Testimonianza di Anna Calabrese di Scafati (Salerno)

Mi chiamo Anna Calabrese e sono una figlia di Mamma Lucia, faccio parte del gruppo di preghiera di Pompei. Il giorno più grande della mia vita è stato quando mi parlarono di Mamma Lucia, dopo aver ascoltato attentamente, il mio fu subito un “ si, voglio venire ”.Il 24 ottobre 1985 sono partita da Pompei, fu un viaggio di Amore, canti e preghiere. La mattina successiva quando, di buon ora , uscì la Mamma, rimasi estasiata e subito percepii la grandezza della Creatura che viene da Dio. Oggi penso sempre a quel meraviglioso momento, e sono orgogliosa, fiera e felice di andare in quella Santa terra dove c’è umiltà e dove la Mamma ci insegna ad amare il nostro Dio e tutta l’umanità. La Mamma ci trasmette dentro Amore, Pace e serenità, quello che a me mancava da tempo. Sono 29 anni che vado in pellegrinaggio da Mamma Lucia ed ogni volta che si ritorna a casa, c’è subito il desiderio di ripartire. Quante Grazie e Miracoli che il Signore ha concesso per intercessione di Mamma. La nostra Mamma che ci protegge e ci invita alla remissione del peccato al Perdono ed a un grande Pentimento gradito a Dio Padre che aspetta sempre Suo figlio. Nel Dicembre del 2010 sono andata da Mamma Lucia,(“ Mamma, solo Tu ed il Buon Dio potevate sapere il mio stato di salute quel giorno. “) quando passai davanti a Lei, mi guardò e mi fece un cenno con la mano che io non ne compresi il significato. Ad una vecchia pellegrina che era accanto a me, chiesi se sapeva cosa potesse significare quel gesto, ella mi rispose che Mamma, con quel cenno con la mano, aveva voluto dirmi che qualcosa in me non andava bene. Dopo pochi giorni decisi di sottopormi a delle analisi, poiché pensai che quello che Mamma aveva visto in me fosse riferito alla mia salute. Così mi recai a fare le analisi e l’infermiera del laboratorio mi disse che potevo ritirare il risultato il giorno dopo. Tornai a casa e verso le ore 12 squillò il telefono, era l’analista del laboratorio, il quale mi disse che le analisi erano già pronte e che conveniva ritirarle subito poiché c’era qualche valore un po’ alterato. Mio marito mi accompagnò dal medico curante, il quale, come vide le analisi esclamò: “ Signora voi avete l’emoglobina a 6,00 vi dovete subito ricoverare! “ Quando andai in ospedale, mi rifecero subito le analisi e l’emoglobina era ancora a 5,80. Fui ricoverata subito, mi misero una flebo con una sacca di sangue e prima che finisse me ne misero un’altra. Questa è la nostra Mamma, beato chi si ripara sotto la Sua Mantella, verrà protetta come una chioccia fa con i suoi pulcini. Grazie Mamma che, con un cenno della Tua Santa mano, hai voluto salvare la mia vita. Il mattino seguente dall’ospedale telefonai a Casa Santa per ringraziare la Mamma e la sorella mi rispose : “Anna ti stanno riprendendo”. Dopo sei giorni di ricovero, tornai a casa e telefonai di nuovo a Casa Santa per ringraziare ancora la Mamma e la sorella che mi rispose mi disse: “ Anna, ha detto la Mamma che tu sei ritornata in vita“. Grazie ancora Mamma.
La diagnosi dell’ospedale fu “ Gastropatia erosiva “. Non bastano parole per ringraziare la nostra Mamma ed il Buon Dio, ma dico ancora: grazie, grazie e sempre grazie Mamma per averTi conosciuta.

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