Testimonianza di Fiorentina Ferrante di Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno)

Mi chiamo Fiorentina, vengo da Sant’Egidio del Monte Albino provincia di Salerno, e faccio parte del gruppo di preghiera di Pompei. Anche io, attraverso questo sito, voglio testimoniare che Mamma Lucia è il Dono di Dio.
E’ la Creatura del Cielo che il Padre ha mandato sulla terra per la remissione dei nostri peccati, per esortarci ad essere tutti uguali, tutti fratelli e soprattutto per invitarci a Pregare, una Preghiera che scaturisce dal profondo del nostro cuore e ci mette in comunione con il Padre, nostro Padre. Ho conosciuto la Mamma nel 2007 e da allora è iniziato il mio cammino verso la Casa Santa e posso dire, con assoluta certezza, che non la lascerò mai, perché trovo Pace, Serenità e Amore una volta varcati i Santi Cancelli. Era il 2007 quando diagnosticarono al mio compagno un cancro maligno ed aggressivo alla tiroide. Fu ricoverato d’urgenza all’ospedale di Nocera Inferiore e, quando mi dissero che aveva solo tre mesi di vita, fui presa da depressione profonda e mi cadde il mondo addosso. Dovevano intervenire subito chirurgicamente, per cercare di salvare il salvabile. Il giorno 16-04-2007 fu operato ed io non riuscivo a farmene una ragione. Quella mattina c’era pure mia zia Teresa che, vista la mia angoscia, disse:” Chiama Casa Santa.” Chiamai e subito mi rispose una sorella:” Stai tranquilla, la Mamma è già vicina al tuo compagno. Devi solo avere Fede e Pregare”. Quelle parole mi diedero una carica e calma interiore e, in un angolo, mi misi a Pregare, in attesa di un responso. Dopo 8 ore, lunghissime ed estenuanti, venne fuori il dottore e mi disse di procurarmi una lavagnetta con il gesso, perché lui, il mio compagno, non avrebbe potuto più parlare. Fui presa dal panico e già immaginavo i lamenti del mio compagno. ( Aveva subito, in precedenza, altri interventi e, all’uscita dalla sala operatoria, erano continue le lamentele e le sofferenze). Allora però non fu così: venne fuori calmo e sereno e, mentre noi piangevamo, lui ci faceva segno di non piangere. In quel momento capii la grandezza della Mamma che, pur non conoscendoLa, era entrata dentro di me, ma soprattutto era vicina al mio compagno, che accettava con rassegnazione le cure e quanto era sopraggiunto a seguito dell’intervento ( la respirazione avveniva attraverso un tubicino che gli avevano messo alla gola). Fu dimesso dall’ospedale ed ora in noi c’era il desiderio di conoscere da vicino la Mamma per poterLa ringraziare. Fu proprio così. C’era la Santa funzione e zia Teresa prese due posti per noi, anche se temevo per le condizioni di salute del mio compagno, da poco più di una settimana dall’intervento. Io ero preoccupata ma lui era disteso e sereno, anzi aveva dormito lungo tutto il viaggio. Scendemmo dal pullman che albeggiava e quello che mi colpì fu la vista di un cielo pieno di stelle così luminose e splendenti che facevano da corona alla Casetta delle Grazie ( la capogruppo mi ha spiegato che “Quella” era la Casetta delle Grazie dove la Mamma riceveva tutti i Suoi figli). Il mio compagno, varcato il Santo Cancello, si inginocchiò, baciò per terra e si fece il segno della croce, mentre copiose lacrime gli rigavano il volto. Anche io feci lo stesso, mentre un profumo indescrivibile di fiori ed incenso ci avvolse. Quando la Mamma uscì, piangeva così tanto mentre parlava che tutti noi pellegrini eravamo timorosi e preoccupati. Eravamo tantissimi, ma in quel momento, ebbi la sensazione che la Mamma avesse gli occhi fissi solo su noi due. ( Ho capito in seguito le sofferenze ed il dolore della Mamma, martoriata e distrutta per tutto quello che accade nel mondo). Siamo tornati a casa, mentre una fiamma ardente si