Testimonianza di Michele Salvia di Ischia (Napoli)

Pace a tutti voi, fratelli e sorelle di tutta la terra, mi chiamo Michele Salvia, sono di Ischia e appartengo al gruppo di preghiera di Ischia (Antonietta).
Come è bello sentire la Presenza Viva e Vera della nostra Dolce Mamma Lucia che non ci abbandona mai! Lei è Viva e accompagna ogni Suo figlio mano per mano, come ha sempre fatto fin dal principio, in ogni singolo momento della nostra vita!
Mi accingo ancora una volta a rendere testimonianza alla Creatura di Dio, raccontandovi una Grazia che la Mamma concesse a me, quando ero solo un bambino di 6 anni. Molti di voi sentendo questo mio racconto sicuramente sorrideranno sbalorditi, ma tutto ciò che scrivo è la pura Verità che attesta come il Signore é il Dottore di tutti i dottori, e di come realmente nelle Mani della Mamma Sia stata posta la Sorgente di tutte le Grazie!

-Era il 199o, ed io avevo appena 6 anni. Sono stato sempre un bambino abbastanza tranquillo, ma spesso e volentieri (d’altronde lo abbiamo fatto tutti) mi azzardavo in giochi all’apparenza innocui ma per un bambino rischiosi. Così una sera mentre saltavo da una sedia giocando assieme a mia sorella, caddi a faccia a terra e andai a sbattere violentemente con la bocca sul pavimento. Quando mi alzai il mio incisivo sinistro era saltato via! un po di ghiaccio, qualche pianto, una risata grazie al famoso topolino che il mattino dopo mi portò una monetina, ma nessuna preoccupazione perchè tanto il dentino era da latte, quindi presto me ne sarebbe cresciuto uno nuovo più bello di quello vecchio! almeno così sarebbe dovuta andare!
Passarono i mesi e iniziammo ad accorgerci che al posto dell’atteso dente nuovo bellissimo, dalla mia gengiva spuntava uno speroncino appuntito, un cono appuntito che quando sorridevo spiccava proprio al centro della bocca tra tutti gli altri denti perfetti ed allineati. Mia nonna esclamò:” ma che sarà mai questo dente così strano! mai possibile che sto creaturo deve restare così storpiato in bocca?!?”.
Presa dalla preoccupazione la mia custode mi portò dal dentista che vedendo il dente si meravigliò di questa conformazione appuntita e mi prescrisse una radiografia. Facendo la radiografia (che purtroppo è andata persa negli anni) risultò che stranamente avevo un dente in più, cioè quella specie di sperone appuntito che spuntava dalla gengiva era sì un dente definitivo con tanto di radice, ma all’interno della gengiva allineato su di esso, vi era un altro dente fortunatamente buono (quel famoso dente bello) che non aspettava altro che trovare la via libera per scendere e uscire. Il problema era che essendo anch’esso, lo sperone, un dente definitivo non sarebbe caduto da solo ma si sarebbe per forza dovuti procedere alla sua estrazione!
Si fissò l’appuntamento e dopo diversi giorni ci recammo allo studio per tirare questo dente appuntito. Vi lascio immaginare la reazione di questo bambino di 6 anni appena vide l’enorme siringa utilizzata per l’anestesia: Urla, pianto e fuga tempestiva dalla poltrona del dentista!
Visto che ero irremovibile dal farmi anestetizzare il dentista tranquillizzò la mia custode dicendo che tanto avevamo ancora qualche tempo prima che il dente dall’interno iniziasse a spingere sullo sperone, quindi con calma saremmo potuti tornare un’altra volta per estrarre il dente, quando mi fossero riusciti a convincere. Da quel giorno iniziarono per me i ricatti e i lavaggi di mente più impensabili da parte di tutti i familiari: nonna, custodi, zie mi promettevano i giocattoli più grandi o i dolci più buoni che potessero esistere se solo mi fossi fatto tirare questo brutto dente che mi deturpava il sorriso. Non riesco a contare le volte che scappai nuovamente da quello studio dentistico, perchè appena sembrava che mi avessero convinto, al momento in cui appariva la temuta siringa io urlando e piangendo fuggivo in mezzo allo studio a gambe levate!
Intanto i mesi passavano e il rischio che il dente interno uscisse fuori accavallandosi allo sperone sottostante diveniva sempre più incalzante, complicando ancora di più la situazione.
Tutti in casa erano preoccupati, specialmente la mia nonna, Lucia Barile (che fu la prima di noi in famiglia a recarsi da Mamma Lucia), che ci cresceva e accudiva con tanto amore, tante erano le sue preghiere e invocazioni alla sua Cara Mamma Lucia, ma il mio volere era irremovibile: il dente non lo tiravo perchè quella grande siringa non la volevo neanche vedere da lontano! Ma la Mamma a nostra insaputa già aveva messo tutto a posto al momento giusto perchè come Lei ci ha sempre insegnato: Il tempo dell’uomo non è il tempo del Signore! perchè noi abbiamo voglia ad affannarci dimenticando che Il Signore in un’ora lavora! e così fu!

