Testimonianza di Lucia Di Iorio di Spinete (Campobasso)

Sono Lucia Di Iorio di Spinete -CB- e voglio raccontare il mio primo incontro con Mamma Lucia. Nel 1985 nel mese di Giugno iniziai ad avere abbondanti emorragie accompagnate da dolori, gonfiori, bruciori e spossatezza che continuavano per più giorni tanto da costringermi, quando potevo, a stare a letto. Allora avevo due bambini piccoli da accudire. Nonostante le diverse cure mediche, più il tempo passava più la mia salute peggiorava e le emorragie diventavano sempre più frequenti e abbondanti. Nel mese di Ottobre confidandomi con una mia amica questa mi parlò di Mamma Lucia e mi disse: “la Mamma vede nello Spirito ed in un attimo ti dice cos’è, però è attraverso la nostra Fede che riceviamo la Grazia. La Mamma implora ed è Dio che Dona. Sia fatta sempre la volontà del SIGNORE”. Queste sue parole mi colpirono, così decisi di andarci. Seppi che la prossima partenza era per il 05/11/1985, il giorno 03/11/1985 ebbi un’altra visita dal ginecologo il quale, nel farmi di nuovo l’ecografia, mi disse che non era sicuro al cento per cento ma che tutto faceva pensare ad un tumore all’utero. Mi disse di andare avanti così finché potevo, cercando di stare a letto e sperando che l’emorragia continuasse a fermarsi. Poi aggiunse: “quando arriverà che non sarà più così, o di giorno o di notte, mi telefoni e corri in ospedale che ti operiamo e ti togliamo tutto”. Il giorno successivo 04/11 ricominciò l’emorragia ed io e mio marito ci chiedevamo come avessi fatto la notte a partire per andare da Mamma Lucia, con il freddo e nelle mie condizioni? Decisi di telefonare la capogruppo per parlarle dei miei dubbi e lei mi rispose: “Quando si va da Mamma Lucia la Mamma ci accompagna. Se hai un po’ di Fede vieni e non ti preoccupare che andrà tutto bene altrimenti resta a casa, questo è l’orario della partenza fai tu come ti senti, se non ti vedrò ad attendere il pullman capirò”
Queste parole mi fecero riflettere e dissi a mio marito: “ma non è Dio Padrone della nostra vita? Che dispone di noi quando e come vuole?” Decisi di partire rimettendomi alla Volontà di Dio. Salita sul pullman trascorsi il viaggio fra canti di lode e preghiere. Quando giunsi dalla Mamma nell’ascoltarLa mi fece riflettere, ci faceva capire che bastava la quinta parte di un granellino di sabbia di Fede e che, arrivati lì vuoti saremmo ritornati indietro pieni di Grazie nelle nostre case. Come noi che eravamo lì presenti, anche le nostre famiglie che avevamo lasciato a casa avrebbe ricevuto. Ci spiegava cos’è la Fede, di Pregare per tutta l’umanità, Aiutare chi ne ha bisogno, essere di Carità, essere Umili e tanto altro…
Poi ci siamo disposti in fila e la Mamma cominciò a riceverci. Mentre aspettavo il mio turno riflettevo dentro di me: sin da piccola avevo il mio libricino delle preghiere sotto il mio cuscino, la sera mi rivolgevo alla Madonna e a Dio nelle mie poche preghiere, nel crescere ho cercato di conoscere il Signore sempre di più attraverso la Sacra Bibbia e l’ascolto della Santa Messa in chiesa. Mi rendevo conto che nelle Parole della Mamma ritrovavo le Parole di Gesù e queste davano una risposta a ogni mia domanda interiore, rispettare e mettere in pratica i Veri Comandamenti di Dio. Quante volte pecchiamo e diamo dispiacere a Dio nostro Padre senza che ce ne rendiamo neanche conto? Poi osservando le sorelle di Santità che vivevano con la Mamma mi colpì la loro semplicità, vivere con così poche comodità eppure tutto ciò che avevano l’offrivano con Amore e le sentivo dire “Grazie al Signore!”. Nelle nostre case con tutte le comodità che abbiamo ci lamentiamo continuamente, mai un ringraziamento fatto con Vero Amore al Signore. Erano vestite con una gonna e una maglia, sopra un camice celeste, un fazzoletto di cotone in testa e un grembiule bianco. Ai piedi scarpe aperte e un volto sereno, gioioso, occhi luminosi. Le paragonavo a noi tutti incappucciati dalla testa ai piedi, sciarpe, cappelli, cappotti, stivali, guanti, e non so cos’altro per ripararci dal gran freddo. Allora mi chiesi: chi può dare questo calore, questa pace, questa gioia, questa serenità, se non Dio nostro Padre?
Arrivò il mio turno, quando fui davanti alla Mamma senza che io parlassi mi disse: “ma i dottori a te cosa ti devono operare?” scoppiai in lacrime e accennai solo “non so…” allora mi disse: “a te ci penso Io, vai a casa, metti l’olio Santo questa sera e non ti preoccupare che guarirai”.
In lacrime mi allontanai, ero rimasta così sconvolta che è impossibile descrivere le emozioni che avevo dentro di me, non riuscivo a credere a come poteva essere possibile tutto ciò, solo DIO poteva sapere le mie cose e solo Dio poteva attraverso la Mamma. Da allora per me Amare e parlare di Mamma è la mia vita e Ristoro della mia Anima.
Durante la giornata l’emorragia già si era fermata, mi sentivo la gioia dentro ed ero felice di aver avuto la possibilità di conoscere la Creatura Celestiale di Dio, così semplice ma tanto Grande!
Tornata a casa raccontai tutto in famiglia, anche a casa si sentirono sollevati. La sera feci come mi aveva detto Mamma Lucia, poi dissi le mie preghiere e mi addormentai. Il mattino seguente mi alzai e mi resi conto di sentirmi leggera e con una grande forza dentro: stavo bene! Erano 5 mesi che stavo male e soffrivo! Dalla gioia raccontavo e ripetevo a chiunque ciò che mi era successo, speravo (e lo spero ancora) che tutti potessimo rinascere a nuova vita attraverso la nostra Mamma! Dentro di me non smetterò mai di dire Signore Grazie di avere avuto Pietà di me!
Dopo 15 giorni ritornai dal ginecologo, dopo aver fatto l’ecografia con molta attenzione mi disse che era meravigliato ma contento per me nel constatare che tutto era in regola. Allora disse il termine (che ora non ricordo) con cui i dottori definiscono quel male che lui pensava io avessi, ma ricordo bene la spiegazione che mi diede: “quando inizia accompagna la donna fino alla tomba”. Dal mese successivo ho avuto il mio ciclo sempre regolare. Da allora la Mamma ha accompagnato il corso della mia vita, ho avuto tanti altri Grandi Miracoli che presto testimonierò, ma il più importante è che il Signore si è degnato di entrare nella mia indegnità!
Soffermiamoci tutti, fratelli e sorelle, a riflettere e ci renderemo conto di quanto poco basta per aprire il nostro cuore al Signore. E’ attraverso la Luce del nostro Spirito che possiamo comprendere la grandezza infinita della nostra Mamma Lucia e di quanto dolore noi figli Le abbiamo dato e diamo ancora. Sforziamoci di cambiare e che questa Santa Pasqua sia di Vero cambiamento per tutta l’umanità.
Un abbraccio e tanta Pace a tutta l’umanità.

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