Testimonianza di Giuseppe Cancedda della Sardegna

Pace a tutti fratelli e sorelle di tutta la terra intera. Il mio nome è Giuseppe Cancedda ho 34 anni e voglio farvi partecipi, attraverso la mia testimonianza, della grandezza che Dio ha Donato all’umanità, Mamma Lucia.
Conosco la Mamma da quando avevo circa 8 anni di età, per esser arrivato con i miei genitori e da allora non mi son mai distaccato da quel Bene Materno Celestiale. Qui di seguito riassumo in poche righe il Miracolo che il Buon Dio mi ha concesso per Amore di Mamma Lucia. Era un giorno lavorativo come altri nell’estate 2007 e dopo aver fatto alcune commissioni di lavoro nel mio paese stesso, mi diressi col mio scooterone verso casa. Quando, entrato in una rotonda circolatoria, un’autovettura, con una velocità di circa 80 km/h, mi venne addosso scaraventandomi verso l’alto. Feci un gran volo con conseguente impatto, con l’autovettura stessa, che mi causò un trauma cranico encefalico con coma dovuto ad emorragia subaracnoidea per lesioni interne sparse. La polizia municipale intervenuta sull’incidente avvisò inoltre i miei familiari, i quali si precipitarono con ansia sul luogo dell’accaduto e poi nel pronto soccorso dell’ospedale dove fui portato.
In quei momenti angosciosi partirono le prime telefonate a Casa Santa da parte dei miei familiari e poi conoscenti, bussando al Cuore di Mamma Lucia per il Suo Santo Pronto Soccorso. La sorella di Casa Santa rispose che Mamma era già arrivata col Pronto Soccorso della Sua Preghiera.
La situazione clinica era veramente critica poiché, oltre a ciò che ho premesso sul trauma, non ero in grado di respirare autonomamente e di conseguenza fui ricoverato d’urgenza in rianimazione, intubato col respiratore e monitorato dai macchinari. I medici non davano alcuna speranza positiva per le mie condizioni cliniche che di fatto erano gravi.
Tanti figli di Mamma vennero a conoscenza del brutto incidente e del trauma che subii e pertanto bussarono al Cuore di Mamma per Preghiera e Grazia. La Mamma con il Suo infinito Amore disse che io ero già arrivato “Sù”, ma Dio Padre mi aveva preso per mano e mi aveva riportato giù, perché ancora non era arrivata la mia ora ed ancora disse che io sarei ritornato come prima.
Dopo alcuni giorni di degenza in rianimazione mi strappai con le mie stesse mani il respiratore dalla bocca e incominciai a riprendermi con movimenti inaspettati degli arti inferiori. Fui sottoposto a tac di controllo all’encefalo e l’emorragia, per ennesimo volere Divino, si riassorbì autonomamente evitando, così, l’intervento chirurgico sulla falda ematica. Questi Segni Divini portarono gioia e conferma della Parola di “Mamma Lucia” a tutti coloro che erano angosciati per le mie condizioni cliniche.
Così, visti gli inaspettati e notevoli miglioramenti, dalla rianimazione fui trasferito nel reparto di neurochirurgia dove non avendo più respiratore e varie strumentazioni mediche applicate sul corpo, sotto effetto di coma farmacologico, fui legato ai polsi, caviglie e torace per evitare urti e movimenti pericolosi. Passarono i giorni e pian piano incominciai nuovamente ad ingerire acqua e poi cibo fluido. Ripresi a parlare, chiamando interrottamente “Mamma” e a Lodare il Signore e la Mamma a voce alta, tanto che si creò tra il personale ospedaliero e gli ammalati vicini, lamentele di disturbo. La mia degenza in ospedale fu di 22 giorni totali. Alle dimissioni fui mandato direttamente a casa con fisioterapia domiciliare, evitando, per mancanza di deficit neurologici gravi residui, la terapia nel centro di neuro riabilitazione. Fratelli e sorelle questa è la mia testimonianza del Miracolo che il Padre, per i Santissimi Meriti di Mamma, mi ha Donato nella mia indegnità. Ma sono indecifrabili o meglio infinite, le Grazie e i Miracoli che Mamma Lucia ha dispensato e dispensa sempre gratuitamente per tutta l’umanità!
Grazie Dio Padre del Gran Dono che ci hai Dato sulla terra, Mamma Lucia.
Grazie Mamma, Luce divina dell’Altissimo, Eterno Amore

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