Testimonianza di Mafalda Vuoso di Barano d’Ischia (Napoli)

Pace a tutti sono Mafalda Vuoso di Ischia (Napoli), voglio raccontarvi il mio primo incontro con MAMMA LUCIA. Era l’anno 1986, mi trovavo in un ospedale di Firenze per cure. Lì conobbi una signora che aveva già incontrato in precedenza la Mamma ed era del mio paese. Incominciò a parlare di Mamma Lucia ma non avevo minimamente intuito la Grandezza di quello che mi aspettava. Incuriosita le chiesi di prenotarmi un posto sul Pullman per il pellegrinaggio successivo che avvenne in settembre. Emozionata e piena di curiosità partii. Arrivammo verso le due di notte e restammo fermi quasi un’ora nel pullman, dopo di che i Fratelli di Casa Santa ci fecero scendere. Non eravamo pochi, vi erano circa quaranta autobus, ci mettemmo in fila ed aspettavamo il nostro turno per essere ricevuti dalla Mamma nella Casetta delle Grazie. Entrai dalla Mamma intorno alle ore 12, e sì, sono entrata, fratelli miei e sorelle mie, ma chi ha aperto bocca?. Erano solo lacrime e singhiozzi! Mamma prese le mie mani nelle Sue e disse: ” Figlia, sei una regina in pantofole, va e torna con la culla tra le braccia”. Da quel giorno non ho perso nemmeno un pellegrinaggio, anche due volte al mese. Come avete compreso, erano sette o otto anni che avevo un compagno e non arrivavano figli e dovunque andassi, una era la parola che mi sentivo ripetere: “STERILE”. Non allego certificati perché ci vorrebbe tutto il sito per raccogliere tutte le cartelle cliniche, ma sono a completa disposizione di tutti gli scettici per dimostrare con carte alla mano quello che dico. Avevo e ho bisogno della Parola della Mamma, Parola Divina che apre il cuore ed entra nell’Anima. Vi chiedete se conoscerLa mi ha cambiato? Si, mi ha cambiato tanto, ora riesco a fare cose che prima non facevo come ad esempio Ascoltare, Confortare ed Aiutare. Mamma mi ha dato Gioia e Conforto. Dal settembre 1986 ne è passato di tempo, per arrivare all’ottobre 1998. Infatti, nel settembre 1997, durante il ricevimento la Mamma mi disse : “Figlia, questo è il nome del dottore -Pavone-“, ed io risposi: “Mamma ma io mi dimentico!” e Lei presa una penna lo scrisse delicatamente nel palmo della mia mano, dicendo:” va, figlia, va”. Dovevo andare all’ospedale di Casa Sollievo della Sofferenza dal Primario di Ginecologia Prof. Pavone, uno degli ultimi figli Spirituali di Santo Padre Pio. Tornata a casa chiamai subito per prenotare una visita. l’Appuntamento mi fu dato per Ottobre dove fui ricoverata per tre giorni. Ritornata a casa, nessuna novità per i tre mesi successivi. Parenti ed amici ci scherzavano su’, ma io nel mio cuore già sapevo che le Parole della Mamma non tornano al Padre se prima non è compiuto ciò per cui Lei L’ha dette. A Febbraio incominciai a soffrire con lo stomaco, avevo nausee, ma sinceramente non pensavo ad una gravidanza, troppo presto. Feci il test Gravidex……….positivo!!! Cari fratelli e sorelle, da sterile, come era possibile senza l’ausilio di medicinali essere incinta? E chi ci credeva? Degli amici e dei parenti, nessuno. Dove non arriva l’uomo arriva il Signore. Ebbene, ritornata a San Giovanni rotondo, mi fecero l’ecografia ma non si sentiva il battito. I dottori dissero che per loro non c’era nessuna gravidanza in atto. “Come?” risposi io “impossibile”. Forte e sicura delle Parole della Mamma insistevo, ma i dottori mi scoraggiavano dicendo che a volte il gravidex poteva dare false positività e confortandomi ripetevano: “su’ signora non si preoccupi.” ed io “no, no, vi sbagliate”. Chiamarono il professore ed egli venne e disse ai dottori di ascoltarmi e di ricoverarmi, di dimettermi solo il giorno seguente se ancora non ci fosse battito. L’indomani verso le nove mi chiamarono per ripetere l’ecografia ed appena appoggiarono lo strumento sulla pancia il battito irruppe così forte che si sentì fino a fuori la sala. Avrei voluto fotografare le facce di quei dottori per mostrarvele adesso. Il Primario ammonendoli disse: “imparate ed ascoltate la signora”. In quel periodo tantissime situazioni dimostravano l’Opera che la Mamma stava compiendo su questa figlia Sua, come l’improvviso ed inaspettato innalzamento del livello dei beta hcg (ormoni della gravidanza). Il primario Pavone, aveva intuito che quella non era una gravidanza come le altre, essendo lui figlio Spirituale del Santo Padre Pio, ma non diceva niente. OTTOBRE 1998, nasce Mariano dopo 11 anni dall’annuncio della Mamma e 19 anni di matrimonio, bello, sano, figlio di Dio e di Mamma. Perché misi il nome Mariano? Stava per venire al mondo, la Mamma stava a telefono con me come faceva spesso durante la gravidanza per confortarmi, gli chiesi come si sarebbe dovuta chiamare la creatura che stava per nascere e la Mamma disse: “non Lucio, ne’ Lucia, ma quello che hai nel cuore”. Gli dissi alcuni nomi e Lei acconsentì che fosse l’ultimo pronunciato, Mariano per l’appunto. Vedete, a volte non basta fare testimonianza, chi vuole credere creda, chi non vuole ne faccia a meno. Tanti di noi hanno sperimentato Mamma sulla loro pelle, tanti altri no e credono lo stesso. Io, nel mio piccolo so chi è Mamma. L’abbraccio e La bacio, la Sento sempre vicino. Sono una Sua figlia e non mi abbandonerà mai. Cosa dirTi Mamma, solo GRAZIE, GRAZIE MAMMA, Grazie di tutto e per sempre Grazie Mamma, Grazie a Te. Dimenticavo, il primario, il Prof. Pavone, prima di uscire mi disse: ” piccere’, ma dimm’ na cosa, chi t’ha mannat cca’?” (picolla, ma dimmi una cosa, chi t’ha mandata qua?) , io risposi : ” MAMMA LUCIA” e lui riprese : ” io lo sapevo che centrava Lei, baci baci “.

 

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