Testimonianza di Antonio Caterino di Acquaviva delle Fonti (Bari)

Pace a tutti fratelli e sorelle di ogni angolo del mondo.
Il mio nome è Antonio Caterino, risiedo ad Acquaviva delle Fonti, Bari.
Ho 50 anni ed oggi il mio cuore stracolmo di gioia, pulsa irrefrenabilmente nello scrivere queste righe per mettervi a conoscenza della grandezza della Gloria di Dio, Mamma Lucia, la Buona Novella di Sesto San Giovanni, l’11 marzo 1970, l’ultima Apparizione della Vergine Maria, dopo quella di Lourdes e Fatima, non ce ne saranno altre.
Non sono degno di scrivere e raccontare tutto quello che la Madonna disse di Mamma Lucia quando apparve alle sei donne, le Sue Sante Parole le trovate nel sito dedicato; la sola cosa che con umiltà posso fare, è quella di condividere con voi tutti la mia testimonianza diretta della Grandezza e Potenza di Dio, nostro unico Padre, e della Sua Gloria, Mamma Lucia, nostra unica Madre, quando ebbi il privilegio di incontrarLa per la prima volta.
Negli anni 80 frequentavo l’Istituto Tecnico di Ragioneria e tra i banchi di scuola conobbi una ragazza meravigliosa che in seguito sarebbe diventata la mia compagna di vita.
Fu lei a parlarmi ed a mettermi al corrente dell’esistenza di Mamma Lucia.
Facevo sport a livello dilettantistico e su un terreno di gioco mi infortunai al ginocchio giocando a calcio. I medici non avevano perfettamente capito l’entità del danno che avevo subito, mi diagnosticarono una leggera distorsione e tolta un’ingessatura iniziale (all’epoca era ancora in atto, oggi non più) di 20 giorni, dopo un ciclo necessario di rieducazione, ripresi a giocare.
Nella fase di riscaldamento non accusai nessun problema ma durante la partita di calcio, a gioco quasi fermo e senza aver subito nessun contrasto, caddi a terra come un sacco vuoto; il mio ginocchio cedette con un acutissimo crac!!!
Trasportato in ospedale, dopo vari esami, controlli ed il consulto ultimo con uno specialista ortopedico, si giunse al responso finale, drammatico:
Legamenti completamente fratturati e menischi lesionati.
Mi sottoposi ad un delicatissimo intervento chirurgico e la relativa ricostruzione dell’arto con l’ausilio di un tendine del ginocchio stesso, incanalato attraverso le ossa e fissato ai punti estremi con delle viti a brugola.
Seguì un lungo e duro periodo di riabilitazione, durante il quale facevo davvero tanta fatica a far riprendere la funzionalità del ginocchio e quindi a camminare.
Per diverso tempo feci uso delle stampelle, indispensabili per muovermi.
La disperazione cresceva, i giorni passavano inesorabili e i miglioramenti erano pochissimi.
Dopo i tanti racconti su Mamma Lucia, la mia compagna mi propose di fare un pellegrinaggio in Terra Santa e, dato che una zia sua parente era, ed è ancora, una capogruppo, non ci pensai su due volte a partire con il pullman di Brindisi.
La difficoltà enorme era si lo spostarmi con le stampelle, ma soprattutto quella di salire e scendere dal pullman; davvero un’impresa difficile e dolorosa!
Ma non desideravo altro, sentivo in cuor mio la necessità assoluta di “correre” da Mamma Lucia, di stringermi nelle Sue Braccia, di affidarmi totalmente a Lei. Lì, dove l’umanità intera ha ricevuto e continua ancor oggi a ricevere Grazie e Miracoli.
Sotto il Suo Santo Mantello, Mamma Lucia ci Ama, ci Protegge, ci Ripara da tutti i pericoli di un mondo che corre imperterrito e senza scrupolo alcuno per i beni della terra, ignaro che va incontro ad una fine disastrosa ed indescrivibile.
Mamma Lucia invece ci guida e ci conduce verso il Nuovo Mondo che con il Signore ha preparato per i Suoi Figli, per tutti coloro che attraverso la quinta parte di un granello di sabbia di Fede nel cuore, si adoperano con Perseveranza, Tempo e Fiducia ad arricchire la propria Tesoriera per meritare la Salvezza nel Santo Sinedrio.
Giunto in località Pila Rossa, era la primavera del 1984, sceso dal pullman ebbi la sensazione meravigliosa di essere in un posto di Pace assoluta, consapevole di aver trovato ciò che avevo sempre cercato nella mia vita.
La Casetta delle Grazie dove Mamma Lucia riceveva ed ancor oggi riceve, mi illuminava gli occhi e dopo aver atteso con trepidazione, arrivò il mio turno per essere ricevuto.
Mi avvicinai molto lentamente a causa della mia condizione fisica, le stampelle erano più pesanti del solito ed avevo il cuore che batteva a mille.
La mia compagna mi stringeva forte il braccio come a darmi coraggio, fu lei ad entrare e a inginocchiarsi per prima davanti a Mamma Lucia, d’altronde era già stata in quella Celestiale Casetta; per me era la prima volta.
