Testimonianza di Nicolino Mastromonaco di Morrone del Sannio (Campobasso)

Pace a tutta l’umanità, mi chiamo Nicolino Mastromonaco di Morrone del Sannio (Campobasso), sono più di 33 anni che ho ricevuto la Grazia di andare dalla Mamma dei Disegni di Dio, la Mamma della Luce, la Donna Vestita di Sole, la Stella che brilla sul Gargano nella Dimora di Dio. Ho ricevute tantissime Grazie per Sua Intercessione e voglio testimoniarvi l’ultima avuta il mese di Novembre. Il giorno sabato 25 Novembre 2017, sono stato a Casa Santa dove ho passato, come sempre, una Santissima giornata nella Pace e nell’Amore della Mamma e del Padre, insieme a tutti i fratelli e sorelle di Santità. La mattina seguente, domenica 26 Novembre, a casa mia a Morrone del Sannio, mi sono alzato dal letto e sono andato al bagno dove ho avuto una fortissima emorragia, ed in mezzo ad un lago di sangue, ho perso i sensi. La mia compagna disperata, ha chiamato i nostri vicini di casa che mi hanno preso subito in braccio, messo nella loro auto e portato all’ospedale Caldarelli di Campobasso dove sono arrivato mezzo morto. Ricoverato di urgenza in terapia intensiva, i medici visto la gravità, s’informavano con la mia compagna e i miei vicini cosa fosse accaduto, e subito dopo avermi messo delle flebo, mi hanno immediatamente sottoposto a numerosi esami strumentali, mentre io mi risvegliavo dal mio stato d’incoscienza. Dopo 3 giorni, dopo gli ennesimi esami strumentali: colonscopia, tac, risonanza magnetica e analisi di tutti i tipi; i medici erano preoccupatissimi perché l’emorragia non si fermava nonostante le terapie a cui ero sottoposto. La notte tra il 29 e il 30 Novembre, mentre io ero bloccato in posizione supina nel mio letto dell’ospedale con attaccata le flebo al braccio, ERO SVEGLIO, CON GLI OCCHI APERTI, ED ERO DESTO E VIGILE, all’improvviso mi è Comparsa davanti a me, in tutta la Sua Maestosità, Mamma Lucia. Era seduta sul lato destro del mio addome leggera, leggera come una piuma, alta circa 60 cm, tutta vestita di bianco e con un velo bianco sulla Testa e due ricciolini a forma di rosa sulla fronte sempre bianco. Portava sul Braccio sinistro un fagottino, mentre nella Mano destra aveva un bicchiere di vetro bianco, ho cercato di toccarLa, ma nell’avvicinarmi con la mano a Lei, non ci sono riuscito perché era Spirito e mi ha detto: “figlio che fai tu qua?”; “ non lo so Mamma”, ho detto io; e Lei ancora: “ ah non lo sai? e mo’ ci pensa Mamma Toia”. Dopo aver detto questo la Mamma ha appoggiato il fagottino che aveva sul mio addome e ha cominciato ad accarezzarmi, con la Sua Manina delicatissima, come un soffio di brezza leggera, la cicatrice che ho sul petto al lato del cuore dove porto il pacemaker. Poi, dopo aver versato nel bicchiere un liquido da una bottiglietta presa dal fagottino, mi ha dato da bere due volte. Dopo che ho bevuto, la Mamma sempre con la sua Manina, mi ha accarezzato come una piuma il viso ed io ancora, senza successo, cercavo di toccarLe la Mano, mentre Lei mi diceva: “adesso dormi a Mamma, stai tranquillo”; non ho visto niente più e sentito niente più. Il giorno seguente il 30 Novembre, è venuto il dottore a visitarmi ed esterrefatto mi ha detto che non c’era più nessuna traccia di emorragia e mi ha chiesto come mi sentivo, io gli ho risposto che mi sentivo bene, così interdetto è andato via. Dopo poco tempo, torna lo stesso medico insieme ad un altro medico e tre infermieri che mi hanno ricontrollato di nuovo e mi hanno di nuovo chiesto come mi sentivo, e mentre si guardavano interdetti, gli ho dato la stessa risposta:” mi sento bene”. Sono andati via e dopo poco ritornano tutti e 5, i due dottori e i tre infermieri, a chiedermi se mi sentivo veramente bene e a domandarmi se fosse successo qualcosa. Subito gli ho raccontato che nella notte era venuta Mamma Lucia a portarmi la medicina Celestiale. Quando hanno sentito, hanno esclamato “Mamma Lucia?” ed io ho detto: “ sì, ma voi la Conoscete Mamma Lucia?” e mi hanno risposto che avevano sentito parlare di Lei, ed io ancora gli ho detto: ” Mamma Lucia guida le vostre mani quando voi operate”. Loro meravigliati, dopo avermi ascoltato attentamente, sono andati via. Più tardi, dopo un po’ di tempo, è tornato solo il dottore che mi seguiva e mi ha detto: “domani mattina vai a casa”, e guardandomi, mi ha chiesto ancora di Mamma Lucia ed io gli parlo della lettera di Natale che Mamma mi aveva inviato come a tutti i figli e dove la Mamma si rivolgeva Benedicendo e dando gli auguri, prima a tutti i medici. Lui mi ha guardato e ha detto:” noi siamo i primi?” e mi ha chiesto di leggerla, ed io gli ho detto che appena sarei tornato a fare la visita di controllo gliela avrei portata a leggere. Il giorno dopo sono tornato a casa sano e salvo, come se nulla mi fosse successo. Grazie Mammina mia dolcissima, hai fatto degno a questo figlio Tuo, di poterTi vedere e di bere la Medicina del Cielo dalle Tue Santissime Mani, donandomi la Grazia della guarigione. Eternamente Grazie Mamma, Grazie Padre nostro Creatore di averci donato la Tua dolce Sposa. Un saluto a tutti i fratelli e sorelle di Santità di Casa Santa, sempre in preghiera per noi, per alleviare pene e dolori di un’umanità che soffre per i troppi peccati, pace a tutti.

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