– Ci fu un viaggio per Mamma Lucia, e la mia nonna si recò a Casa Santa per ascoltare la Parola di Dio, quel giorno la Mamma uscì in mezzo ai Suoi figli e prima di congedarsi e benedirli si avvicinò, in mezzo a tante creature, vicino alla mia nonna e le disse:” Vai a casa figlia mia, che la Mamma oggi appena rientrerai ti farà trovare una bella sorpresa!”
Intanto a Ischia, al ritorno da scuola ero seduto a tavola a mangiare col piatto davanti, lo ricordo come se fosse adesso, ad un tratto e senza una ragione posai la forchetta, guardai la mia custode e dissi:”Andiamo dal dentista perchè oggi mi voglio tirare il dente!”, e la mia custode stanca delle tante volte che era dovuta uscire da quello studio dentistico con me in lacrime mi rispose:” ma mangia e smettila! mi vuoi far fare un’altra brutta figura col dottore? tanto tu dici sempre così e poi scappi via!”, ed io tranquillo come non mai (solo crescendo ho capito che era la Mamma che mi prendeva per mano e mi accompagnava) le risposi:” ma no! io oggi lo voglio tirare davvero!”. Così la mia custode vedendomi così fermo nel mio proposito, subito mi preparò mi mise in macchina e mi portò dal dentista. Appena arrivai nello studio guardai il dentista e gli dissi:” Oggi io mi tirerò il dente, ma tu non mi devi fare l’anestesia con quella grande siringa!”, il dentista sorrise e mi disse:”Ma Michele non si può senza! lo sai che sentirai tanto dolore! è impossibile!”, ed io:” è perchè? vuoi vedere che io me lo tiro senza?”. Mi sedetti sulla poltrona tranquillo e sereno, allora lui (cioè la Mamma!), prese la pinza e iniziò a strattonare e tirare un po per mostrarmi che avrei sentito dolore, ma improvvisamente sentii dentro la mia bocca un forte rumore, simile ad una bottiglia di plastica quando la si accartoccia di botto, ma senza alcun dolore. Il dottore sbalordito si ritrovò lo sperone con tanto di enorme radice sulla sua pinza, guardò il dente, mi guardò esterrefatto, poi guardò la mia custode ed esclamò:”Non è possibile che un bambino si sia fatto estrarre un dente così! senza neanche un po di anestetico!” e ancora ad oggi non si sa spiegare questo accaduto!
Io restai tranquillo e beato seduto sulla poltrona, allora il dottore prese il dentino estratto lo mise in una scatolina di plastica rossa col coperchio trasparente e la mise tra le mie manine dicendo:” conservalo, perchè oggi ho assistito a qualcosa di inspiegabile!”. Come avrei potuto sapere nell’inconsapevolezza dei miei 6 anni che quel dottore mi consegnava uno dei ricordi più belli di tutta la mia vita: la mia prima Grazia ricevuta dalle Sante Mani di Mamma Lucia, che pur di vedere questo Suo figlioletto sorridere con dei bei denti, mi aveva accompagnato e operato Lei stessa!!
Poi, visto che mi stavo seduto comodamente sulla poltrona dentistica senza alzarmi, il dottore mi guardò e disse:”e che c’è?mo non te ne vuoi scappare più?”. GRAZIE MAMMA!

Tornai a casa, la mia custode sembrava rinata dopo essersi risollevata da questa preoccupazione che le causavo, ma io ero impaziente per tutta la giornata e prendevo continuamente quella scatolina col dentino a vista tra le manine, aspettando con ansia il rientro di mia nonna dal pellegrinaggio per mostrarle il trofeo di quella mia “Bravata”!!
Verso le 21:00 di sera sentii aprire la serratura, afferrai la scatolina tra le manine e corsi incontro alla mia nonnina che era apparsa sulla porta dicendo:”Guarda! guarda oggi cosa ho fatto! mi sono tirato quel brutto dente!!”, e mia nonna con le lacrime negli occhi disse:” Grazie Mamma!” poi guardo tutti attorno e pronunciò delle parole all’epoca per me incomprensibili essendo solo un bambino, disse:” Lei me lo aveva detto prima che ripartissi che mi avrebbe fatto trovare una bella sorpresa al mio rientro, LEI VIENE DA DIO!”

Madre mia! come potrò mai rinnegare in tutta la mia vita il Bene, l’Amore, le Grazie e i Miracoli con cui hai ricoperto il mio tetto!! TI VOGLIO BENE, e per sempre mi inchinerò dinanzi al Signore ringraziandoLo per tutta la mia vita del Dono più Grande che mai potessi ricevere dalle Sue Sante Mani: LA MIA DOLCE MAMMA LUCIA!!! GRAZIE MAMMA!!!

Allego l’immagine della scatolina col dentino estrattomi a soli 6 anni per grazia di Mamma Lucia, che conservo gelosamente da 25 anni!!

Pace a tutti voi fratelli e sorelle mie, ed un abbraccio a tutti i miei fratelli e sorelle della Dimora di Dio, che notte e giorno pregano per tutta l’umanità!
Con Affetto, Michele Salvia
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