Testimonianza di Maria Concetta Chiruzzi di Bernalda (Matera)

Pace a tutti sono Chiruzzi Maria Concetta di Bernalda (Matera).
Ho scritto altre volte a questo sito, descrivendo Grazie ricevute dalla nostra adorata Mamma Lucia, per me, i miei familiari, e per tutte quelle creature che a Lei, Mamma Celeste, ho affidato; nelle mie preghiere, e nelle mie invocazioni, La sento vicina quasi fosse una Presenza Fisica; il mio cuore palpita più forte anche in questo momento che scrivo.
Può sembrare una esagerazione, magari considerata una debolezza per il mondo che si fida della ragione; che tutto giustifica con la casualità; come questo difficile momento che l’umanità sta attraversando; le stagioni non ci sono più; per lunghi periodi non piove quindi grande siccità con distruttivi incendi derivati; poi piove a lungo con continue alluvioni, creando disordine alla terra con frane e smottamenti.
Tutte queste cose dalla nostra Mamma Luce, ci sono state annunciate; i disordini della natura, sono frutto del peccato dell’uomo, che non ha creduto alla Buona Novella dell’ultima Apparizione di Maria, avvenuta a Sesto San Giovanni l’11 di marzo del 1970; l’umanità si è allontanata dalla preghiera, non si affida a Dio Creatore di tutte le cose che tutto da e tutto concede; inaridisce il proprio cuore dietro gli studi di scienza e di filosofia, si trincera sempre dietro nuove scoperte, mentre questa umanità scivola sempre di più verso il degrado e l’immoralità.
Mamma Lucia ci ha insegnato di Amare Dio con tutto il cuore e con tutta l’Anima, di metterLo al primo posto nella nostra vita, di pregarLo e di invocarLo nella buona e nella cattiva sorte, e nel momento del bisogno chiedere aiuto, sapendo che non ci abbandonerà mai.
Ho fatto questa premessa, perché la testimonianza che sto per riportare, non riguarda una guarigione del corpo, ma la richiesta per un aiuto materiale, che per molti può sembrare banale, ma per me che l’ho vissuto ugualmente importante, in un momento particolare della mia vita.
Nel mese di marzo 2016, mio marito improvvisamente tornò al Padre; erano momenti molto difficili, mi rivolsi agli uffici AGEA (Ente che gestisce gli aiuti europei agli agricoltori), del mio paese per ottenere il pagamento del PSR di cui mio marito aveva fatto domanda; mi risposero che c’erano dei problemi burocratici che impedivano il pagamento.
Decisi di andare agli uffici AGEA di Roma, lì mi dissero che il pagamento di cinque pratiche erano impossibili da ottenere; mi furono richiesti una serie di documenti, che io non possedevo; non ero nemmeno a conoscenza se mio marito li avesse redatti.
Ero demoralizzata fino al pianto; camminavo ed invocavo continuamente la nostra dolcissima Mamma, affinché trovasse Lei una soluzione al mio problema; mi fermai in piazza San Giovanni; pregai a lungo supplicando il Pronto Soccorso della Mamma, poi salii sul primo bus di passaggio per recarmi alla stazione per tornare a casa; trovai posto a sedere accanto ad una creatura, che vedendomi disperata e con gli occhi gonfi per il pianto, mi chiese cosa mi fosse accaduto.
Velocemente le parlai del mio problema, e lei serenamente mi rispose che lavorava al ministero dell’agricoltura, e avrebbe potuto guardare lei stessa le mie pratiche; ma era arrivata alla fermata che doveva scendere e non avendo tempo per darmi ulteriori informazioni, mi chiese il mio numero di telefono e mi promise che mi avrebbe contattata telefonicamente il lunedì successivo.
Tornata a casa, parlai ai miei figli dell’insuccesso, non avendo ottenuto il risultato sperato e neanche una speranza di possibile soluzione; riferii loro anche di quell’incontro sbalorditivo avuto sul pullman, e loro mi risposero di non illudermi e di non pensarci più.
Il lunedì successivo era giorno 11, giorno dedicato all’Apparizione di Maria, e come di consueto, invitai a casa mia, fratelli e sorelle del nostro gruppo di preghiera per recitare il Santo Rosario; mentre si pregava, squillò il telefono; era la signora che avevo incontrata sul pullman a Roma, che mi chiedeva una serie di documenti per il disbrigo della mia pratica.
Interrotto il collegamento telefonico, rimasi come stordita; il mio cuore era sempre rivolto alla Mamma, che aveva letto la tristezza del mio cuore; aveva raccolto le mie suppliche ed invocazioni, e con tempestività, in una città come Roma a me sconosciuta, tanto grande e caotica, in quel momento tanto triste per la precedente risposta negativa alla soluzione del mio problema, ricevuta dagli impiegati del ministero, mi aveva messo sulla strada una creatura, che lavorava proprio al ministero dell’agricoltura e che senza lucro e senza umani secondi fini, si era impegnata ad aiutarmi a risolvere il mio problema.
Fortunatamente non erano gli stessi documenti che mi avevano chiesto al ministero, in pochi giorni, riuscii a recapitarli ed inviarli via fax; dopo un paio di settimane, ricevetti comunicazione, direttamente dall’ufficio del ministero, che tutte e cinque le pratiche erano andate a buon fine.
Telefonai subito alla signora per ringraziarla e pagarle il disturbo; lei mi rispose che non voleva nulla, che era stato il Signore che aveva voluto farci incontrare per potermi aiutare; mi chiese di non dire a nessuno ciò che aveva fatto per me e di non dare a nessuno il suo numero di telefono.
Dopo qualche mese ricevetti l’accredito di tutta la cifra; nella mia mente, una domanda affiora con insistenza: Chi era quella creatura che incontrai sul pullman? Da come gli avvenimenti si sono susseguiti, ho la certezza che la nostra dolcissima Mamma Celeste, Mamma Lucia, pianificò l’incontro, preparò il cuore di quella creatura ad un’opera di bontà verso una figlia che si trovava in difficoltà, seguendo poi la mia pratica fino al pagamento.
Nel momento che scrivo, sono pervasa da una gioia fuori misura; ancora una volta con fermezza, affermo che chi Ama Dio, e Lo mette al primo posto come la Santissima Mamma nostra ci ha insegnato, e Ama la nostra Madre Celeste, La invoca e La riconosce Messaggera e Avvocata di tutti i figli del mondo, anche i problemi della terra, anche quelli più impensati, trovano soluzione, sollevandoci da pesi che qualche volta possono diventare macigni.
Vorrei fare anche io qualcosa per Te oh dolce Mamma, donandoTi quel Fiore del Pentimento che tanto attendi dai noi, figli Tuoi; Ti offro il mio cuore pieno di mitezza, amore e gratitudine.
Con tanto, tanto affetto Tua figlia Maria Concetta.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle della Santa Dimora di Dio.

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