“Inginocchiati Antonio”, disse Mamma Lucia guardandomi con immenso amore.
Già qui, sentendo la Sua Voce soave pronunciare il mio nome, rimasi impietrito, esterrefatto e sbalordito…non avevo mai incontrato Mamma Lucia prima di quel momento, eppure Lei mi chiamava col mio nome!!!
“Mamma non riesco”, le risposi, mostrando con timidezza mista a timore, le stampelle che mi reggevano a fatica. Furono le uniche parole che pronunciai durante tutto l’incontro.
“Inginocchiati Antonio”, mi ripeté.
Come per incanto appoggiai ambedue le stampelle ad un lato della parete e mi inginocchiai; non avvertivo più nessun dolore.
“Figlio, devi baciare la terra su cui cammini e ringraziare il Santo Padre notte e giorno, perché a quest’ora dovevi stare su una sedia a rotelle”, aggiunse Mamma Lucia.
La mia compagna cominciò a piangere a dirotto e il suo pianto continuò per tutto il giorno; di contro, non riuscivo a capacitarmi, a darmi una spiegazione, a prendere consapevolezza di ciò che era accaduto: un Miracolo!!!
Ancora sbalordito e quasi incredulo della straordinarietà dell’evento, dopo aver salutato e ringraziato Mamma Lucia per la Grazia ricevuta, uscii dalla Casetta con le mie gambe e con le stampelle sotto un braccio, circondato dallo sguardo meravigliato di tutti i fratelli e le sorelle presenti.
Per tutta quella Santa giornata mi sentii come avvolto in un Mantello pieno di Calore, di Amore e di Gioia immensa. Come mi disse Mamma Lucia, dovevo ringraziare il Santo Padre, notte e giorno; lo faccio tutt’ora, lo farò per sempre!
Al mio ritorno i miei custodi, i medici e i fisioterapisti tutti, dovettero ricredersi ed ammettere con stupore che la mia guarigione era fonte di un Miracolo.
Fratelli e sorelle, non vi chiedo di credermi, sarebbe presuntuoso, ma soltanto di prestare un po’ di attenzione; non chiudiamo gli occhi per sognare un futuro che non esiste. Teniamoli bene aperti ed apriamo il nostro cuore.
Abbiamo atteso per secoli la venuta del Signore, volevamo vederlo, e quando si è fatto uomo non lo abbiamo riconosciuto, mettendolo in croce.
Quindi il Signore ci ha fatto Dono della Sua Gloria, Mamma Lucia, che per 45 anni ha ricevuto fiumi di popoli, Maria discesa dal Cielo su questa terra per salvarci e metterci al corrente del Nuovo Mondo che insieme a Dio ha preparato per i Suoi figli; e cosa abbiamo fatto? L’abbiamo lacerata per i troppi peccati della terra.
Tutti a chiedere Grazie e Miracoli per il corpo, ma conoscere Dio invece?
L’umanità è andata oltre superando ogni limite e confine; si deve tornare indietro!!!
La strada che conduce alla Salvezza Eterna, l’unica, non ce ne sono altre…è quella di fare un grande Pentimento, di mettere in atto la Carità e di arricchire con le nostre Opere la Santa Tesoriera; giungerà per ognuno di noi nel Santo Sinedrio il momento del Verdetto, nemmeno il Signore e la Mamma potranno giudicarci.
Sulla Bilancia del Perdono, saranno solo le nostre Opere a garantire per noi.
Se invece sulla Bilancia, la Santa Tesoriera risulterà vuota, saranno eterne, durissime ed inimmaginabili le tribolazioni che ci spettano.
Fratelli e sorelle, a chi crede e a chi non crede, non importa, ognuno con la propria Coscienza; ma nessuno mai fino ad oggi ci ha fatto conoscere bene e meglio di altri il Signore, nostro unico Dio, come ci ha parlato e ci parla tutt’ora la Mamma, Mamma Lucia, la Mamma dell’Amore!!!
Perché? Perché Dio Padre e Dio Madre sono Pari Pari, in Cielo e nel Nuovo Mondo.
Fratelli e sorelle, se ai figli che il Signore e Mamma ci hanno donato da custodire, insegniamo le ricchezze del Cielo, essi potranno salvarsi ed avere la vita Eterna.
Al contrario, se gli insegniamo le ricchezze della terra, patiranno dapprima sofferenze e poi ci verranno strappati da un mondo distrutto dal peccato che corre verso la sua fine.
Fratelli e sorelle, abbandoniamo le falsità e tutte le illusioni di questa terra ed aggrappiamoci con la quinta parte di un granello di sabbia di Fede al Cuore di Mamma e del Signore.
Grazie Padre, grazie Madre, grazie Gesù; per i vostri Santi Meriti ed insieme a tutta l’umanità, Degnatevi di entrare nelle nostre indegnità.
Fratelli e sorelle di ogni angolo del mondo, adoperiamoci con Perseveranza, Tempo e Fiducia soltanto per il Padre nostro e la Madre nostra.
Ce la possiamo fare….
Con immenso amore, Vostro Figlio, Antonio.

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