Testimonianza di Ciro Di Vuolo di Scafati (Salerno)

Pace a tutti sono Ciro Di Vuolo di Scafati (Salerno), voglio ancora Glorificare la nostra Grande Mamma condividendo con tutti voi le Sue grandezze, Lei che Guida i figli passo passo nei bisogni e necessita sia corporali che Spirituali.
Era il 1987, avevo 19 anni ed ero da poco fidanzato con la mia attuale compagna Lucia. Soffrivo sin da piccolo di attacchi di panico molto forti, da rendermi condizionato nell’avere sempre bisogno di una compagnia quando mi spostavo in macchina  soprattutto nel traffico.
Avevo bisogno di avere punti di riferimento in caso di attacco di panico, da poter correre da qualcuno che conoscessi. Mi sentivo morire in quei momenti di panico, sarei stato capace di lasciare la macchina per strada e scappare via con il cuore che mi saltava dal petto. Mi affidavo in ogni mio spostamento alla Mamma che mi accompagnasse, quando arrivavo a destinazione, mi abbandonavo nelle sue Braccia Spiritualmente, sentendomi fragile e schiavo di tutto ciò.
Siccome ero da poco fidanzato avevo vergogna di raccontare a Lucia di questa mia grande difficoltà. Fu così, che un bel giorno, la nonna della mia fidanzata, influenzata, gli chiese aiuto di provvedere ad alcune faccende domestiche presso di lei. Così Lucia mi chiese di accompagnarla ad Ercolano, zona di Napoli altamente trafficata e caotica. Il fatto mi agitava, ma avevo comunque la sua compagnia. Mio cognato, si aggregò con noi dovendo andare un paese vicino. Al momento entrai in grossa agitazione e per strada cercavo di convincere Lucia, senza fargli capire la mia difficoltà, di venire prima con me ad accompagnare il fratello e poi di recarci insieme  dalla nonna. Ma lei fu determinata a volere scendere prima, perché la nonna in difficoltà aveva urgenza di lei. Mi arresi alla situazione chiamando dentro di me l’Aiuto della Mamma. Lasciata Lucia ad Ercolano, speravo ardentemente di non trovare traffico. Cosa veramente impossibile essendo luoghi ad alta densità di popolazione e di traffico frenetico. Lasciato mio cognato, iniziai in un primo momento a correre, quando mi ritrovai imbottigliato in un ingorgo stradale. Entrai immediatamente in panico, mi sentivo morire, il cuore mi scoppiava ed ero terrorizzato, iniziai a chiamare ad alta voce la Mamma, rivolgendomi alla Sua foto che avevo attaccato su di un lato del parabrezza della macchina, dicendogli di venire subito in mio soccorso. Non passo che pochissimi minuti, quando mi bussarono al finestrino, abbassai lo stesso e vidi due donne che, sorridendomi con dolcezza, mi dissero:” bel giovane vuoi accompagnare questa Signora ad Ercolano?”. Allargandosi l’una dall’altra, uscì dietro di loro una donna più anziana, che non guardai in modo specifico, mi sentii fortemente sollevato e dissi subito di si. Per strada riuscii a dirgli solo dove andasse e lei rispose, con tono cadenzato e fermo: ” dai miei Figli”.
A me andava tutto bene, avevo la compagnia, arrivati ad Ercolano dovevo lasciare la donna nelle vicinanze del palazzo della nonna. Ad un tratto, ritornò fortemente dentro di me l’ansia di dove avrei potuto parcheggiare la macchina, cosa impossibile da trovare in quella zona piene di auto parcheggiate lungo la strada, mi sentii dentro di nuovo male. Non finii nemmeno di pensare a tutto ciò, quando la donna, con tono autoritario mi disse: “fermami qui, tu vai in fondo lì, gira e parcheggia la macchina”. Scese ed io proseguii come lei mi aveva detto. Guardai un momento nello specchietto retrovisore per vederla, ma non la vidi. Feci circa 200 metri, girai a sinistra, un unico posto di parcheggio, sul lato del cancello della nonna, era libero per me. Fu li che capii tutto, come quando uno si sveglia da un sogno, quelle due donne vicino al finestrino le avevo visto solo io, la Donna che ho portato in macchina “Era la Mamma”, era venuta Lei in persona a farmi compagnia, ho portato in macchina la Mamma con me.
Quanto Sei Grande Mamma non ci lasci mai soli, come la chioccia cura suoi pulcini e li ripara dalla tormenta ed è pronta a dare la vita per i suoi pulcini, così Tu oh Mamma Ti Sei Donata e Ti Doni fino in fondo per la Salvezza di ogni figlio Tuo, soccorrendolo e rialzandolo in ogni sua difficoltà . Ed è sempre Grazie alla Mamma, che poco tempo dopo, mi ha Donato la Grazia di guarire completamente da questi forti attacchi di panico. Grazie Mamma, Grazie Padre, con tutto l’Amore Vostro figlio Ciro.

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