Testimonianza di Faustina Tammone della Germania

Pace a tutti fratelli e sorelle sono Tammone Faustina, sono nata a Matera, ma vivo in Germania dal 1966.
Nel 1967 in seguito ad un incidente, mi sono rovinata la spina dorsale, avevo tre vertebre rotte, rischiavo di rimanere su una sedia a rotelle; in Germania sono stata parecchio tempo in ospedale, mi facevano punture alla spina dorsale, erano dolori insopportabili, poi mi hanno prescritto di portare un busto ortopedico per potermi muovere e lavorare.
Per me era iniziato un calvario; il busto necessariamente doveva essere molto stretto, mi impediva persino di respirare; dopo qualche anno, alcuni miei parenti mi hanno consigliato di andare in ospedale a Milano; fui sottoposta ad analisi radiografie, controlli ecografici, Tac, alla fine mi furono fatte le punture alla spina dorsale e prima di dimettermi, mi fecero fare un busto simile a quello che mi avevano fatto fare in Germania.
Il mio calvario continuava; pregavo tanto il Signore e la Madonnina, che mi aiutassero a risolvere il problema, con una famiglia a carico, un lavoro, con una menomazione di quel genere, vivevo l’inferno sulla terra.
Attraverso le mie preghiere e le suppliche, il nostro Signore ha avuto Pietà di me e mi fece incontrare Mamma Lucia; spiego a tutti voi come è avvenuto e in anticipo vi dico, che quando il Signore vuole, trova Lui il modo. Io abitavo in Germania e mai nessuno mi aveva parlato di Mamma Lucia, non conoscevo l’esistenza. Ho dei cugini che abitano a Marzocco ( Senigallia prov. Ancona )che vanno da Mamma Lucia e con la capogruppo di Ancona un giorno parlarono di me e della mia vita vissuta come una odissea di dolore.
A quel punto la capogruppo di Ancona disse a mia cugina, durante un ricevimento, di chiedere a Mamma se potevano portarmi davanti al Suo Santo Divino Cospetto; cosa che mia cugina fece, ma la risposta fu negativa.
Mia cugina rimase rattristata da questo diniego, me l’ho comunicò e anche io rimasi rattristata, ma fu l’occasione per cui parlammo di Mamma, delle Sue Grandezze, di tutte le Grazie che aveva ricevuto per se e tutti i suoi familiari; io comunque rimasi piena di fiducia e di speranza e mi domandavo: “Mamma è una Grande Creatura di Dio, prima o poi ascolterà le mie suppliche e mi permetterà di raggiungerLa”.
Cosa che puntualmente avvenne non molto tempo dopo; fu proprio Mamma a farmi chiamare e permettermi di Varcare i Santi Cancelli di Casa Santa.
Era il 1997, salii sulla corriera della capogruppo di Ancona, portavo con me una cassettina piena di medicine che dovevo assumere tutti i giorni, per alleviare i dolori; quando li vide la capogruppo mi disse : “Lasciale a casa, perché quando saliamo sulla corriera per andare a Casa Santa, le medicine non servono più, è Mamma che ci pensa per le nostre necessità; basta avere Fede ed Affidarsi completamente a Lei”.
Io la guardai attonita, feci finta di consegnarle a una mia parente che mi aveva accompagnata alla corriera ed una buona metà me li trattenni; avevo paura, non conoscevo ancora le Grandezze di Mamma, avevo troppa paura per potermene privare.
Fui ricevuta da Mamma ed appena mi vide disse: ” Ti aspettavo da tempo, dove eri ?”; io ero emozionatissima, non riuscivo a parlare, balbettando le dissi che abitavo in Germania. Mi dimenticai di riferire dei miei problemi e parlai per i miei figli e di una mia cugina che in quel periodo era ricoverata in ospedale, Lei mi rispose: ” per i tuoi figli ci penso Io”, per mia cugina non mi diede risposta.
Mentre mi trovavo ancora a Casa Santa, sentivo che il busto mi dava un fastidio superiore al normale; ho pensato, vado in bagno e lo tolgo per qualche istante; l’ho tolto e mi accorsi che riuscivo a stare in piedi; ho deciso di non rimetterlo, ho pensato, forse Mamma oggi mi fa la Grazia per poterne fare a meno.
Ero raggiante, camminavo e mi muovevo senza busto, mi sembrava di avere le ali e di volare.
Mamma aveva lasciato dentro di me una gioia che traspariva da tutti i pori; giunta a casa a Marzocco ( Senigallia ), i miei mi chiesero come era andata, io gli risposi: “non vedete, cammino e mi muovo senza il busto”.
Il giorno dopo mi alzai dal letto, ero un’altra creatura, mi sembrava di essere padrona del mondo, nessun dolore, nessuna menomazione, decisi di non mettere più’ il busto e da allora, vivo, seguo la famiglia, vado a lavorare , svolgo tutte le attività che vengono richieste ad una madre e sposa , senza alcun dolore.
Dal 1967 al 1997, per trenta lunghi anni ho vissuto da menomata grave, tra atroci dolori e lunghe permanenze in ospedale; Mamma Lucia, La Mamma di tutte le Mamme, la Creatura dell’Impossibile, ha avuto Pietà di me; da allora non l’ho più lasciata e tutti gli anni trascorro un lungo periodo a Marzocco e vado a Casa Santa, tutte le volte che mi è concesso. Quel Luogo mi fa respirare aria di Santità, mi da Gioia entusiasmo e vigore; io voglio gridare a tutto il mondo: ” Dio manda le Sue Creature per alleviare le sofferenze dei Suoi figli nel corpo e fargli gustare le Grandezze del Cielo, far conoscere il Suo Infinito Amore per ognuno di noi”.
In diciotto anni accanto a Mamma, ho capito perché aveva detto di no, quando mia cugina le aveva chiesto se poteva farmi arrivare, perché non ero stata ancora preparata, dovevo capire prima, quale Grande Dono avrei ricevuto, solo nel poter varcare i Santi Cancelli di Casa Santa, dovevo Pregare Dio onnipotente e attraverso la Sua Misericordia e la Sua Grazia, potere arrivare davanti al Santo Divino Cospetto della Mamma; infatti durante una Santa Parola Mamma disse questa frase: ” NESSUNO VIENE A ME SE NON E’ IL PADRE CHE L’HO HA VOLUTO”.
Ora che sto scrivendo mi sento abbracciata da Te Mamma, vivo la stessa emozione di quel primo giorno; vedo la Tua Dolcezza e la mia Anima trova Ristoro; Tu Sei Mamma Luce; prego sempre il Buon Dio che un giorno mi privi del mio velo del peccato, per poterTi vedere nella Tua Essenza; Luce Infinita, Incommensurabile che Illumina tutta l’umanità.
Tua per sempre, Tua figlia Faustina.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa.

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