Testimonianza di Ciro Ambrunzo di Scafati (Salerno)

Pace a tutti, mi chiamo Ciro Ambrunzo ho 37 anni e sono di Scafati (SA) ma per motivi di lavoro vivo a Potenza. Sono quasi 17 anni che vivo questo immenso Cammino di Fede e di quel giorno che sono arrivato da Mamma Lucia, il 22 aprile 1998, ho capito che era la mia rinascita, quindi per me il 22 aprile è il mio vero compleanno, perché la Nostra Mamma ci ripartorisce al Signore. Eppure, io sono uno di quelli che voleva fare il San Tommaso , quindi credere solo vedendo ma subito capii che qui c’era qualcosa di diverso e di unico. Avrei da raccontare tantissime Grazie ricevute dalla Nostra Mamma in questi anni, ma la Grazia più grande, che è la Grazia delle Grazie è quella Spirituale. Prima di quel giorno del 1998, sapevo dell’esistenza del Signore e della Madonna ma non più di tanto, li conoscevo solo grazie alla mia famiglia che mi aveva educato e insegnato a vivere la religione cattolica. Stranamente da subito, già dal giorno successivo dopo il primo incontro con la Mamma, iniziai ad avere il bisogno e il desiderio di leggere la Bibbia e di pregare cosa che non avevo mai fatto prima, e ancora di più, il desiderio di andare alla Santa Messa, non solo per ascoltarla ma viverla. Quando giunsi a Casa Santa avvertii subito una sensazione di Pace e di Fratellanza mai provata prima. Quel giorno come segno di penitenza per i nostri peccati terreni indossavamo tutti una tunica di sacco, la Santa Tunica, e a quell’immagine di tanti pellegrini con la Tunica di sacco addosso esclamai : “Mi sembra di stare in Paradiso”. Tornando a casa sentivo già nostalgia e il desiderio di tornare quanto prima per rivivere quella dolce Pace, quell’Amore e                 l ’affetto fatto di fratellanza dato dagli altri pellegrini , senza nemmeno conoscermi. Dopo pochi giorni e precisamente il 5 maggio 1998 mi trovai ad assistere ad una cara persona in ospedale che aveva avuto un malore dovuta ad una forte emorragia, che seriamente preoccupava. Io mi dicevo che non era possibile che un uomo a solo 47 anni potesse rischiare la vita per un’emorragia. Dopo due notti passate in ospedale iniziai ad invocare la Mamma e dissi: ”Mamma Tu che Sei così grande pensaci Tu”. Premetto che quella sera, la moglie di questa persona ricoverata, aveva parlato col primario chiedendo quanti giorni ancora doveva restare lì in ospedale ma la risposta fu dura e a voce alta, quasi urlando :”Signora restera’ ricoverato ancora per parecchio tempo, si rende conto che suo marito è vivo per miracolo?” . Quella notte invocavo Mamma di continuo e per un attimo mi sdraiai nel letto vicino a lui, che si era quel giorno liberato e invocai fortemente la Mamma guardando il soffitto della stanza. Io ero molto preoccupato per questo amico che stava male e ogni 5 minuti gli fissavo il suo viso per vedere se respirava bene o aveva difficoltà, proprio in quel momento girandomi e alzandomi dal letto dove mi ero appoggiato, mi accorsi che al posto del viso del mio amico c’era il volto della Mamma che sorrideva tantissimo. Il tutto durò circa una trentina di secondi non di più. Restai senza parole, imbambolato, avvertivo una grossa Pace e cercavo di pulire gli occhi pensando che stavo immaginando ma mi voltai più di una volta ma il viso di Mamma non andava via, quel volto rideva sempre di più. Riconobbi subito la Mamma dai riccioli dei capelli che sono ai lati del suo viso. In quel momento non potevo capire cosa stava succedendo ma una cosa la percepii subito che stavo avendo conferma che la Mamma, vista pochi giorni prima, solo da Dio poteva venire. La mattina alle 08 arrivò la moglie del mio amico e nello stesso tempo entrò il medico nella stanza che stava per terminare il turno di lavoro ed essendo un medico molto scrupoloso, faceva l’ultimo giro del reparto prima di andare via. La prima cosa che disse chiamando per nome il mio amico ricoverato: ”Che ci fate ancora qui, state bene ve ne volete andare? Domani uscite”. Giustamente la moglie del mio amico non capiva e pensava che il Medico stesse scherzando o era impazzito visto che, solo la sera prima aveva detto che il marito sarebbe restato ricoverato lì e se tutto andava bene per almeno altri 15 giorni. Fu in quel momento che collegai e capii quel sorriso immenso che proveniva dal quel Dolce Viso della Mamma, era il momento della guarigione . In quel momento il San Tommaso che c’era in me cessò e andò via, me ne vergognai verso il Signore che non avevo capito subito della Grandezza della Mamma e di scatto l’amore di Mamma iniziò a prendere la mia vita, rendendola diversa e unica. Ho avuto tantissime difficoltà in questi anni, fortunatamente non di salute, ma Mamma mi ha dato tutto e mi ha fatto capire che piccola o grande ognuno ha la sua croce, ma quel peso è stato tante volte alleggerito dalla Sua Santa Mano che rende tutto meno pesante e più semplice. Mamma mi ha insegnato a mettere al primo posto il Signore e la Preghiera come unica arma e medicina per tutto. Un giorno tutti sapranno chi è Mamma e io voglio essere testimone di questo grande Disegno anche perché, in una funzione importante, quella dell’Epifania, il Signore mi fece vedere chi è veramente Mamma nella Sua Essenza Spirituale e capii che non ci resta che fare un grosso passo indietro e chiedere perdono al Signore per quanto male gli facciamo, ma Lei continua a darci tutto fino in fondo e anche oltre. Con la Mamma il Disegno di Dio si è completato e adesso tocca a noi decidere da che parte stare. Ecco la nostra Mamma, Amore infinito che solo quella Mamma può dare in quel modo. Santa Pace a tutti e grazie Signore per questa testimonianza e per averci Donato la Mamma, a noi indegni peccatori.

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