accendeva nei nostri cuori, una fiamma che è ancora viva dentro di me e mi da forza e coraggio di andare avanti e affrontare tutte le difficoltà che si presentano nello scorrere della vita quotidiana. La seconda volta che siamo ritornati in Quel Luogo Santo, Mamma riceveva. Eravamo in fila, davanti alla Casetta delle Grazie, con il cuore che ci batteva forte e le gambe che tremavano. Appena entrati ci inginocchiammo e la Mamma, rivolta al mio compagno, disse:” Figlio, tu non dovevi stare qua, già allora dovevi andare in cielo per il brutto male.” Mi venne una crisi di pianto. Ma la Mamma ci baciò e ci abbracciò e, in quell’amplesso, avvertii che il Suo Corpo non esisteva: era morbido come una piuma e le Sue Sante Mani sembravano “ sospese “ dalle Sue Vesti. Fu in quell’istante che la Mamma si trasformò: c’era Gesù che ci sorrideva e ci parlava. Uscimmo dalla Casetta delle Grazie emozionati ed in lacrime, ma felici di essere abbracciati dalla Creatura Celestiale, che tutto da, ma nulla chiede in cambio. Il mio compagno ha lasciato questa terra per tornare dal Padre l’anno dopo e precisamente l’8-4-2008, nell’ospedale di Salerno. Ricordo con grande dolore quel pomeriggio quando la dottoressa di turno mi chiamò e mi disse che dovevo essere orgogliosa del mio compagno che era andato via in silenzio senza alcun lamento o sofferenza. In quel momento capii che la Mamma era accorsa al suo capezzale e l’aveva stretto fra le Sue Sante Braccia. Io ed i miei figli ci inginocchiammo e, se pure con grande dolore, ringraziammo la Mamma, sempre pronta ad accorrere presso tutti quanti La invocano. In quel momento mi tornarono alla mente tutti gli incontri che il mio compagno aveva vissuto con la Mamma, non tralasciando alcuna Santa Funzione. Momento toccante ed emozionante quando noi due insieme passammo davanti alla Mamma per il Santo Sigillo. Sono sicura che anche di lassù lui ci guarda e ci protegge. Sono rimasta sola con due figli, Anna Santa e Francesco, ma Colei che ci dà tanta forza, coraggio, è proprio Lei la nostra Mamma. E’ Lei la nostra Luce, la nostra Ancora di Salvezza; è Lei che ci ha insegnato a Pregare, rafforzando la nostra Fede, ci ha insegnato ad essere buoni ed amorevoli verso il prossimo. Ci parla di Pace, Amore, Fratellanza ed io, quando varco i Santi Cancelli ed entro nella Dimora del Santo Creato, mi sento leggera e in pace con me stessa e con il mio Spirito. La visione della Creatura Celestiale e i Suoi Santi Insegnamenti mi fanno sentire più vicina al Padre, nostro Padre, infondendomi tanta dolcezza. Sono pochi gli anni che ho conosciuto la Mamma, ma sono tanti e tanti i Miracoli e le Grazie che Lei ha elargito a me e ai figli che il Padre mi ha affidato, per cui le parole non bastano per esprimere l’Eterna gratitudine e riconoscenza. Prima di terminare, voglio riportare un’avvenimento Prodigioso al quale io, mio figlio Francesco e zia Teresa, abbiamo assistito appena messi i piedi nella Santa Dimora: il sole stava sorgendo tra i rami dei pini ma era talmente grande che ci ha costretti a soffermarci perché veniva incontro a noi. Era ad altezza d’uomo ed io, dallo stupore, mi sono abbassata tre volte per vedere meglio; all’interno di quella “palla gigante” ho visto un fuoco ardente liquido. Mi sono guardata intorno per verificare se anche altri vedessero quello che stavamo vedendo noi, ma niente. All’improvviso il sole è sparito e il cielo si è coperto di nuvole. Prodigi meravigliosi, solo in Quel Luogo Santo si possono ammirare. Grazie, Grazie Padre per averci Donato la “Luce del Creato”. Grazie , Grazie Mamma per tutto quello che fai e dai ai Tuoi figli. Senza di Te dolce Creatura del Cielo, la nostra vita non ha più senso.

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