Testimonianza di Eugenia Simonetti di Crispiano (Taranto)

Pace a tutti fratelli e sorelle, sono Simonetti Eugenia di Crispiano (Taranto) e faccio parte del gruppo di preghiera di Martina franca.
Sin dal 1987, mi reco in Casa Santa da Mamma Lucia, ho ricevuto tante Grazie, alcune di queste già riportate su questo sito, ma sono stata anche testimone di avvenimenti particolari, uno di questi ve lo riporto.
Era il 1995, giornata di ricevimento; Mamma Lucia aveva ricevuto tutti i figli presenti nella Casetta delle Grazie; era uscita e si era diretta verso il Santo Cenacolo, dove intratteneva ancora i pellegrini con la Sua Santa Parola.
Prima che entrasse, Mamma Lucia si fermò, perché stava passando un fratello di Casa Santa che teneva al guinzaglio un cane bianco della dimensione di un maremmano; il cane era molto inquieto, tirava e strattonava, perché voleva raggiungere la Mamma.
Mamma rivolgendosi al fratello gli disse di slegarlo, e il cane di corsa la raggiunse; si fermò davanti alla Mamma, si inginocchiò con entrambe le zampe, e con la testa china verso il selciato, rimanendo in quella posizione di immobilità.
Mamma gli accarezzò a lungo la testa e gli disse di alzarsi; il cane non si alzò con il corpo ma alzò solo la testa e la guardò fissa nel Volto; la Mamma insistette, il cane si alzò, si mise seduto e lentamente e con molta cautela appoggiò le due grosse zampe sul Petto della Mamma.
La Mamma lo strinse forte a se, gli strofinò la testa e gli disse: ” Adesso vai”; il cane felice in volto si allontanò velocemente, raggiunse il fratello che gli rimise il guinzaglio.
I presenti assistemmo con il fiato sospeso; abbiamo vissuto prima momenti di vero panico per la paura che il cane con la sua grossa mole potesse urtare la Mamma, poi a seguire momenti di gioia, commozione e grande stupore insieme, riflettendo sull’avvenimento a cui eravamo stati testimoni.
Erano trascorsi otto anni, dal mio primo incontro con la Mamma; ero stata ricevuta tante volte nella Casetta delle Grazie, e avevo ricevuto Grazie e Miracoli per me e famiglia; ma il cane aveva capito che davanti a se si trovava la Regina del Creato, e a Lei si era prostrato con amore e devozione, mentre noi tutti presenti, con la nostra durezza di cuore, pensavamo di risolvere i problemi della terra, chiedendo Grazie e Miracoli per il corpo, trascurando di curare lo Spirito, perché lontani dal comprendere che dentro il Corpo della Mamma si celava il Creatore di tutto e di tutti.
Non posso sapere cosa hanno pensato i pellegrini che con me assistettero all’avvenimento; da parte mia posso dirvi, che non cessai di riflettere; passarono mesi, forse qualche anno, per concludere che la Creazione tutta riconosce il Creatore, mentre noi umani, con gli occhi velati dal peccato, cadiamo vittime dei dubbi, che induriscono il nostro cuore e lo rendono refrattario al mistero.
Ho pregato tanto Dio che mi desse Luce per penetrare il mistero di Maria ritornata sulla terra, con un Corpo come noi, per preparare, allattando e nutrendo con la Sua Santità, i figli per presentarli a Gesù che torna ed è alle porte e per restituire i figli alla Giustizia di Dio.
Mamma la Tua grandezza non ha limiti e confini, Ti amerò per sempre, Tua figlia Eugenia.
Un abbraccio per tutti i fratelli e sorelle di Casa Santa.

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