Testimonianza di Anna Quaraniello di Paestum (Salerno)

Pace fratelli e sorelle, mi chiamo Anna Quaraniello e sono di Paestum (Salerno), voglio dare testimonianza della Grandezza e dell’Amore della nostra Mamma Lucia che non mi ha mai fatto mancare il Suo Santo aiuto. In ogni momento della giornata ho sempre sulle mie labbra il Suo Santo Nome e nei momenti del bisogno sento inconfondibile la Sua Santa Presenza accanto a me. Circa sei anni fa ebbi un forte malore, mi portarono subito all’ospedale di Vallo della Lucania, dove mi fu diagnosticato un gravissimo infarto in corso con poche ore di vita. Io ero cosciente, mi portarono in sala di rianimazione e mi misero subito sotto terapia, la situazione diventava sempre più critica per la comparsa di un edema polmonare, stavo molto male ed ero in fin di vita. Mia figlia Adele telefonò subito alla capogruppo per far chiamare Casa Santa e chiedere il Santo Pronto Soccorso della Mamma. Io ero sempre cosciente e verso le due di notte vidi sulla parete, di fronte a me, comparire un quadro con l’immagine di Mamma in tutta la Sua Persona che si staccò dal quadro e venne verso di me ai piedi del mio letto, appoggiò le Sue Santi Mani sul bordo del letto, mi sorrise e con cenno della testa annuì come per dire “ Non preoccuparti andrà tutto bene “. Poi si allontanò verso il corridoio, nella corsia, dove c’erano tutti gli altri ammalati, La seguii con lo sguardo fino a non vederLa più. Passai quindi la notte con grande meraviglia dei medici che sbalorditi, videro sotto i loro occhi il Miracolo, le poche ore di vita divennero sempre di più, poterono così sottopormi ad intervento chirurgico e conseguente periodo di terapia. Grazie Mamma che mi hai strappato dalla morte donandomi nuova vita. Gli stessi medici, infatti, esterrefatti mi dissero che avevo avuto un Grande Miracolo e che dovevo portare un cero alla Madonna. Dopo circa tre giorni dal ricovero, ero ancora in ospedale, mia cognata Maria, che era stata a Casa Santa, mi portò un pezzo di Pane Benedetto, io ne feci tutti pezzettini e, anche se il mio camminare era stentato con piccoli passettini, andai distribuendoli a tutti gli ammalati, parlando loro di Mamma e dicendo: “ Questo è il Pane di Casa Santa, il Pane di Mamma Lucia “. Così facendo, arrivai in un’ultima stanza, dove vi erano due lettini, uno solo occupato perché l’altra donna era stata dimessa quella mattina. Diedi anche a quest’ultima il pezzettino di Pane e quando gli parlai di Mamma, lei mi disse: “ A proposito, l’ammalata che è stata dimessa stamattina, mi ha raccontato che il giorno prima stava male e soffriva molto. Nella notte aveva visto in sogno una Madonna col Manto nero e sotto, tutt’intorno al Vestito, stelle di luci, le aveva parlato dicedendole per tre volte – dici: Mamma aiutami! – e lei dopo la terza volta, ripetette l’invocazione – Mamma aiutami! – e stamattina, con la meraviglia dei medici, vedendola non più sofferente, ma serena e fresca come una rosa, è stata dimessa e andava chiedendo a tutti, chi potesse essere quella Madonna con il Manto nero”. Dopo aver ascoltato questa meravigliosa testimonianza, spiegai alla signora che era la Mamma con la Sua Santa Mantella nera, la Mamma della Luce che porta Ristoro e Grazie a tutti gli ammalati a tutti i figli Suoi di tutta l’umanità. Grazie Mamma per tutte le Grazie che ci doni, per averTi vista con i miei occhi peccatori, per la vita che mi hai donato, per le Grazie che doni a tutti i figli Tuoi che non Ti conoscono ma che a Te appartengono. Cari fratelli e sorelle del mondo, come si può rimanere impassibile davanti alla Gloria di Dio, Lei è scesa sulla terra per preparare la Via al Figlio che torna, ma il mondo preferisce credere alle pazzie e non all’evidenzia della Verità che brilla radiosa di Luce ed Opera sotto gli occhi di tutta l’umanità. Mamma il cero Te l’ho portato, quel cero sono io che a Te mi dono, perché ho conosciuto la Madonna in Persona e a tutto il mondo voglio gridarlo, tutti possono goderTi e ricevere, soltanto dicendo, con quella quinta parte di un granello di Fede Vera che Tu ci hai insegnato, “Mamma aiutami” che Tu cori corri ai figli Tuoi, li stringi al Tuo Cuore Immacolato e strappi Grazie e Miracoli al Padre Tuo, al Figlio Tuo. Dopo che la Mamma mi fece riprendere per la Sua Santa Grazia, al primo pullman in partenza per essere ricevuti corsi da Lei e, appena entrai nella Casetta delle Grazie, a Braccia aperte mi accolse dicendomi: “ Ti ho fatto diventare una bambina “, io la ringraziai e Mamma ancora: “Ti ho fatto mancare nulla?” io dissi: ” No Mamma “ e Lei mi abbracciò e mi baciò.
Correte tutti fratelli e sorelle del mondo alla Dimora di Dio che Maria ha fondato sul Gargano, lì troveremo la Mamma che a Braccia aperte raccoglie i figli Suoi di buona volontà e all’incontro con il PADRE LEI CI PORTA. Un bacio a tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa che Ardono di Amore e Carità della Mamma e donano preghiere e Respiro a tutta l’umanità.

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