Testimonianza di Fernanda Guerra di Novara

Pace a tutti fratelli e sorelle sono Guerra Fernanda di Novara e faccio parte del gruppo di preghiera di Novara.
Da 24 anni mi reco in Casa Santa in pellegrinaggio,nella Dimora di Dio, che Mamma Lucia ha preparato per tutti i Suoi figli; le mie giornate vengono scandite dal desiderio di potere raggiungere quel Santo Luogo, dove la mia Anima viene nutrita e ristorata; ho ricevuto tante Grazie da Dio Padre per intercessione di Mamma Luce; sento il desiderio di riportarne qualcuna, mediante queste poche righe.
Ho capito che la nostra adorata Mamma è la Perla del Paradiso, che Dio ha mandato sulla terra per raccogliere i Suoi figli obbedienti alla Sua Santa Parola; sento di amarLa e con il Suo Santo aiuto sempre di più, perché mi ha guarita nell’Anima e nel corpo; La sento tanto vicina a me, con la Sua Santa Luce illumina la mia vita e mi aiuta a portare i pesi che la quotidianità mi procura.
Dal 1995 ero diventata asmatica cronica, ero obbligata ad assumere quantità considerevole di cortisone tutti i giorni; nel frattempo mi era stata diagnosticata una seria osteoporosi, quindi in aggiunta mi erano state prescritte altre medicine con lo scopo di potere rallentare il processo degenerativo delle ossa.
Ero caduta, avevo avuto delle fratture ossee, la loro guarigione era stata lunga e tanto precaria; il medico mi consigliava di essere molto attenta nel camminare, per evitare ulteriori cadute, che nelle mie condizioni di osteoporosi, potevano procurarmi danni irreversibili.
Avevo paura persino di sottopormi ai controlli periodici, necessari per stabilire la progressione della mia patologia; la mia primaria preoccupazione era quella di non potere partecipare ai pellegrinaggi per recarmi in Casa Santa e ascoltare la Santa Parola di Mamma che mi dava forza e conforto; La invocavo con continuità, non tanto per farmi guarire quanto per darmi la forza per potere raggiungere quel Santo Luogo tutte le volte che da Novara veniva organizzato un Santo viaggio.
Il 19-05-2014 feci l’esame MOC in ospedale; tre giorni dopo ritirai il referto; lo lessi; pensai subito ad uno scambio di nominativo; la diagnosi segnalava un miglioramento che clinicamente non poteva sussistere; ero felice ma timorosa che potesse essere uno sbaglio; mi incamminai a piedi verso casa e dopo qualche minuto, mi sentii avvolta da un profumo che non accennava a diminuire; meravigliata dal perdurare dell’intensità del profumo, mi fermai e guardandomi attorno, non vidi alcuna fioritura, c’erano solo delle piante con delle foglie verdi, che non avevo mai visto fiorire.
Avevo fretta per arrivare a casa, ripresi il mio cammino, ma mi proposi, di tornare in quel luogo con più calma per capire se in vicinanza ci fossero fiori; cosa che feci il giorno dopo, ma non sentii più alcun profumo, ne vidi alcuna fioritura nemmeno nelle traverse adiacenti, che con calma andai a perlustrare.
Dopo qualche giorno ritornai in ospedale, perché volevo parlare con la dottoressa che mi aveva fatto l’esame, ma non era di turno, parlai con un altro medico, al quale chiesi di quanto da 1 a 10 fosse migliorata la mia situazione clinica; mi rispose di pensare che stavo bene, perché incredibilmente si era verificato un considerevole miglioramento.
Consegnai il referto al mio medico di famiglia; meravigliato del risultato mi disse che non c’era spiegazione medica, poteva essere solo un Miracolo.
Ero felice non credevo ai miei occhi, quale grande Miracolo avevo ricevuto; temevo che non fosse vero; non riuscivo ad essere pienamente convinta.
Pochi giorni dopo accadde che in casa, quasi da ferma mi procurai una caduta; mi trovai distesa lunga sul pavimento; mi rialzai, mi guardai, mi toccai braccia e gambe, non avevo nessuna rottura; in quel momento come se una grande Luce avesse illuminato la mia mente, capii che la nostra dolcissima Mamma Luce era intervenuta; provai vergogna per tutti i miei timori e perplessità; la mia poca Fede mi aveva ridotto ad un ruolo peggiore di quello di San Tommaso, che aveva voluto vedere i segni dei chiodi di Gesù per credere che Lui fosse resuscitato; io avevo in mano il referto, la diagnosi dei medici, il dolce profumo che Mamma mi aveva fatto sentire e non era stato sufficiente.
Ancora adesso non riesco a spiegarmi come ho fatto a cadere in casa quasi da ferma e trovarmi distesa lunga per terra; doveva essere forse la prova eclatante che la guarigione, impossibile per gli uomini, era avvenuta per Opera della nostra Divina Mamma e la mia cocciuta cervice non si era ancora decisa a comprendere.
Nel frattempo feci un’altra visita allergologica, a causa di una crisi respiratoria; la dottoressa alla quale consegnai il dossier che riguardava la patologia disse: “Chissà la sua osteoporosi con tutto il cortisone che assume”; lesse i fogli allegati, mi guardò’, ma rimase muta come di chi non sapesse cosa dire; poi si riprese e mi propose di ricoverarmi qualche giorno in ospedale perché voleva farmi fare ulteriori accertamenti, per capire se avessi altre allergie oltre a quelle già riscontrate.
Rifiutai il ricovero, feci comunque i controlli da esterna e gli esami risultarono negativi.
Non ritornai più dal medico per presentare i risultati; non assunsi più medicine, perché finalmente capii di avere dalla mia parte il medico più importante del mondo, Mamma Luce che mi seguiva, mi curava, anche le patologie impossibili all’uomo.
Ti chiedo perdono Mamma Luce; non mi basterà la vita per ringraziarTi, di adorarTi, di lodarTi, per i Miracoli che mi hai concesso; quello più importante di tutti, la guarigione dell’Anima; era chiusa e impietrita; Tu l’hai svegliata, aperta e L’hai guarita.
Grazie all’Eterno Padre per avermi fatto conoscere la Divina Mamma, che con il Suo Amore e la Sua Santa Parola mi ha condotta a Te. Grazie ai fratelli e sorelle di Casa Santa che con le loro preghiere giorno e notte aiutano l’intera umanità.

Allego alla presente documento dell’esame clinico relativo.Fernanda Guerra1

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