Testimonianza di Emilia Faccilongo di Lucera (Foggia)

Pace, fratelli e sorelle di tutto il mondo, anch’io voglio unirmi a tutti voi, dare la mia testimonianza per far conoscere la Grandezza della nostra Mamma, “la STELLA che BRILLA sul GARGANO” Luce della mia luce, Respiro del mio respiro, che ha disegnato il cammino della mia vita.
Mi chiamo Emilia Faccilongo, abito a Lucera, sono una figlia di Mamma Lucia dall’età di 5 anni e sin da allora sono rimasta protetta dal Suo Santo Manto in questo Cammino di Fede.
Proprio per questo sento la responsabilità di portare la mia testimonianza, per una delle Grazie per me molto importante, Donate dalla mia dolcissima Mamma.
Una Grazia che ha dato un’ ulteriore conferma dell’Immenso Dono che il Padre ha fatto scendere giù dal Cielo su questa terra, in mezzo a noi: La Sua dolcissima Sposa e Madre, La Donna Vestita di Sole, Luce di Dio, Maria Lucia, Mamma di tutte le Grazie. Tra il 2002 e il 2004 purtroppo per problemi di salute, persi spontaneamente tre creature di quattro mesi di gestazione. Come dicevo prima, sono cresciuta sotto il Santo Manto della Mamma e sono stata RICEVUTA nella Casetta delle Grazie innumerevoli volte, Allattata al Suo Immacolato Seno e ricoperta di Grazie infinite in ogni mio bisogno e necessità. Per queste importanti problematiche che stavo vivendo, con la perdita delle gravidanze, negli ultimi Ricevimenti dalla Mamma, bussavo al Suo Santissimo Cuore e cercavo, io misera peccatora per la mia poca fede, una risposta terrena dalla Mamma, ma Lei continuava a dirmi: “non ti preoccupare figlia, la Mamma prega per te, non ti preoccupare”, ma io continuavo ad implorarLa e a volere una risposta al mio problema. Dopo un po’ di tempo, mi ricoverarono d’urgenza, all’Ospedale di S. Giovanni Rotondo per un ulteriore intervento di isterectomia totale, mi misero in una stanza da sola, stavo molto male, ero sfinita e molto debole e presa dallo sconforto e dal dolore di aver perso un altro figlio, iniziai a parlare con l’immagine di S. Padre Pio che era in un quadro posto innanzi al mio letto e gli dissi: “ecco sono venuta a morire in casa tua e nemmeno tu mi dai una risposta, aiutami, diglielo Tu alla Mamma di aiutarmi, Tu che Sei così devoto a Lei, Ti ascolterà”. Nella mia mancanza di fede, pensavo dentro di me, a Padre Pio che è un Santo, Mamma Lucia che è la Madonna delle Grazie, lo avrebbe sicuramente ascoltato e dato una risposta, rispetto a me che sono una verme di terra, e con i lacrimoni agli occhi continuavo a dirgli: “chiedilo alla Mamma per me, Invoca la Mamma per me, intercedi a Mamma Lucia per me”.
L’indomani mattina che dovevano operarmi, fui portata in sala operatoria, mi fecero l’epidurale, ma a causa di un urgenza, i medici e le infermiere improvvisamente sparirono dalla sala operatoria e solo due ore dopo un’infermiera mi riportò nella mia stanza senza operarmi. Dopo un po’, venne una Donna tutta vestita di bianco che pensai fosse un’altra infermiera, e mi disse che c’era un frate che mi aspettava per parlarmi in una stanza in fondo al corridoio. Aspramente risposi che non volevo parlare con nessuno, ma lei insistendo rispose: “TI ASPETTA DEVI ESSERE RICEVUTA”. Mi alzai di soprassalto nel sentire la parola “RICEVERE”, pensai subito a qualcosa di Grande, perché solo la Mamma “RICEVE”  ogni Creatura figlia Sua, mi alzai e mi avviai in fondo a quella stanza e mi accorsi che camminavo, non avrei mai potuto alzarmi dal letto e camminare a causa dell’epidurale che mi fu eseguita due ore prima, avevo insensibilità dal torace fino ai piedi e due gamboni che sembravano di gomma, fisicamente non sentivo nulla. Appena entrai in quella piccola stanza, c’era tanta Luce ed un frate con il cappuccio che gli copriva il volto, notai le due enormi mani e i grossi sandali ai piedi.
C’era un inginocchiatoio e lui era alzato vicino ad esso, istintivamente mi inginocchiai con tanto timore, poi sbattendo il pugno sull’inginocchiatoio, gridando con una voce arrabbiata, mi disse: “Uagliò ma tu che vuò da me, sappi che la Mamma toia è pure la Mamma meia”, (Ragazza ma che cosa vuoi da me, sappi che la Mamma Tua e pure la Mamma mia). Non mi resi conto di ciò che mi stava accadendo, tornai scioccata in stanza ed iniziai pian piano a prendere atto dell’accaduto, chiesi dell’infermiera che mi aveva convocata per andare dal frate, ma nessuno di loro la conosceva e raccontai ciò che mi era accaduto poc’anzi, ma increduli risero di me, piansi perché nessuno mi credeva e tutto rimase dentro di me, così dopo gli ultimi accertamenti, fui dimessa.
Grazie alla Mamma non subii più quell’intervento che poi seppi dagli stessi medici, che non avrei mai potuto superare, mi sarebbe stato fatale, e da allora non ebbi più problemi di nessun tipo, ne ho mai più effettuato visite al riguardo.
Al ritorno a casa, telefonai a Casa Santa per ringraziare la Mamma e la Santa sorella che mi rispose fu contenta che finalmente fossi uscita dall’ospedale, poi le raccontai di quel momento così forte dell’incontro con S. Padre Pio confermandomi tutto e dicendo: “hai sempre bisogno di farti dire le cose due volte”.
Questa è una Grande testimonianza che ho voluto rivelarvi, è un tesoro che ho tenuto nascosto per anni, ma che oggi voglio condividere con voi, scrivere a caratteri cubitali a tutto il mondo per Glorificare e innalzare la nostra dolcissima Mamma che S. Padre Pio parlando a questa creatura, conferma la Grandezza di Mamma Lucia.
Gloria alla Luce di DIO, Maria scesa dal Cielo con il Nome di Lucia, per portare Luce nei cuori dei figli, Sei Dono d’Amore per l’uomo, Luce del mondo, guida i miei passi sul Cammino di Luce .
Con Amore Emilia.

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