7.30, i medici ci dissero che l’esame sarebbe durato, in sala operatoria, circa un paio d’ore, così lasciai mia moglie e questa sorella per essere portato e preparato all’intervento per l’esame da fare. In sala operatoria, alla fine dell’esame, inspiegabilmente ho avuto un arresto cardiaco, i medici hanno cercato di fare l’impossibile e praticato tutte le procedure di protocollo, tra cui quattro fiale di adrenalina, ma erano passati ormai 20 minuti che il mio cuore era fermo, 20 minuti. Al 21esimo minuto, il mio cuore ha ripreso a battere. Sono stato portato in rianimazione ed ho avuto un episodio di fibrillazione atriale per cui mi è stata praticata una cardioversione elettrica. Nel frattempo, il professore ha fatto chiamare mia moglie e la sorella di spirito che era con lei, che aspettavano in sala d’attesa, ignari di tutto. Il Professore e il rianimatore raccontarono ciò che era accaduto, che l’esame era andato a buon fine, ma che avevo avuto inspiegabilmente un arresto cardiaco a fine dello stesso, che lui insieme al rianimatore, all’anestesista e ad un altro dottore, tutti e quattro avevano fatto di tutto per poter far ripartire il cuore, che era restato fermo purtroppo per 20 minuti e che sicuramente al 99,9%, se fossi sopravvissuto, avrei avuto danni neurologici. Per cui il giorno seguente sarei stato sottoposto ad elettroencefalogramma. Il cervello che non riceve ossigeno, dopo otto minuti muore e gli altri organi seguono. Permisero a mia moglie di vedermi per qualche minuto, ma ero in coma, intubato, pieno di fili e ventilato. Nel frattempo era arrivata in ospedale un’altra sorella di spirito di Sassari del Santo Cammino della Mamma, che richiamò subito Casa Santa raccontando ciò che era avvenuto e la Santa Sorella che rispose disse che subito tutta Casa Santa si sarebbero messa in preghiera per implorare alla Mamma la Grazia per me. Sono rimasto in coma fino al giorno dopo, quando, con grande stupore dei medici, alle ore 10:00, mi sono improvvisamente risvegliato da solo e rispondevo lucidamente a tutte le domande che mi facevano. Mia moglie, appena avvertita, ha immediatamente chiamato Casa Santa e la Santa Sorella che rispose, ricordò a mia moglie che era il giorno 29 Aprile, il Giorno del Signore, che la Mamma in questo Santo Giorno stava facendo scendere tante Grazie e che io avevo ricevuto un’immensa Grazia a testimonianza anche per i medici. Infatti il rianimatore e il professore che mi avevano operato, hanno voluto parlarci e hanno raccontato che il giorno prima stavano per dichiarare la mia morte. Mi hanno chiesto se avevo dolori, a causa di tutte le intense e fortissime manovre che avevano dovuto farmi sul petto per rianimarmi, che sicuramente avrei avuto costole incrinate, ma io, inspiegabilmente, non avevo alcun dolore, nessuna costola incrinata, come se non fosse accaduto nulla di tutto ciò!
Sono passato in pneumologia e, dopo una settimana, sono stato dimesso. Il professore non riusciva a spiegarsi dell’accaduto, nonostante la sua vasta esperienza e il consulto con molti suoi colleghi in tutta Italia. Noi abbiamo chiarito che, per intercessione di Mamma Lucia, ci era stata concessa una Immensa Grazia e non poteva essere spiegata scientificamente. Venivo chiamato ” il miracolato” e tutto il personale del reparto, incredulo, veniva a vedermi e a salutarmi. Il giorno del mio risveglio, quando fecero entrare mia moglie e la sorella di spirito, che aveva visto quella meravigliosa visione della Mamma durante la preghiera, subito insieme capimmo cosa la Mamma aveva voluto dirci, il mio cuore era nelle Sue Sante Mani.
Ancora una volta grazie Mamma, per avermi risuscitato e strappato da morte sicura, senza aver ricevuto nessun danno, nessuna conseguenza, come se non fosse successo nulla di tutto ciò.
Allego documentazione medica: