Testimonianza di Annamaria Fucentese di Torre Annunziata (Napoli)

Pace fratelli e sorelle di tutto il mondo, mi chiamo Anna Maria e sono di Torre Annunziata (NA), conosco Mamma Lucia dal 1987, sono andata da Lei e sono stata ricevuta, nella Sua Dimora sul Gargano, poi, dopo un lungo periodo, nel 1993 sono ritornata e da allora la mia vita, un poco alla volta, è cambiata.
Mamma Lucia mi ha insegnato ad Amare il Signore, Amare il prossimo e a Pregare per loro; ho sempre sentito la Sua Presenza nella mia vita, giorno per giorno, Mamma è la Luce nella Vita dell’uomo, per chi crede e chi non crede.
Ora desidero raccontare ciò che Lei ha fatto per me. Il 25 gennaio del 1993, erano circa le ore 10.00 del mattino, mi sono recata in ospedale per assistere il mio custode che era ricoverato per un infarto, per dare il cambio al mio compagno che era stato con lui tutta la notte. All’improvviso il mio custode, eravamo noi due soli, mi chiese di avvicinarmi a lui, raccontandomi che era stato in un luogo bellissimo pieno di Luce, di Pace e di Tranquillità e senza sofferenze, che aveva attraversato prima una strada oscura e alla fine aveva trovato tutto ciò che ho appena descritto, ma poi una grande Mano lo fece ritornare indietro dicendo: “non è ancora il momento”. La sera dello stesso giorno, all’incirca le ore 22.00 il mio custode è salito al Padre. Ho sofferto molto, e tutte le sere, quando andavo a letto, nelle mie preghiere chiedevo al Signore di farmelo vedere.
A settembre del 1993 c’era il pullman per andare da Mamma Lucia, un mio carissimo amico mi incitò molto a ritornare dalla Mamma, ma io tentennavo perché avevo due bambine piccole e non volevo allontanarmi da loro, però a quel punto mi prese il forte desiderio di andare, il Signore aveva lavorato nel mio cuore, e così decisi di andare. Arrivati da Mamma Lucia fui ricevuta nella Casetta delle Grazie, e la Mamma quando mi avvicinai mi abbracciò e mi baciò dicendo :”Figlia dimmi, cosa vuoi?”, io non riuscii a parlare, ma scoppiai in un forte pianto, mi diede delle caramelle e andai via.
Sono tornata altre volte e mi succedeva sempre la stessa cosa, con un pianto e senza parlare, sentivo solamente il mio cuore battere tanto forte, fino ad arrivare alla gola.
Il 7 dicembre 1993 fui ricevuta nuovamente da Mamma Lucia e finalmente alla Sua domanda riuscii a rispondere che volevo vedere il mio custode, e le Sue parole furono queste: “Mamma ti accontenta, però poi lascialo libero”.
Tornai a casa felicissima e stanca del viaggio. Andai a letto e la mattina mi resi conto che non era successo niente, in quanto in cuor mio speravo di sognare mio padre. E così è stato anche per le notti successive, per cui la mia mente cominciò a vacillare.
La notte del 6 gennaio 1994 faccio un sogno bellissimo: eravamo in casa e la mia custode, che era salita al Padre moltissimi anni prima, e cioè nel 1973, era con altre persone di famiglia e si aspettava tutti insieme di preparare la cena per la vigilia di Natale, ed io la spronavo ad andare in cucina per accendere i fornelli per il cenone, ma lei mi rispose: “non possiamo ancora perché aspettiamo un’altra persona”, che arrivò all’improvviso, ed era il mio custode tanto atteso che incominciò a cantare “ O’ Sole Mio”, e tutti insieme cantammo questa canzone, in quanto il canto era la sua passione e quella era la sua preferita. Poi tutto finì e mi svegliai, raccontai al mattino al mio compagno quanto avevo sognato, il quale, con mio stupore, mi disse che anche lui aveva sognato il mio custode nella stessa notte. Quando ritornai da Mamma Lucia e fui ricevuta mi disse dolcemente: “ Va bene, li hai visti, stanno bene e non chiamarli più, lasciali liberi”.
Grazie Mamma Tu Sei la Verità e la Luce della mia vita. Fratelli e sorelle non abbandoniamo mai il Mantello della nostra Mamma, perché Lei ci sarà sempre vicino, ci chiede solo Preghiera, Amore e la quinta parte di un granello di sabbia di Fede. Pace a tutti.

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